I 30 anni della Carta di Ottawa e il Pnp 2014-18
La Conferenza internazionale per la promozione della salute, di cui è in corso la nona edizione (Shangai, 21-24 novembre) è da sempre un’occasione di dialogo e confronto sulla promozione della salute. L’appuntamento di quest’anno è dedicato a:
- healthy cities, ovvero città come piattaforme vitale per promuovere benessere e salute, tutelare l’equità e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile
- strategie intersettoriali tra sanità e altri settori
- partecipazione sociale
- health literacy, ovvero le competenze che migliorano la capacità delle persone di elaborare informazioni utili a vivere in modo più salutare.
La conferenza è anche l’occasione per ricordare i 30 anni della Carta di Ottawa, approvata nel corso della prima Conferenza internazionale per la promozione della salute (17-21 novembre 1986) e ancora oggi documento fondamentale per le politiche e gli interventi di promozione della salute, che si sviluppano attraverso alcuni passaggi fondamentali:
- costruire una politica pubblica per la tutela della salute
- creare ambienti favorevoli
- rafforzare l’azione della comunità
- sviluppare le capacità personali
- riorientare i servizi sanitari ponendo al centro la persona.
Dalla Carta di Ottawa al Piano nazionale della prevenzione 2014-2018
L’approccio per setting e la necessità di intervento sui determinanti di salute sono due degli aspetti della Carta di Ottawa che ritroviamo anche nel Piano nazionale della prevenzione (Pnp) 2014-2018. Il Pnp considera la salute sul territorio come un bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale, una risorsa di vita quotidiana che fa leva sulle capacità sociali e culturali, oltre che sulle caratteristiche fisiche individuali.
Il testo delinea un sistema di azioni di promozione della salute, e di prevenzione, che accompagnano il cittadino in tutte le fasi della vita, nei luoghi di vita e di lavoro e in cui gli operatori sanitari devono rivestire il ruolo trainante e strategico (advocacy) di “catalizzatori” di interventi di prevenzione e promozione della salute in diversi ambiti della comunità, intercettando le attività di settori differenti da quello sanitario e costruendo una “rete” di azioni che in diversi contesti contribuiscono alla salute.
Il Pnp ha definito pochi macro obiettivi a elevata valenza strategica, perseguibili da tutte le Regioni, attraverso la messa a punto di piani e programmi che, partendo dai contesti locali e puntando su un approccio il più possibile intersettoriale e sistematico, permettano di raggiungere i risultati attesi. I macro obiettivi sono stati individuati in base a specifiche priorità:
- ridurre il carico di malattia
- investire sul benessere dei giovani
- rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive (salvaguardia della salute dei lavoratori, prevenzione oncologica e promozione delle vaccinazioni)
- rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili sia come lotta alle diseguaglianze sia come messa a sistema di interventi per la prevenzione di disabilità
- considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente.
Il Pnp pone le popolazioni e gli individui al centro degli interventi con lo scopo di conseguire il più elevato livello di salute raggiungibile; inoltre, il Piano basa gli interventi di prevenzione, promozione e tutela della salute sulle migliori evidenze, riconoscendo un ruolo essenziale alla formazione degli operatori e al monitoraggio e alla valutazione degli interventi per misurare il guadagno di salute ottenibile, nonché standardizzare e rendere riproducibili gli interventi di prevenzione e promozione della salute.
Prospettive future per dare continuità alla Carta di Ottawa
Le nostre scelte e la nostra salute sono influenzate anche da circostanze che sono al di là del nostro controllo. Dunque è importante che decisori e operatori si impegnino per:
- rendere facili le scelte salutari, rafforzando gli interventi intersettoriali
- potenziare le capacità delle persone per prendere decisioni che possano favorire positivamente la loro salute e il loro benessere
- rafforzare la conoscenza e responsabilità dei giovani, aiutandoli a sviluppare quelle qualità che daranno loro il controllo sulla vita e un interesse nel futuro
- proporre interventi e azioni valutabili
- investire di più sull’offerta attiva di salute e non sull’assistenza sanitaria
- migliorare gli ambienti di vita.
Di tutto ciò si è anche parlato in Italia al convegno della Società italiana per la promozione della salute (Sips) “Trent’anni di Carta di Ottawa. Un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute” (Genova, 17-18 novembre 2016).
Risorse utili
- leggi di più sulla IX Conferenza internazionale per la promozione della salute (Shangai, 21-24 novembre)
- leggi la Carta di Ottawa (pdf 20 kb)
- consulta il documento completo “Piano nazionale della prevenzione 2014-2018” (pdf 6,8 Mb)
- l’approfondimento “Prevenzione, tradurre gli obiettivi nazionali in azioni locali” a cura di Alberto Perra (Cnesps-Iss) pubblicato su EpiCentro il 16 giugno 2016
- la pagina del sito della Sips dedicato al Convegno “Trent’anni di Carta di Ottawa. Un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti per fare scelte favorevoli alla salute” (Genova, 17-18 novembre 2016).