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OKkio alla Salute: i dati nazionali 2016

Angela Spinelli, Paola Nardone, Marta Buoncristiano, Laura Lauria, Daniela Pierannunzio – Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute, Cnapps-Iss

 

4 maggio 2017 – Oltre 48.400 genitori e 48.900 bambini coinvolti in oltre 2600 classi di tutto il territorio nazionale: questi i numeri dell’ultima indagine condotta nel 2016 da OKkio alla Salute, il sistema di sorveglianza nazionale dedicato a raccogliere informazioni sugli stili di vita dei bambini della scuola primaria (classe terza), sul loro stato ponderale e sulle iniziative scolastiche che favoriscono una nutrizione sana e uno stile di vita attivo.

 

Sono infatti passati 10 anni e 5 rilevazioni dati da quando, nel 2007, è stata avviata la sorveglianza promossa e finanziata dal ministero della Salute/Ccm, e coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con le Regioni, il ministero della Salute e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Un periodo che ha permesso di osservare come gli aspetti indagati da OKkio alla Salute siano cambiati nel tempo e come siano mutati a livello geografico all’interno delle diverse Regioni italiane.

 

Da un’analisi dei risultati dell’ultima indagine, presentati il 4 maggio 2017 al ministero della Salute, emerge che il 21,3% dei bambini partecipanti è in sovrappeso mentre il 9,3% risulta obeso. Riguardo la variabilità regionale si confermano prevalenze più elevate al Sud e al Centro anche se il gap tra le Regioni è leggermente diminuito nel corso degli anni (vedi Grafico 1 e Grafico 2). Il confronto con le rilevazioni passate evidenzia un trend di lenta ma costante diminuzione per quanto riguarda la diffusione del sovrappeso e dell’obesità tra i bambini:

  • per l’obesità si passati dal 12% del 2008/2009 al 9,3% del 2016, con una diminuzione relativa del 22,5%
  • per il sovrappeso si è passati dal 23,2% del 2008/2009 al 21,3% del 2016, con una diminuzione relativa dell’8% (anche se si osserva un leggero aumento, non statisticamente significativo, del sovrappeso nell’ultima rilevazione rispetto a quella del 2014)

Complessivamente dunque, in meno di dieci anni l’eccesso ponderale (sovrappeso più obesità) dei bambini è diminuito del 13% (passando da 35,2% nel 2008/2009 a 30,6% nel 2016).

 

Grafico 1

Grafico 2

 

Tuttavia, nonostante questo andamento in calo, la rilevazione 2016 – confermando i dati precedenti – sottolinea la grande diffusione tra i bambini di abitudini alimentari poco salutari, anche se si registra un miglioramento per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura (aumentato) e il consumo di bevande zuccherate e/o gassate (diminuito). E anche riguardo la diffusione di uno stile di vita attivo, i dati 2016 continuano a mostrare elevati valori di inattività fisica e di comportamenti sedentari. Infine, un aspetto da tenere in considerazione è che i genitori spesso tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri figli: per esempio, nel 2016, tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi il 37% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso e solo il 30% pensa che la quantità di cibo assunta sia eccessiva.

Il contesto

Il coinvolgimento di OKkio alla Salute all’iniziativa internazionale Cosi (Childhood Obesity Surveillance Initiative) – promossa dall’Oms Europa per raccogliere dati confrontabili sulla diffusione dell’eccesso ponderale nella Regione– permette inoltre di fare un confronto con la situazione delle altre nazioni (più di 30) che partecipano alla sorveglianza europea. Ciò che emerge è che, purtroppo, l’Italia è ancora tra i Paesi con i più elevati livelli di sovrappeso e obesità.

 

Dunque, in un ottica di prevenzione e di promozione della salute, diventa fondamentale lo scambio di conoscenze e di esperienze acquisite dall’Iss nel corso di diversi progetti dedicati alla lotta all’obesità infantile. Tra questi, oltre a OKkio alla Salute:

  • la Joint Action europea sulla nutrizione e l’attività fisica Janpa (Joint Action on Nutrition and Physical Activity), il cui obiettivo principale è fermare, entro il 2020, la crescente diffusione di sovrappeso e obesità tra bambini e adolescenti, mettendo a fuoco specifici risultati che possano contribuire in modo efficace alle politiche nutrizionali e relative all’attività fisica dedicate all’infanzia. Il progetto coinvolge 26 dei 28 Paesi dell’Unione europea e, a livello italiano, risultano partner l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute con ruoli e compiti specifici
  • il progetto europeo Hepcom (Promoting Healthy Eating and Physical Activity in Local COMmunities) concepito per censire e raccogliere su una piattaforma web gli strumenti e le metodologie di comprovata efficacia, sviluppati nei diversi Paesi europei, per metterli a disposizione della comunità scientifica al fine di supportare gli operatori e professionisti nel loro lavoro di prevenzione e lotta all’obesità in bambini e giovani.

L’iniziativa Cosi, la JA Janpa e il progetto europeo Hepcom rientrano in pieno nella visione offerta dell’Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020, pubblicato a febbraio 2014 dall’Unione europea, con il quale i Paesi membri, tra cui anche l’Italia, hanno voluto rispondere all’esigenza di contribuire ad arrestare l’aumento di sovrappeso e obesità nei bambini e ragazzi (0-18 anni) entro il 2020. Il Piano d’azione, definendo otto aree prioritarie di intervento, fornisce una base su cui lavorare per implementare delle politiche nazionali di contrasto all’obesità e individua tre principali tipologie di stakeholder che possono giocare un ruolo importante nel raggiungere gli obiettivi.

 

Risorse utili