Per tutta la durata delle Olimpiadi (10-26 febbraio 2006) e delle Paralimpiadi (10-19 marzo 2006) invernali di Torino, data l'affluenza di persone prevista, le autorità sanitarie piemontesi, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità hanno progettato e realizzato un sistema di sorveglianza integrato.
Il sistema di sorveglianza ideato monitora tutte le strutture coinvolte nei Giochi e ha l'obiettivo di individuare ogni segnale che possa rappresentare un possibile pericolo per la salute pubblica e, conseguentemente, organizzare interventi di risposta tempestivi e appropriati. La sorveglianza funziona come un sistema integrato: utilizza fonti di informazione e reti di sorveglianza già esistenti, coordinandole e rafforzandole, e ne prevede anche di nuove.
Il sito SaluteOlimpiadi.it pubblica ogni giorno un bollettino che raccoglie le informazioni inviate dalle strutture e dagli operatori che partecipano alla rete di sorveglianza. L'esito delle analisi dei dati viene associato a determinati gradi di allarme e di reazione sanitaria:
- codice bianco: andamento nella norma stagionale, niente da segnalare
- codice giallo: aumento entro il valore di riferimento, soglia di attenzione
- codice arancio: superamento dei valori di riferimento, accertamenti epidemiologici in corso
- codice rosso: superamento significativo dei valori di riferimento, interventi in corso.
Il Servizio regionale di epidemiologia, sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive (Seremi) ha il compito di coordinare questo sistema, in funzione per tutto il periodo olimpico. Presso il Seremi è attivo un team di sorveglianza epidemiologica (Epidemiological Consultation Team, Ect) a cui partecipa personale del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità. Con lo staff collabora anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che potrà fornire informazioni aggiornate sulle minacce di salute pubblica a livello internazionale. In caso di necessità (per esempio, per rintracciare contatti internazionali) l'Ecdc sarà di supporto alle diverse squadre. Per facilitare gli scambi informativi sugli eventi oltre confine, sono stati identificati anche dei punti di contatto in Francia.
Al sistema collaborano numerose strutture e operatori del servizio sanitario: i servizi di pronto soccorso di alcuni grandi ospedali del Piemonte, le strutture sanitarie temporanee dei siti olimpici, i medici di guardia medica che lavorano nell'area olimpica, i dipartimenti di prevenzione delle Asl, i laboratori di numerosi ospedali piemontesi, la rete dei medici e dei pediatri che da anni partecipa al sistema di sorveglianza dell'influenza e i centri antiveleni di Bergamo, Milano e Pavia per consulenze su intossicazioni di varia natura.
Le fonti delle informazioni utilizzate sono:
- notifiche obbligatorie. È un sistema di sorveglianza nazionale, copre tutte le malattie infettive e si basa sulla notifica, da parte dei medici di medicina generale, del caso sospetto alle autorità competenti. Per l'occasione le notifiche vengono inviate giornalmente e in tempo reale, per casi sospetti che rientrano in una lista di malattie infettive selezionate
- sorveglianza delle infezioni batteriche invasive basata su dati di laboratorio. È la rete che raccoglie i laboratori di microbiologia che si trovano nell'area dei siti olimpici e che dovranno trasmettere casi sospetti di pazienti che presentino un isolato batterico nel sangue o nel liquido cerebro-spinale
- sorveglianza dei medici sentinella delle sindromi simil-influenzali. In Piemonte ci sono 50 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che partecipano a questo network, di cui 22 si trovano in aree coinvolte dai Giochi e trasmetteranno i dati quotidianamente
- sorveglianza sindromica. È un sistema messo a punto appositamente per le Olimpiadi; ai medici è stata fornita una lista di 13 sindromi (tra cui febbre, sintomi respiratori, gastroenterite…) e le istruzioni per la codificazione. Le aree monitorate sono: i siti medici nelle aree olimpiche gestite dal Toroc, i 7 ospedali olimpici che si trovano nelle vicinanze dei siti di gara e il network di ambulatori per gli interventi di non emergenza. I dati sono analizzati separatamente
- sorveglianza dell'esposizione a sostanze tossiche. Raccoglie le informazioni inviate giornalmente dai 3 Centri antiveleni della Lombardia sulle esposizioni a sostanze tossiche (cibi, farmaci, fattori ambientali) e sui sintomi clinici, sulla base delle chiamate giunte dal Piemonte.
Tutti i dati raccolti sono analizzati separatamente su base giornaliera e comparati con i dati osservati nei giorni precedenti. Questo rapporto presenta una sintesi delle analisi effettuate.
Le malattie sorvegliate
Ecco l'elenco delle malattie su cui, nel corso dei Giochi, viene effettuata la sorveglianza e per cui è obbligatoria la notifica da parte dei medici di medicina generale:
- antrace
- botulismo
- colera
- difterite
- epatite virale
- febbre emorragica virale (per esempio dengue, Ebola o Marburg)
- febbre gialla
- febbre recidivante
- legionellosi
- meningite batterica
- morbillo
- peste
- poliomielite
- rabbia
- tifo esantematico
- cluster di malattie di origine alimentare
- trichinellosi
- tularemia
- tubercolosi
- vaiolo
Leggi il comunicato stampa della Regione Piemonte sul sistema di sorveglianza.
Su Eurosurveillance, un articolo a firma dei membri del team di
sorveglianza epidemiologica (Epidemiological Consultation Team, Ect)
attivo per le Olimpiadi, spiega come funziona la rete di sorveglianza
predisposta per i Giochi: leggi l'articolo originale e la
traduzione, a cura della redazione di EpiCentro.
Scarica i tre rapporti tecnici per gli operatori (numero 1, numero 2 e numero 3) e leggi il rapporto conclusivo sulle Olimpiadi per il pubblico.
Su EpiCentro, consulta anche il focus sulla sorveglianza sindromica.
Giochi olimpici invernali di Torino 2006 “liberi dal fumo”
Olimpiadi e Paralimpiadi all'insegna della lotta al fumo. In occasione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Torino 2006, il Ccm e la Regione Piemonte, in collaborazione con il Comitato olimpico organizzatore e con il sostegno di numerosi Enti, promuovono diverse iniziative di prevenzione e informazione per una vita senza tabacco.
Per tutta la durata delle manifestazioni sarà rivolto a tutti l'invito a non fumare, anche negli spazi aperti non coperti dalla normativa italiana contro il fumo nei locali chiusi.
Nelle sedi di gara, ma anche presso le sezioni provinciali del Coni e le farmacie della Regione, verranno distribuiti opuscoli appositamente realizzati in quattro lingue con la dichiarazione “XX Giochi Olimpici e IX Giochi Paralimpici di Torino 2006 liberi dal fumo”.
Esperti dell'ufficio “Fumo e salute” dei Cdc di Atlanta saranno presenti a Torino per contribuire alla valutazione delle politiche “smoke-free” e degli interventi di promozione ed educazione alla salute.
Leggi il comunicato del ministero della Salute, scarica il manifesto e il volantino dell'iniziativa e consulta il grandetema fumo.