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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Aspetti epidemiologici

In Europa

I dati relativi alla casistica di malaria in Europa per il 2022, acquisiti mediante il Sistema europeo di sorveglianza (TESSY), sono stati pubblicati ad aprile 2024 nell’Annual Epidemiological Report (AER) dell’ECDC.

 

In sintesi

  • Nel 2022 i Paesi dell’Unione europea (UE) e dello Spazio economico europeo (SEE) che hanno riportato la casistica nazionale di malaria sono stati 28, con un totale complessivo di 6131casi confermati (0,8 casi per 100.000 abitanti).
  • La Francia ha riportato il maggior numero di casi, seguita da Germania, Spagna, Italia e Belgio.
  • Il 99,8% dei casi sono risultati associati a viaggi in aree endemiche.
  • Tredici casi sono stati riportati come acquisiti localmente: 7 in Francia, 3 in Germania, 2 in Spagna e 1 in Irlanda.
  • Si conferma l’andamento stagionale con un picco dei casi in corrispondenza del periodo di vacanze estive (luglio-settembre), associato all’aumento dei viaggi in aree endemiche per malaria. Soltanto nel 2020 non si è registrato alcun andamento stagionale, verosimilmente a causa delle restrizioni di viaggio dovute alla pandemia di COVID-19.
  • Il numero di casi si conferma più elevato tra gli uomini rispetto alle donne (rapporto 2:1).
  • La fascia di età maggiormente coinvolta rimane quella compresa tra 25-44 anni, seguita dalla fascia 15-24 anni.

 

Plasmodium falciparum risulta la specie più frequentemente diagnosticata (85,7%), seguita da P. Ovale (4,4%), P. vivax (2,2%) e P. Malariae (3,1%). Inoltre, sono stati riportati 250 casi di infezioni con specie di Plasmodium non identificate e otto casi di infezioni miste. Il tasso di letalità registrato è stato dello 0.6%.

 

Nell’AER viene ribadito che i Paesi dell’UE/SEE con il maggior numero di casi sono quelli che hanno legami storici, economici, linguistici e culturali con aree a endemia malarica, soprattutto dell’Africa e delle Americhe. Una parte importante dei casi vede coinvolti gli immigrati al primo ingresso provenienti da aree endemiche e gli immigrati regolarizzati che tornano nei loro Paesi di origine per visitare amici e parenti.

 

Impatto sulla sanità pubblica

Ancora una volta si sottolinea che la malaria rimane per l’Europa un’infezione a cui il personale medico deve dedicare particolare attenzione, in special modo ad alcune categorie a rischio come i viaggiatori diretti in zone endemiche. Come negli anni precedenti, nel 2022 è stato segnalato un numero limitato di casi sporadici di malaria autoctona, ma non è stata segnalata alcuna trasmissione sostenuta da potenziali vettori competenti, zanzare appartenenti al genere Anopheles. Tuttavia, in alcuni Paesi europei la malaria potrebbe rappresentare una malattia a rischio di riemergenza, è quindi necessario incentivare, a livello locale, attività continue di monitoraggio, preparazione e prevenzione nell’area UE/SEE.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 24 aprile 2025

Data di creazione della pagina: 2 febbraio 2018

Revisione a cura di: Daniela Boccolini, Mariangela L’Episcopia, Carlo Severini- Dipartimento Malattie infettive, ISS