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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016-2017

14/12/2017 - Dati epidemiologici mondiali: on line il World Malaria Report 2017

Nel World Malaria Report 2017, l’Oms riporta i dati relativi alla malaria nel mondo nel 2016. Globalmente la malaria è ancora presente in 91 Paesi: il numero di casi totali è stato stimato intorno ai 216 milioni, con circa 445 mila decessi. Il documento sottolinea che, sebbene tra il 2010 e il 2016 il tasso di incidenza della malaria nelle aree di endemia sia sceso globalmente del 18% (da 76 a 63 casi per 1000 abitanti), a partire dal 2014 il tasso di riduzione ha subito un arresto e, in alcuni Paesi, ha addirittura invertito il suo andamento (una simile inversione di tendenza è stata osservata anche per il tasso di mortalità). Consulta la pagina dei dati epidemiologici mondiali aggiornati.

 

12/10/2017 - Puglia: segnalati 4 casi di malaria

Il 4 ottobre 2017 le autorità sanitarie italiane hanno segnalato quattro casi di malaria in Puglia. Si tratta di uomini tra i 21 e i 37 anni originari dell’Africa, in Puglia per lavoro. Tutti hanno dichiarato di essere in Italia da oltre tre mesi e segnalato l’insorgenza dei sintomi tra il 20 e il 27 settembre 2017. Nei giorni scorsi gli entomologi dell’Istituto superiore di sanità sono stati in Puglia per fare una valutazione della situazione e l’indagine sull’origine dell’infezione è tuttora in corso. Per rimanere aggiornato sugli aggiornamenti epidemiologici visita il sito del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie.

 

7/9/2017 - Malaria: un decesso in Italia

A seguito del decesso per malaria di una bambina di 4 anni, avvenuto il 4 settembre 2017 negli Spedali Civili di Brescia, il ministero della Salute ha avviato un’indagine. Al momento è stato accertato che la causa del decesso è la malaria cerebrale. Attualmente, all’Istituto Superiore di Sanità si sta completando il campionamento necessario per espletare tutte le indagini e valutare quali siano state le vie di trasmissione possibili. Saranno quindi effettuate analisi molecolari in grado di verificare l’identità tra i ceppi da cui è stata infettata la bambina e quella degli altri pazienti ricoverati negli stessi giorni colpiti dallo stesso parassita. Le indagini molecolari richiederanno alcuni giorni perché siano completate. Per maggiori informazioni leggi il Primo Piano Iss e consulta la pagina di informazioni generali sulla malaria.

 

20/4/2017 - World Malaria Day 2017: eliminare la malaria per sempre

A distanza di dieci anni dal precedente documento, l’Oms ha pubblicato una nuova guida, dal titolo “2017 Framework for malaria elimination”, che delinea una serie di azioni politiche volte all’eradicazione della malaria nel mondo. Secondo i dati Oms, nel 2015 i casi di malaria nel mondo sono stati 212 milioni e l’infezione ha causato circa 400 mila decessi. Nonostante tra il 2010 e il 2015 ci sia stata una diminuzione generale dell’incidenza della malattia e dei tassi di mortalità (rispettivamente del 21% e del 29%), la malaria continua a essere un importante problema di sanità pubblica. Per questo motivo, ogni anno il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale contro la malaria (World Malaria Day) che per l’edizione 2017 ha come slogan: “Eliminare la malaria per sempre” (End Malaria for Good). In occasione del World Malaria Day 2017 l’Oms ha anche messo a disposizione una brochure, dal titolo “Malaria prevention works: let's close the gap” rivolta all’importanza della prevenzione come strategia di base per ridurre il peso globale della malattia. Leggi l’approfondimento a cura di Carlo Severini, Roberto Romi, Daniela Boccolini, Caterina Rizzo – Dipartimento Malattie infettive, Iss.

 

26/1/2017 - Aggiornamento epidemiologico

In occasione della pubblicazione del World Malaria Report 2016, EpiCentro aggiorna la pagina sull’epidemiologia di questa malattia nel mondo.

 

26/1/2017 - Zanzare invasive e malattie trasmesse da vettore: dall’Oms Europa un manuale di formazione

La Regione europea dell’Oms ha registrato un aumento della diffusione delle zanzare invasive dal 1990. In particolare, Aedes albopictus e Aedes aegypti, entrambi noti vettori di arbovirus, come la dengue, chikungunya e Zika virus, si sono recentemente diffusi in diverse parti della Regione. La diffusione di queste specie è legata a una combinazione di fattori, tra cui la globalizzazione, l’aumento del commercio internazionale e l’urbanizzazione. L’obiettivo della nuova pubblicazione dell’Oms “Training curriculum on invasive mosquitoes and (re-)emerging vector-borne diseases in the WHO European Region”, pubblicato a fine 2016, è fornire informazioni chiave sugli aspetti principali di questi temi al fine di poter migliorare la pianificazione e l’attuazione delle attività di controllo nel proprio contesto nazionale. Il target di riferimento comprende i responsabili del settore, politici e non, che sono, o saranno, coinvolti nelle strategie di prevenzione e controllo delle malattie causate dai virus sopracitati e dei vettori che le trasmettono. Per ulteriori approfondimenti consultare il documento completo.

 

15/12/2016 - World Malaria Report: on line l’edizione 2016

Sono i bambini e le donne in gravidanza dell’Africa sub-sahariana, la regione endemica che porta il più alto burden (peso, fardello) di malaria a livello globale, ad avere i più alti livelli di accesso ai metodi maggiormente efficaci per il controllo della malattia. Nella Regione, infatti, negli ultimi 5 anni, si è registrato un aumento significativo degli esami diagnostici per i bambini e dei trattamenti preventivi per le donne in stato di gravidanza. Inoltre, tra tutta la popolazione a rischio di malaria si è diffuso notevolmente l’uso di zanzariere trattate con insetticida. Lo riferisce la nuova edizione annuale del World Malaria Report, pubblicato dall’Oms a dicembre 2016. Dal documento, che riporta i dati 2015, emerge tuttavia che nonostante i progressi registrati, nella Regione rimangono tuttavia gap importanti nella copertura dei programmi di controllo della malaria: deficit finanziari e sistemi sanitari fragili mettono a repentaglio il progresso generale e mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi globali. Il World Malaria Report 2016 fornisce una sintesi delle informazioni ricevute dai Paesi dove la malattia è endemica e aggiorna le analisi presentate nell’edizione precedente. Il documento offre inoltre una valutazione dei trend globali e regionali della malattia, mettendo in evidenza i progressi fatti e le sfide ancora in atto per controllare e/o eliminare la malaria. Per approfondire consulta il documento completo “World Malaria Report 2016” e il comunicato stampa sul sito dell’Oms.

 

(28 aprile 2016) World Malaria Day: eliminare la malaria una volta per tutte

In occasione della Giornata mondiale contro la malaria, che come ogni anno si svolge il 25 aprile, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato il rapporto “Eliminating malaria”. Il documento mostra che l’obiettivo di eliminare questa malattia da 35 Paesi entro il 2030 (definito nella “Global Technical Strategy for Malaria 2016–2030”, adottata a maggio 2015 dall’Assemblea mondiale della salute) è, se pur ambizioso, raggiungibile. Molti sono i risultati positivi già raggiunti nel controllo e nella prevenzione della malattia (tassi di mortalità scesi del 60% dal 2000) ma per raggiungere l’eradicazione serve ancora l’impegno di tutti gli attori coinvolti. Infatti, quasi la metà della popolazione mondiale (3,2 milioni di persone) rimane ancora oggi a rischio di contrarre l’infezione e, solo nel 2015, sono stati 214 milioni i nuovi casi di malaria registrati a livello globale. È importante, in tal senso ricordare i due ostacoli più importanti per il raggiungimento del “goal 2030”, ossia la mancanza ancora di un vaccino antimalarico realmente efficace e l’insorgenza e la diffusione della resistenza di P. falciparum all’artemisinina, farmaco su cui attualmente si basa il corrente regime terapeutico della malaria non grave e a cui si deve in maggior parte il successo della lotta alla malaria in questi ultimi anni. La Regione europea dell’Oms è la prima ad aver raggiunto l’obiettivo di interruzione della trasmissione autoctona: i casi di origine autoctona sono infatti calati da 90.712 nel 1995 a zero nel 2015. Per approfondire consulta: