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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2009

(5 novembre 2009) Arsenico negli alimenti: la valutazione dell’Efsa

Su richiesta della Commissione europea, il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (Contam) dell’Efsa ha pubblicato un parere sui possibili rischi per la salute collegati alla presenza di arsenico come contaminante nei prodotti alimentari, poiché attualmente non esistono livelli massimi armonizzati per la presenza di arsenico nei cibi in Europa. L’assunzione a lungo termine dell’arsenico inorganico (la forma più tossica, spesso di origine geologica) è stata associata a una serie di problemi per la salute, tra cui lesioni della pelle, malattie cardiovascolari e alcune forme di cancro. I principali fattori dell’esposizione dietetica generale all’arsenico inorganico sono risultati: cereali e prodotti a base di cereali, prodotti alimentari per usi dietetici speciali (come le alghe), acqua in bottiglia, caffè e birra, riso e prodotti a base di riso, pesce e verdure. Sono state messe a confronto le quantità di arsenico che le persone potrebbero assumere da alimenti e bevande con i livelli di assunzione che possono provocare determinati problemi per la salute. Poiché la differenza tra i due è irrilevante, l’Efsa raccomanda di ridurre in ogni caso l’esposizione all’arsenico inorganico. Sul sito dell’Efsa scarica la sintesi del documento “Arsenic in Food” (pdf 97 kb).

 

(15 ottobre 2009) La relazione 2008 sul Piano nazionale integrato

È disponibile sul sito del ministero della Salute la “Relazione annuale al Piano nazionale integrato relativa all’anno 2008 sulla sicurezza degli alimenti”. In conformità con quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 882/2004 (pdf, 388 Kb) la relazione riunisce i dati delle attività di controllo ufficiale svolte in Italia nel corso del 2008 relativamente ad alimenti, mangimi, sanità animale, benessere degli animali e sanità delle piante. Nell’ambito della produzione alimentare sono state riscontrate irregolarità nel 12,2% dei controlli sugli alimenti e nel 2,09% dei controlli sulle bevande. Sul sito del ministero della Salute scarica il documento completo (pdf 9,8 Mb).

 

(17 settembre 2009) Protocolli d’intesa per ridurre il quantitativo di sale nel pane

Un consumo eccessivo di sale determina un aumento della pressione arteriosa, che a sua volta aumenta il rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, come l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale. Una minore assunzione di sale con la dieta è uno degli obiettivi del programma “Guadagnare salute”. Nel corso del mese di luglio 2009 sono stati siglati i protocolli d’intesa per la riduzione del quantitativo di sale nel pane tra il ministero della Salute e le principali associazioni di categoria della panificazione artigianale e industriale. Con il progetto "Buone pratiche sull'alimentazione: valutazione del contenuto di sodio, potassio e iodio nella dieta degli italiani", che rientra nella programmazione 2008 del Ccm, sarà valutata l’attuazione del processo di riduzione del sale nel pane.

 

(30 luglio 2009) Alimentazione sicura in estate: i consigli del ministero della Salute

Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha predisposto un vademecum di 10 semplici regole per fornire consigli utili ai cittadini sul consumo, la conservazione e la cottura degli alimenti in estate, periodo in cui il rischio di deterioramento dei prodotti diventa maggiore. Sono, inoltre, disponibili alcuni suggerimenti per scegliere gli alimenti giusti, apportare calorie e nutrienti in quantità adeguate all’effettivo fabbisogno individuale e bilanciare adeguatamente l’equilibrio idrosalino dell’organismo. Sul sito del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, consulta i suggerimenti per una corretta alimentazione.

 

(30 luglio 2009) Oms: guida all’alimentazione sicura per chi viaggia

Ogni giorno milioni di persone si ammalano e migliaia muoiono per malattie di origine alimentare: la corretta preparazione degli alimenti può prevenire molte malattie alimentari.

L’Oms ha messo a punto una serie di indicazioni per consumare alimenti sicuri anche in estate. I consigli sono rivolti a tutti i viaggiatori e, in particolare, ai gruppi ad alto rischio, come neonati e bambini, donne incinta, anziani e pazienti immunocompromessi, compresi quelli affetti da Hiv/Aids. L’Oms ha individuato 5 punti chiave: abituarsi alla pulizia, separare gli alimenti crudi da quelli cotti, far cuocere bene gli alimenti, conservare gli alimenti alle giuste temperature, utilizzare acqua e materie prime sicure. Scarica la guida (pdf 3,9 Mb, in inglese), guarda il poster in italiano (pdf 149 kb) e consulta gli altri materiali di supporto.

 

(23 luglio 2009) Dalla Cac: i nuovi standard. Dall’Efsa: pesticidi, Campylobacter e Listeria

Nel corso di un meeting tenutosi a Roma a luglio 2009, la Codex Alimentarius Commission (Cac) ha adottato 30 nuovi standard internazionali per migliorare la sicurezza alimentare e proteggere la salute dei consumatori. L’attenzione della Commissione si è concentrata in particolare sui batteri pericolosi e sugli agenti chimici.

Secondo il rapporto annuale Efsa 2007 sui residui di pesticidi negli alimenti in Europa, il 96% dei campioni è risultato conforme ai livelli massimi di residui previsti. Rispetto al 2006 la percentuale di campioni che supera le soglie di contaminazione è scesa dal 5% al 4%.

Sempre dall’Efsa: la relazione del meeting organizzato a Roma a dicembre 2008 sulla stima dei benefici sanitari che derivano dal controllo di Campylobacter nella catena alimentare e il report, pubblicato su richiesta della Comunità Europea, con una proposta di specifiche tecniche per studiare la presenza di Listeria monocytogenes in alcune categorie di alimenti pronti per il consumo e venduti al dettaglio nell’Ue.

 

(25 giugno 2009) Le linee guida Oms sulle tossinfezioni alimentari

La diarrea acuta uccide ogni anno 1,8 milioni di bambini. Le malattie legate agli alimenti sono pericolose soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma anche nelle regioni più industrializzate hanno un impatto importante sulla sanità pubblica. Molto spesso i focolai delle malattie legate agli alimenti non vengono individuati o non vengono segnalati alle autorità sanitarie. Per colmare queste lacune l’Oms ha pubblicato le linee guida per l’indagine e il controllo delle epidemie legate alle tossinfezioni alimentari. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(11 giugno 2009) Alimentazione: il Piano d’azione europeo 2007-2012

Le malattie legate all’alimentazione rappresentano una minaccia per salute pubblica. Nel 2007 l’Organizzazione mondiale della sanità ha avviato il Piano d’azione europeo per le politiche alimentari e nutrizionali 2007-2012, individuando quattro aree prioritarie d’intervento: le malattie legate alle abitudini alimentari, l’obesità nei bambini e negli adolescenti, la carenza di micronutrienti e le malattie legate alla sicurezza alimentare. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.

 

(14 maggio 2009) Rapporto 2007 Efsa-Ecdc sulle tossinfezioni alimentari

Con 590 casi confermati, 8922 persone coinvolte e 10 decessi, la Salmonella è la prima causa più frequente di focolai di tossinfezioni alimentari nel 2007 nell’Unione europea, seguita dalle infezioni causate da virus, Campylobacter e tossine batteriche. È quanto emerge dalla relazione comunitaria congiunta Efsa-Ecdc sui focolai di tossinfezioni alimentari nell’Ue nel 2007. Complessivamente, sono stati segnalati 5609 episodi, che hanno coinvolto quasi 40 mila persone e causato 19 decessi. La maggior parte delle epidemie di origine alimentare ha colpito più di una famiglia e gli alimenti contaminati sono stati consumati soprattutto in luoghi di ristorazione collettiva (bar, ristoranti, alberghi, case, mense, scuole e ospedali). L’approfondimento è a cura della redazione di EpiCentro.

 

(9 aprile 2009) Sicurezza alimentare: due nuovi pareri dell’Efsa

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) pubblica due nuovi pareri sulla sicurezza alimentare. Sulla rilevanza della presenza dello Staphylococcus aureus meticillino-resistente (Mrsa) negli alimenti e negli animali, gli esperti dell’agenzia europea affermano che, allo stato attuale, non si hanno prove di un aumento del rischio di contrarre l’infezione o di diventare portatore sano in seguito all’ingestione o alla manipolazione di cibi contaminati, anche se la possibilità di contaminazione degli alimenti con Mrsa esiste. Riguardo alla dose di cadmio ammissibile negli alimenti, l’Efsa afferma che le indagini condotte si sono concluse con l’abbassamento di questa soglia a 2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo.

 

(2 aprile 2009) Ebp e obesità: un nuovo sito sugli interventi di provata efficacia

È on line il sito relativo al progetto coordinato dall'Ars Toscana “Programmi efficaci per la prevenzione dell’obesità: il contributo dei Sian”. L’obiettivo è quello di valorizzare le competenze dei Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione riguardo la prevenzione di obesità e sovrappeso con interventi di provata efficacia. Oltre alla segnalazione di materiali per gli operatori, il sito offre la possibilità di avere informazioni e suggerimenti per la realizzazione di interventi di prevenzione dell’obesità ma anche l’opportunità di condividere singole esperienze già avviate sul territorio, inviando il materiale alla redazione per una valutazione e un’eventuale pubblicazione all’interno del portale. Visita il sito Ebp e obesità.

 

(19 marzo 2009) Sistema di allerta comunitario: la relazione Rasff 2008

Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha pubblicato la relazione annuale 2008 relativa alle notifiche pervenute attraverso il sistema di allerta comunitario Rapid Alert System in Feed and Food (Rasff). Complessivamente, nel 2008, sono state trattate 3040 notifiche, di queste 1662 riguardano prodotti distribuiti sul mercato, 2858 l’alimentazione umana e 182 l’alimentazione animale. L’Italia ha effettuato 468 notifiche (pari al 15,4%), risultando, come nel 2007 e nel 2006, il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate. Il sistema Rasff notifica in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi, segnalando le irregolarità, distinte per contaminanti microbiologici, contaminanti chimici e irregolarità di altro tipo. Consulta la relazione annuale 2008 (pdf 299 kb) e leggi anche l’allegato (pdf 113 kb).

 

(12 marzo 2009) Nanotecnologie: quali i rischi potenziali su alimenti e mangimi?

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), in seguito a una richiesta della Commissione europea, pubblica il documento “The Potential Risks Arising from Nanoscience and Nanotechnologies on Food and Feed Safety” sulla valutazione dei rischi legati all’applicazione delle nanotecnologie nella filiera della produzione degli alimenti. Al momento, le informazioni disponibili sulle applicazioni delle nanotecnologie negli alimenti sono insufficienti per fornire un parere definitivo: l’Efsa raccomanda quindi di sviluppare programmi di ricerca adeguati a migliorare le conoscenze. Leggi l’approfondimento.

 

(22 gennaio 2009) Sicurezza alimentare: il report Efsa 2007 sulle zoonosi

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ha pubblicato la relazione annuale sulle zoonosi in Europa. Nel 2007 le malattie di origine animale più trasmesse all’uomo sono state la campylobatteriosi e la salmonellosi. L’Ecdc ha contribuito al rapporto, fornendo tutti i dati sui casi di zoonosi umane. Leggi la traduzione in italiano del comunicato, a cura della redazione di EpiCentro.

 

(8 gennaio 2009) Il rischio salmonellosi negli allevamenti di suini dell’Ue

Esistono analogie tra i tipi di Salmonella più frequentemente riportati negli esseri umani e quelli trovati nei suini da macello: suini e carni suine, dunque, contribuiscono a questo tipo di infezioni negli esseri umani. È quanto emerge dall’analisi dei fattori di rischio relativi alla Salmonella riscontrati nei suini da macello in tutta l'Unione europea, condotta dalla task force dell’Efsa per la raccolta di dati sulle zoonosi. L’indagine ha coinvolto gli Stati membri (più la Norvegia) e si è basata su un campione che rappresenta l’80% dei capi macellati in ogni Paese. Leggi l’approfondimento su EpiCentro.