W L’amore: progetti e materiali per l'educazione affettiva e sessuale
In Emilia-Romagna, dal 2013, è attivo il progetto “W l'amore” rivolto agli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado e dei contesti educativi extrascolastici con lo scopo di promuovere benessere e competenze nella sfera affettiva e sessuale.
Inizialmente avviato come sperimentazione in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia, il progetto è stato successivamente esteso a tutta la Regione coinvolgendo, nei 5 anni scolastici, una quarantina di scuole, una quindicina di gruppi socio-educativi, circa 15 mila studenti, 500 fra insegnanti ed educatori (opportunamente formati), e 1000 genitori.
Obiettivi e realizzazione
Il progetto mira ad aiutare i preadolescenti ad aumentare le informazioni e a potenziare attitudini e abilità riguardanti le relazioni interpersonali, l’affettività e la sessualità, con l’obiettivo di vivere questa dimensione della propria vita in modo consapevole e sicuro, rispettoso di sé e degli altri. Per raggiungere l’obiettivo sono state ideate 5 unità didattiche (che richiedono 2-4 ore ciascuna), 4 trattate a scuola, o nei gruppi educativi da insegnanti ed educatori opportunamente formati, e 1 svolta dagli operatori e dalle operatrici degli Spazi giovani:
- “Cosa mi succede?” Pubertà, cambiamenti nella mente, nelle relazioni e nel corpo durante l’adolescenza.
- “Che uomo, che donna stai diventando?” Modelli, stereotipi e pregiudizi relativi all’essere uomo e all’essere donna presenti nel contesto familiare, sociale e mediatico.
- “È amore?” Innamoramento, diverse modalità di vivere le esperienze affettive in adolescenza, orientamento sessuale, avere una buona relazione, concludere le relazioni, conflitto e violenza.
- “Decidi tu?” Assertività nelle relazioni, autoconsapevolezza, comprensione dei sentimenti dell’altro, capacità di comunicare, uso sicuro di internet, pornografia.
- “Sesso? Sicuro!” Sessualità, comportamenti sessuali sicuri, gravidanza, prevenzione di gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmissibili, uso dei contraccettivi e servizi per i giovani.
I materiali didattici sono stati realizzati attraverso un lavoro di confronto con i vari attori coinvolti nel progetto e comprendono anche una rivista contenente spunti informativi, attivazioni e testimonianze, un manuale per gli insegnanti, materiale informativo e di lavoro (come poster, pieghevoli e una scatola per le domande anonime) e un sito internet in cui è presente il data-base “Giochi da ragazzi e ragazze”, che fornisce indicazioni per materiali di approfondimento come film, video, attivazioni, suddivisi per target e per argomento, in modo da poter ampliare e integrare con ulteriori stimoli di riflessione il lavoro in classe o nel gruppo.
I genitori vengono coinvolti durante l’intero percorso attraverso incontri informativi iniziali, un percorso formativo sui temi propri dell’adolescenza e un incontro di restituzione e valutazione del progetto.
Valutazione e feedback del progetto
La valutazione del progetto, oltre al monitoraggio continuo da parte del gruppo di coordinamento regionale, è stata realizzata attraverso la somministrazione di questionari a studenti, docenti, educatori e genitori.
Il gradimento degli studenti e delle studentesse si mantiene costante negli anni e conferma un giudizio positivo: il progetto viene ritenuto molto utile perché risponde a curiosità, dubbi, domande e aiuta a migliorare le competenze e le informazioni su contraccezione e prevenzione delle Ist. Inoltre, la maggioranza dei partecipanti valuta positivamente sia il lavoro degli insegnanti che quello degli operatori sanitari e dichiara di sentirsi a proprio agio nell’affrontare questi temi (88% delle ragazze e 92% dei ragazzi).
Anche insegnanti ed educatori valutano positivamente il progetto perché aiuta a considerare le diverse pluralità di esperienze e valori; e ne apprezzano il materiale strutturato, il lavoro di rete e il coinvolgimento dei genitori.
Dai questionari somministrati a un campione di genitori emerge che la quasi totalità (94%) era stato informato del progetto, soprattutto tramite la comunicazione diretta del figlio. Il 30% dichiara di aver partecipato all’incontro di presentazione e il 47% a quello di restituzione. I genitori ritengono che sia la famiglia a doversi occupare per prima dell’educazione sessuale dei figli (89%), a seguire la scuola (78%) e infine gli operatori sanitari (49,5%).
Background e nuovi sviluppi
L’esigenza di un’iniziativa di questo tipo (adattamento italiano del progetto Long Live Love, a cura di Soa Aids e Rutgers, attivo da circa 30 anni nei Paesi Bassi) nasce per andare incontro alla precocità sessuale degli adolescenti così da prevenire gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmissibili, e avviare un dialogo sui cambiamenti fisici, emotivi, intellettivi e relazionali propri di questa fascia d’età.
In una seconda fase è stato sviluppato anche un nuovo percorso, che ha per titolo “L'amore a colori”, analogo per struttura e materiali, rivolto alle persone di origine straniera, adolescenti e adulti, che frequentano corsi di lingua italiana.
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione i progetti e i materiali a chi è interessato a sviluppare l'esperienza in altri contesti, previa formazione per un utilizzo corretto ed efficace di “W L'amore”.
Risorse utili
- visita il sito www.wlamore.it