English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Mondiali di calcio 2010: ecco come si è preparato il Sud Africa

10 giugno 2010 - Dall’11 giugno all’11 luglio 2010 in Sud Africa si terrà la 19esima edizione della Fifa World Cup. Le partite, in tutto 64, si giocheranno negli stadi di Bloemfontein, Cape Town, Durban, Johannesburg, Nelspruit, Polokwane, Port Elizabeth, Pretoria e Rustenburg e gli spettatori attesi sono circa 350 mila.

 

Per far fronte alle esigenze sanitarie legate a un grande evento sportivo come i mondiali di calcio, a partire dal 1998, il ministero della Salute e altri ministeri sudafricani hanno avviato, in collaborazione con i più importanti organi sportivi, una serie di strategie per la tutela della salute pubblica.

 

Le autorità sudafricane hanno previsto in particolare di:

  • garantire la sicurezza negli stadi e nelle varie sedi
  • assicurare un’adeguata disponibilità delle cure e dei servizi di emergenza negli stadi e nelle aree turistiche
  • rinforzare la sorveglianza
  • rafforzare l’informazione
  • aumentare il grado di consapevolezza tra i visitatori attraverso campagne informative
  • monitorare la salute e la sicurezza ambientale
  • rafforzare le ispezioni sanitarie.

Alimentazione e acqua

In generale il cibo venduto nei supermercati, nei ristoranti e nei fast food è considerato sicuro. Si raccomanda invece un po’ più di cautela per il cibo acquistato per strada da venditori ambulanti. La diarrea del viaggiatore è abbastanza comune.

 

L’acqua del rubinetto è considerata sicura nelle grandi città, mentre la sua qualità è variabile nei piccoli centri. Bere acqua direttamente dai fiumi e dai torrenti può invece esporre alle malattie trasmesse attraverso l’acqua.

 

Sicurezza

Il Sud Africa è uno dei Paesi con il più alto tasso d’infortuni stradali. Solo nel 2008 gli incidenti hanno ucciso più di 14 mila persone e per questo le autorità sconsigliano ai visitatori di guidare nelle strade rurali, soprattutto di notte.

 

In Sud Africa è molto alto anche il tasso di criminalità, soprattutto nelle grandi città e nelle regioni più lontane dalle aree turistiche e, anche se la maggior parte dei visitatori lascia il Paese senza avere subito alcuna aggressione, è bene che i turisti siano consapevoli di questo rischio.

 

Rischi sanitari

Gli inverni in Sud Africa sono molto miti, quindi, nel periodo di svolgimento dei mondiali di calcio, non sono previsti rischi per la salute legati a condizioni climatiche estreme. Ad ogni modo è bene che i visitatori e i partecipanti agli aventi sportivi prevengano la disidratazione bevendo spesso acqua. I malati cronici dovrebbero comunque consultare il proprio medico prima della partenza.

 

Focolai in corso

Tra le epidemie in corso in Sud Africa in questo momento si segnalano in particolare:

  • il morbillo: da gennaio 2009 ad aprile 2010 in tutte le province sono stati registrati circa 12 mila casi di morbillo. Le autorità sudafricane raccomandano che tutti i viaggiatori siano immunizzati contro il morbillo prima di entrare in Sud Africa
  • la Rift Valley fever: si tratta di una zoonosi legata alla puntura di zanzara che colpisce soprattutto animali da allevamento come pecore e mucche che si trasmette all’uomo prevalentemente attraverso il contatto con tessuti o sangue di animali infetti. A partire da febbraio 2010 in Sud Africa si è diffusa un’epidemia di questa malattia, che i visitatori possono evitare adottando alcune misure di prevenzione ed evitando il contatto con animali nelle aree rurali e nei parchi.

Altre malattie trasmissibili presenti nella regione sono:

  • la febbre virale emorragica, anche se per la stagione e la generale bassa esposizione, il rischio di contagio è considerato basso
  • la febbre emorragica Congo-Crimea, endemica in molti Paesi africani e isolata in Sud Africa a partire dall’inizio del 2010
  • la malaria, anche se il rischio di trasmissione è piuttosto raro durante i mesi invernali
  • l’Aids/Hiv: secondo l’Oms nel Paese circa il 20% degli adulti compresi tra i 15 e i 49 anni è sieropositivo. Per questo motivo le autorità raccomandano a tutti i visitatori di adottare le opportune precauzioni in caso di rapporti sessuali
  • Clamidia, gonorrea, epatite B, epatite C sono altre malattie sessualmente trasmissibili a elevato rischio di trasmissione
  • la tubercolosi: il Sud Africa ha la più alta prevalenza, incidenza e tasso di mortalità di tubercolosi, ma visto che questa malattia si contrae prevalentemente in luoghi poco areati, gli stadi all’aperto non sono luoghi particolarmente a rischio.

Per ulteriori informazioni consulta il documento EpiSouth “The Fifa 2010 World Cup in South Africa, Health risks and public health implications, May 2010” (pdf 1 MB) e il sito del ministero della Salute del Sud Africa.

 

La Guida del viaggiatore e il vademecum della Farnesina

Per fornire ai visitatori tutte le informazioni necessarie alla prevenzione sanitaria, l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sud Africa, ha pubblicato on line la Guida del viaggiatore, in cui sono disponibili approfondimenti sulla qualità del cibo e dell’acqua e sulle malattie più diffuse nel Paese. Per ulteriori informazioni sulla guida consulta il sito del National Institute for Communicable Diseases.

 

Anche la Farnesina, in occasione dei mondiali di calcio, ha elaborato un documento per i visitatori italiani in Sud Africa. Sul suo sito, il Governo ha messo a disposizione una pagina di presentazione relativa alla presenza dell’Italia in Sud Africa da cui è possibile scaricare anche un vademecum per gli italiani che intendono recarsi in Sud Africa.

 

Sistemi di sorveglianza e bollettini

Per favorire l’informazione sugli eventi epidemiologici di rilevanza per la salute pubblica, il ministero della Salute del Sud Africa ha messo a punto il “Public Health Surveillance System for the 2010 World Cup”, un sistema di sorveglianza sul cui sito sono disponibili mappe interattive che consentono di visualizzare le aree in cui si svolgeranno le partite e tutti gli ospedali pubblici e privati presenti sul territorio.

 

A partire da metà maggio, sul sito del National Insitute for Communicable Diseases è pubblicato il bollettino  sulle malattie trasmissibili. Il documento comprende il sommario dei rapporti provenienti dai principali sistemi di sorveglianza nazionali presenti in 25 ospedali del Paese.

 

Risorse utili