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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Assemblea mondiale della sanità: risoluzioni di interesse globale

(traduzione e sintesi a cura della redazione di EpiCentro)

 

 

27 maggio 2010 - La 63esima Assemblea mondiale della sanità, che ha raccolto ministri della Salute e rappresentanti della sanità degli Stati membri dell’Oms, si è conclusa il 21 maggio sera.

 

“Avete raggiunto degli accordi su alcuni temi che rappresentano un vero regalo per la salute pubblica di tutto il mondo. Grazie ad alcuni sforzi andati avanti per notti intere, adesso abbiamo un codice di condotta per il reclutamento internazionale del personale sanitario”, ha dichiarato Margaret Chan, direttore generale dell’Oms. “Inoltre, avete dato alla sanità pubblica uno strumento e una guida per far fronte a una delle questioni più gravi e più allarmanti per la salute pubblica a livello globale. Sto parlando dell’aumento delle malattie croniche come tumori, diabete e malattie respiratorie”.

 

I delegati hanno adottato delle risoluzioni su una serie di temi sanitari tra cui:

 

Salute pubblica, innovazione e proprietà intellettuale: strategia globale e piano d’azione

Il tema della proprietà intellettuale è critico per 4,8 milioni di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo, dove più del 40% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. La povertà influisce sul loro accesso ai farmaci per la lotta ad alcune malattie. Il dibattito di quest’anno si è focalizzato sul tema dei finanziamenti, tra cui l’uso razionale dei fondi e la conduzione di ricerche attraverso reti regionali. La strategia globale propone un ruolo strategico e centrale per l’Oms, che, con il suo mandato, dovrebbe fare da ponte tra la salute pubblica e l’innovazione da una parte e la proprietà intellettuale dall’altra. La strategia è stata progettata per promuovere nuovi approcci all’innovazione e l’accesso ai farmaci, cosa che incoraggerebbe una ricerca guidata dai bisogni reali della gente, piuttosto che dal mercato. Un nuovo gruppo di lavoro esaminerà le modalità per portare avanti questo lavoro e renderà conto di quanto svolto alla 65esima Assemblea della salute nel 2012.

 

Epatite virale

Gli Stati membri hanno accettato il rapporto dell’Assemblea mondiale della sanità e hanno adottato una risoluzione che ha fissato al 28 luglio la Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale (epatite A, B, C, D ed E), una combinazione di malattie che si calcola uccida ogni anno più di un milione di persone. Si stima che 1 persona su 12 abbia l’infezione in corso e che se la malattia non viene identificata, debba affrontare il resto della sua vita con un malfunzionamento del fegato. L’accordo raggiunto tra i Paesi membri fa appello all’Oms per lo sviluppo di un approccio completo alla prevenzione al controllo di queste malattie.

 

Monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio

La risoluzione esprime preoccupazione per la lentezza con cui si progredisce verso il raggiungimento degli obiettivi del millennio, soprattutto nell’Africa sub-sahariana, e per il fatto che la salute materna, neonatale e infantile e l’accesso ai servizi per la salute riproduttiva, rimangono limitati dalle disuguaglianze sanitarie. Gli Stati membri hanno sottolineato che gli obiettivi del millennio 4 e 5 sono stati un po’ tralasciati e hanno trovato un accordo per rafforzare i sistemi sanitari e per tener conto dell’equità della salute in tutte le politiche nazionali. Gli Stati membri hanno anche riaffermato il valore delle cure primarie per la salute e hanno rinnovato il loro impegno per prevenire ed eliminare la mortalità materna, neonatale e infantile.

 

Sicurezza alimentare

Un ampio numero di Paesi ha messo in evidenza che molte malattie possono essere causate dal consumo di alimenti non sicuri, che i sistemi di produzione del cibo sono oggi ampiamente soggetti al problema della sicurezza alimentare e che, rispetto al passato, sempre i prodotti alimentari vengono commercializzati oltre i confini nazionali. La risoluzione sostiene il miglioramento della base di conoscenze per stimare il carico di malattie di origine alimentare, il rafforzamento di alcune reti come Infosan (International Food Safety Authorities Network) e il miglioramento della definizione, della gestione e della comunicazione del rischio delle malattie zoonotiche e di quelle legate al cibo in modo tempestivo. Gli Stati membri incoraggiano l’Oms a portare avanti il proprio lavoro con la Fao e l’Oie per rafforzare la salute pubblica, dare sostegno allo sviluppo economico e continuare a valutare il rischio attraverso organi di esperti Oms-Fao e a definire gli standard di sicurezza attraverso la Codex Alimentarius Commission (Cac) Fao-Oms.

 

Prevenzione e controllo delle malattie croniche: l’implementazione di una strategia globale

Le malattie croniche, soprattutto le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie croniche respiratorie e il diabete, uccidono ogni anno 35 milioni di persone. Circa il 90% dei decessi prima dei 60 anni di età si verifica nei Paesi in via di sviluppo e sono largamente prevenibili. Gli Stati membri hanno esaminato i progressi ottenuti durante il primo dei due anni d’implementazione del Piano d’Azione per la strategia globale di prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili.

Gli Stati Membri hanno evidenziato approcci di successo relativamente a:

  • implementare interventi mirati al monitoraggio delle malattie croniche e dei fattori che contribuiscono a provocarle
  • far fronte a fattori di rischio e ad altri determinanti attraverso piani di azioni intersettoriali
  • migliorare la salute dei pazienti colpiti da malattie croniche attraverso il rafforzamento del sistema sanitario.

I delegati dei Paesi in via di sviluppo hanno sottolineato come l’impegno per lo sviluppo delle competenze necessarie a far fronte alle malattie non trasmissibili rimanga insignificante.

 

Strategie per ridurre il consumo rischioso di alcol

Ogni anno, 2,5 milioni di persone in tutto il mondo muoiono a causa di malattie legate all’alcol. Bere in modo irresponsabile è un fattore di rischio per le malattie croniche ed è associato anche a una serie di malattie infettive, così come agli incidenti stradali, alla violenza e al suicidio. Per la prima volta, delegazioni provenienti da tutti gli Stati membri hanno raggiunto il consenso su una risoluzione sul consumo rischioso di alcol. Oltre alla risoluzione i Paesi hanno discusso una strategia globale per ridurre il consumo rischioso di alcol che definisce le aree prioritarie d’intervento e raccomanda alcune opzioni e misure di azione.

 

Eradicazione globale del morbillo

Gli Stati membri hanno approvato una serie di obiettivi che fissano al 2015 l’anno per l’eventuale eradicazione della morbillo. I Paesi sono stati incoraggiati dagli sforzi e dai progressi portati avanti nel controllo del morbillo, ma hanno anche evidenziato le sfide e i bisogni che devono essere affrontati per raggiungere gli obiettivi del 2015. Queste sfide includono la competizione con altre priorità di salute pubblica, i deboli sistemi d’immunizzazione, l’alto numero di vaccinazioni da sostenere, la mancanza di fondi, le difficoltà nel raggiungere alcune zone e alcune fasce di popolazione e l’aumento del numero di focolai epidemici di morbillo, soprattutto nelle zone di frontiera. Il conseguimento degli obiettivi per il morbillo entro il 2015 è un nodo centrale per il raggiungimento dell’obiettivo per il millennio numero 4, quello che mira a ridurre la mortalità infantile.

 

Trattamento e prevenzione della polmonite

Gli Stati membri dell’Oms hanno adottato una risoluzione per il trattamento e la prevenzione della polmonite, la prima causa di morte a livello globale nei bambini al di sotto dei cinque anni. La risoluzione sottolinea come un’intensificazione degli sforzi per far fronte al problema della polmonite sia un imperativo per il raggiungimento dell’obiettivo del millennio relativo alla mortalità infantile.

 

Alimentazione neonatale e infantile

Circa 112 milioni di bambini in tutto il mondo sono sottopeso, circa 186 milioni sotto i cinque anni sono troppo bassi per la loro età; di questi il 90% vive nei Paesi in via di sviluppo. La malnutrizione infantile è legata a pratiche nutrizionali infantili inappropriate. A livello globale, solo il 35% dei bambini con meno di 6 mesi è nutrito con un allattamento esclusivo al seno, le cui pratiche nutrizionali complementari sono tutt’altro che ottimali. Il miglioramento delle pratiche di allattamento al seno potrebbe salvare ogni anno la vita a circa un milione di bambini. L’alimentazione complementare con un allattamento prolungato fino a due anni o oltre, potrebbe salvare la vita a un ulteriore mezzo milione di bambini.

 

La risoluzione comprende un appello per un aumento dell’impegno politico, per l’implementazione di una strategia globale per l’alimentazione dei bambini e un rafforzamento dei sistemi di sorveglianza nutrizionale e il miglioramento degli indicatori destinati a monitorare i progressi dell’obiettivo del millennio.

 

Difetti congeniti

È stata adottata una risoluzione per aiutare a far fronte alla scarsa attenzione nella prevenzione e gestione dei difetti congeniti, specialmente nei Paesi a basso e medio reddito. La risoluzione invita gli Stati membri a prevenire i difetti congeniti il più possibile, ad attuare i programmi di screening e a fornire sostegno e cura ai bambini con difetti congeniti e alle loro famiglie.

 

Preparazione all’influenza pandemica: condivisione dei virus influenzali, accesso ai vaccini e altri benefici

Gli Stati membri hanno espresso un forte sostegno per i continui sforzi dell’Open-Ended Working Group per raggiungere una maggiore preparazione all’influenza pandemica rafforzando la condivisione dei virus influenzali e altri vantaggi come i vaccini. Gli Stati membri hanno discusso dei progressi compiuti nel recente incontro intergovernativo (tenutosi dal 10 al 12 maggio 2010) e hanno definito la collaborazione come trasparente, sostanziale, collaborativa, nonché come un importante fondamento per i negoziati futuri in questo settore.

Tra le questioni sollevate: il ruolo dell’industria come attore all’interno del processo d’incremento, le capacità globali di produzione di vaccini, l’aumento del trasferimento di tecnologia ai Paesi in via di sviluppo e l’accesso alle forniture di vaccino e farmaci a prezzi abbordabili per i Paesi con risorse limitate. Alcuni Paesi hanno sollecitato una ulteriore collaborazione per aumentare la preparazione alla pandemia e per proteggere la salute pubblica globale. Dopo aver esaminato la relazione dell’Open-Ended Working Group (15 aprile 2010) è stata approvata una risoluzione per:

  • richiedere al direttorato generale di continuare a dare sostegno e a portare avanti le consultazioni tecniche e gli studi necessari
  • decidere che il gruppo riferirà attraverso l’Executive Board alla 64esima Assemblea mondiale della sanità (maggio 2011).

Implementazione del Regolamento sanitario internazionale (2005)

È stato discusso il primo rapporto del Comitato di revisione per la valutazione del funzionamento del Regolamento sanitario internazionale (Rsi) durante la pandemia.

 

I delegati hanno messo in evidenza che l’importanza dell’Rsi va oltre il problema della pandemia e che gioca un ruolo vitale per la salute pubblica globale, per questo, i Paesi membri approvano pienamente il suo rafforzamento. I delegati hanno descritto le attività che i vari Paesi stanno portando avanti per implementare il Regolamento a livello nazionale e regionale.

 

Gli Stati membri hanno sottolineato la necessità di rafforzare la capacità su base nazionale e di imparare dalle lezioni precedenti, l'importanza della flessibilità e del coinvolgimento di altri settori oltre quello sanitario. Hanno inoltre espresso il proprio apprezzamento per le attività di formazione e di sensibilizzazione all’Rsi sostenute dall’Oms e hanno evidenziato l’importanza di monitorare l’attuazione dell’Rsi. Hanno anche enfatizzato la necessità di una forte comunicazione e di una forte partnership.

 

Leggi il comunicato originale e visita le pagine dedicate all’Assemblea mondiale della sanità 2010.