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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Aspetti epidemiologici



In Italia

Il Sistema Nazionale di Sorveglianza Bambini 0-2 anni fornisce informazioni sui principali determinanti di salute di bambini e bambine di questa fascia d’età. La rilevazione si caratterizza come un’indagine di tipo campionario, finalizzata a produrre stime rappresentative a livello regionale e, per alcune regioni, anche a livello di ASL. La raccolta avviene attraverso un questionario anonimo, auto compilato dalle mamme presso i centri vaccinali, in occasione di una seduta vaccinale (1°, 2°, 3a dose DTP-esavalente e 1a dose MPRV). Nell’ultima rilevazione sono state intervistate, tra dicembre 2018 e aprile 2019, complessivamente 29.492 mamme nelle 11 regioni che a oggi hanno aderito alla Sorveglianza: Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma (PA) di Trento, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna (la Toscana partecipa fornendo i risultati dell’Indagine sul percorso nascita già attiva sul proprio territorio). Il tasso di partecipazione ha superato il 95% in tutte le regioni. I bambini allattati in maniera esclusiva a 4-5 mesi di età compiuta sono meno di un quarto (23,6%). Analizzando il prolungamento dell’allattamento, la prevalenza di bambini che assume latte materno a 12-15 mesi d’età compiuta risulta pari al 31,3%. Risultano, infine, non essere mai stati allattati l’11,7% dei bambini nella fascia d’età coperta dalla Sorveglianza. La percentuale di bambini allattati in maniera esclusiva nella fascia d’età 4-5 mesi, varia tra il 16,6% in Campania e il 44,7% nella PA di Trento. Prevalenze più basse si rilevano nelle regioni del Sud. Le prevalenze di bambini che assumono latte materno nella fascia d’età12-15 mesi variano tra il 22,4% in Campania e il 40,8% in Piemonte, con valori che tendono a decrescere dalle regioni del Nord a quelle del Centro e del Sud. I bambini che risultano non essere mai stati allattati variano tra il 5,0% nelle Marche e il 18,4% in Sicilia, quote alte rispetto all’atteso e tendenzialmente più elevate nelle regioni del Sud. Alcune Regioni hanno attivato da tempo i propri sistemi di rilevazione. Ne sono esempi le Regioni Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e l’Emilia-Romagna.

 

A livello europeo non esistono ancora indicatori, definizioni e metodi standardizzati condivisi per stimare i tassi di avvio, esclusività e durata dell’allattamento, e questo rende difficile la comparabilità dei dati. Il programma d’azione europeo Promotion of Breastfeeding in Europe sollecita la messa a punto di criteri standardizzati per il monitoraggio e la valutazione non solo della prevalenza dell’allattamento, ma anche per le pratiche dei servizi sanitari e sociali, la messa in atto di politiche, leggi e codici e la copertura ed efficacia delle attività di informazione, educazione e comunicazione e di formazione. Per approfondire consulta il documento “EU Project on Promotion of Breastfeeding in Europe. Protection, promotion and support of breastfeeding in Europe: a blueprint for action (revised)” (pdf 596 kb). European Commission, Directorate Public Health and Risk Assessment, Luxembourg, 2008.

 

In linea con questa esigenza, tra il 2008 e il 2011 l’Istituto superiore di sanità ha condotto due diverse indagini nell’ambito del progetto “Il percorso nascita: promozione e valutazione della qualità dei modelli operativi”, al fine di valutare gli indicatori assistenziali al percorso nascita mentre a dicembre 2014, l’Istat ha condotto uno studio sul percorso nascita nell’ambito dell’indagine multiscopo.

 

Data di ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2021