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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La formazione del personale sanitario sull’allattamento



Il personale sanitario si confronta con l’allattamento in molte situazioni differenti: in ospedale al parto, negli ambulatori, durante le visite domiciliari. Contesti in cui sono richieste le loro conoscenze, le competenze e la capacità organizzativa per incoraggiare e sostenere concretamente le donne che allattano. Si tratta di un ruolo rilevante nell’orientare e nel sostenere in maniera concreta ed efficace le madri sull’alimentazione infantile e sull’allattamento, nel rispetto delle scelte personali di ciascuna.

 

Purtroppo è invece ben documentata l’esistenza di un divario fra i bisogni (espressi o inconsapevoli) della donna che allatta con le sue richieste di informazione, cura o semplicemente aiuto e la capacità mostrata dal personale sanitario nel dare puntuali ed appropriate risposte. Infatti, nonostante i professionisti e le professioniste della salute riconoscano i benefici dell’allattamento per la diade mamma e bambina/o, per la società e per lo stesso servizio sanitario, le loro performance nel proteggere e sostenere l’allattamento sono migliorabili, soprattutto come risultato di un disomogeneo, spesso limitato, investimento formativo su lattazione e allattamento, conseguente all’attribuzione a questi temi di un basso grado di priorità.

 

Risulta quindi particolarmente rilevante che le Società scientifiche, gli Ordini e le Associazioni professionali abbiano sottoscritto un documento di consenso sulla formazione in allattamento per gli operatori sanitari promosso dal Tavolo Tecnico Allattamento (TAS) del ministero della Salute.

 

Il documento, pubblicato il 26 novembre 2020, identifica i bisogni formativi minimi in allattamento sia dei corsi universitari delle professioni sanitarie (formazione pre service), sia di quelli della formazione in service, successiva all’inserimento nel mondo del lavoro.

 

Nel documento il personale sanitario viene distinto in informato, coinvolto e dedicato in base al grado di coinvolgimento nella cura della donna che allatta e della sua famiglia, in analogia alle categorie identificate dall’Iniziativa Ospedale Amico del Bambino.

 

La formazione in service sull’allattamento negli ultimi 25 anni ha dovuto coprire, con costi rilevanti, le carenze della formazione pre-service. In questo ambito ha avuto grossa enfasi in particolare la formazione proposta e/o collegata all’Iniziativa Ospedale Amico del Bambino, basata essenzialmente sul corso delle 18 ore, successivamente nominato delle 20 ore, destinato soprattutto al personale dei punti nascita. Tuttavia, attualmente, la convinzione più diffusa è che si debba esigere l’acquisizione di competenze professionali sull’allattamento, qualunque sia il percorso formativo seguito. In questa ottica, pur restando validi i corsi di 20 ore dell’UNICEF e di 40 ore dell’OMS sono stati preparati o sono in corso di preparazione corsi specifici per singole categorie professionali, in particolare da parte di SIN/SIP, FIMP, FNOPO e OPORP (Ordine della Professione Ostetrica di Roma e Provincia) e dall’Istituto Superiore di Sanità. Tali corsi contribuiscono a colmare le carenze ancora presenti nella formazione pre-service destinata alle singole professioni, anche se va sottolineato che la formazione in-service dovrebbe essere preferibilmente strutturata secondo una strategia multidisciplinare e multi-professionale.

 

La sfida che ora si pone è che il documento ministeriale, ricco di informazioni e indicazioni per i responsabili della formazione nelle Università e nelle Aziende sanitarie, sia fatto conoscere e successivamente sia utilizzato per migliorare concretamente i corsi, in particolare quelli pre-service, riducendo l’attuale rilevante bisogno formativo in-service. A tale proposito i firmatari del documento sulla formazione hanno previsto una valutazione del processo di disseminazione e implementazione del documento stesso a fine 2021.

 

 

Data di pubblicazione della pagina: 14 gennaio 2021

Testo scritto da: Riccardo Davanzo - Presidente del Tavolo Tecnico Allattamento (TAS) del Ministero della Salute