Informazioni generali
Lo iodio è un sale minerale, scoperto nel 1811,
diffuso in natura ma sempre presente in percentuali molto ridotte. Sotto
forma di ioduro, si trova in piccola quantità nelle acque marine ed è
piuttosto abbondante, come iodato di sodio, in alcuni depositi salini.
Utilizzato anche come disinfettante, nella tintura di iodio, svolge una
importante azione preventiva nei confronti di una serie di malattie, tra cui
principalmente quelle tiroidee. L’organismo umano infatti concentra lo iodio
nella tiroide, dove entra nella formulazione di due ormoni, triiodiotironina
(T3) e tirosina (T4), regolatori di alcune funzione metaboliche, tra cui lo
sviluppo del sistema nervoso centrale e l'accrescimento corporeo.
Problemi sanitari da carenza di iodio
Lo iodio, sotto forma di ioduro, viene assorbito dalla tiroide e combinato
chimicamente con l’aminoacido tirosina per sintetizzare l’ormone tiroideo.
La carenza di iodio, uno dei più gravi problemi di salute pubblica secondo
stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità , si traduce in
diverse patologie, più o meno gravi a seconda dell’età e del sesso, come
l’iper o l’ipoproduzione di ormone tiroideo da parte della ghiandola.
Una carenza di ormone tiroideo durante la vita fetale e neo natale può avere
effetti diversi, fino all’arresto irreversibile della maturazione
dell’encefalo con gravi conseguenze sullo sviluppo intellettivo con
conseguente ritardo mentale, sordomutismo e paralisi spastica. Nelle sue
forme più gravi, la carenza iodica può portare a cretinismo, una condizione
raramente riscontrata in Europa, ma rimangono tuttavia presenti aree con
carenza iodica moderata che comporta deficit cognitivi e neuropsicologici
minori.
In Italia si ammalano di
gozzo circa 6 milioni di persone, più del 10 per cento della popolazione
del nostro paese, e l’impatto economico di questa malattia è stimato in
oltre 150 milioni di euro all’anno. Addirittura, nella sola popolazione
giovanile, il gozzo interessa almeno il 20 per cento delle persone.
Il fabbisogno di iodio è particolarmente elevato per le donne in gravidanza
e per i bambini. Secondo le stime attuali, un neonato su 3mila nasce con una
forma di malattia tiroidea. In età adulta, le donne sono molto più soggette
alle malattie tiroidee rispetto agli uomini: una donna ha il 20 per cento di
possibilità di sviluppare problemi alla tiroide nel corso della sua vita.
Dove si trova
La corretta funzione della ghiandola tiroidea è garantita da un adeguato
apporto nutrizionale di iodio. Lo iodio è presente nel corpo umano in
quantità di 15-20 mg, e l’apporto giornaliero necessario è stimato in 150
ug/giorno. Tuttavia, la presenza di questo elemento negli alimenti e nelle
acque è molto variabile e spesso troppo scarsa rispetto ai fabbisogni umani.
Contenuto soprattutto nel pesce, lo iodio varia invece nelle verdure a
seconda dei terreni di coltivazione.
Una profilassi iodica può aiutare nella prevenzione del gozzo endemico e
degli altri disordini da carenza iodica. La profilassi consiste in misure
semplici come l’assunzione di sale iodato, cioè sale fortificato con 30 mg
di iodio per chilo.
I progetti e le campagne in corso
A livello mondiale, è stato costituito l’International
Council for the Control of Iodine Deficiency Disorders (ICCIDD), una
associazione internazionale di studiosi che promuove l’adozione di programmi
di iodoprofilassi in tutto il mondo. Con gli stessi fini, in Italia è stato
attivato un Comitato nazionale per la prevenzione del gozzo che promuove la
conoscenza e lo svolgimento di studi epidemiologici di questa malattia. Uno
dei risultati più importanti ottenuti in materia di prevenzione è stata
l’introduzione dello screening neonatale obbligatorio su tutti i bambini per
la presenza di carenze iodiche. Diverse regioni, come la regione Toscana,
Liguria ed Emilia Romagna, hanno messo a punto anche campagne locali di
prevenzione e di screening.
La profilassi iodica ha portato alla completa eradicazione del gozzo in
altri paesi europei, come la Svizzera e i paesi Scandinavi. L’Europa rimane
comunque una delle regioni a più basso utilizzo di sale iodato nelle
famiglie (27 per cento contro il 90 per cento delle famiglie statunitensi).
In Italia, dal 1997, è stata avviata anche una Campagna nazionale di
educazione alimentare, “Sale nell’alimentazione per la profilassi della
carenza iodica e la prevenzione dell’ipertensione” ma la vendita di questo
tipo di sale è ancora troppo scarsa (circa il 3 per cento di tutto il sale
alimentare). Campagne e studi locali in Toscana, Liguria e Emilia Romagna
hanno dimostrato che la profilassi con sale iodato può efficacemente
prevenire le malattie da carenza iodica. L’attuale legislazione, pur
prevedendo la produzione e la vendita di sale iodato su tutto il territorio
nazionale, lascia però che il consumo di questo prodotto si mantenga su base
volontaria. Un nuovo disegno di legge, licenziato dal Ministero della
Salute, è in attesa di essere approvato. L’eradicazione delle malattie
conseguenti alla carenza iodica è anche uno degli obiettivi contenuti nel
Progetto obiettivo per l’alimentazione e la nutrizione del Ministero della
Salute, emanato nel contesto del Piano Sanitario nazionale 1998-2000. E’
comunque opinione degli esperti del settore che solo la sostituzione del
sale comune a favore esclusivamente del sale iodato, come avviene in molti
altri paesi, possa rendere efficace la campagna di prevenzione.