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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Prevenzione e trattamento

La misura preventiva più efficace contro la Dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. A tal fine è dunque utile seguire alcune precauzioni generali:

  • applicare zanzariere alle finestre e attivare il condizionamento almeno nelle stanze in cui si soggiorna
  • indossare vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi, ecc.) e di colore chiaro perché i colori scuri attraggono le zanzare
  • applicare prodotti repellenti anti-zanzara sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l'effetto. Le donne in gravidanza e i bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, specialmente i bambini e le bambine di età inferiore ai 3 mesi per i quali l’utilizzo di questi repellenti è invece sconsigliato.

Inoltre, dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.

 

Per ridurre il rischio di epidemie trasmesse da zanzare del genere Aedes, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Poiché questi insetti possono riprodursi efficacemente in zone antropizzate anche in minime raccolte d’acqua, è necessario eliminare sistematicamente, nei periodi di attività del vettore, tutti i ristagni (ad esempio in sottovasi, innaffiatoi, secchi, contenitori aperti nei giardini) e facilitare la realizzazione periodica di campagne di disinfestazione larvicida, volte a ridurre la popolazione di Aedes. In caso di emergenze, le Autorità sanitarie preposte valuteranno l’impiego mirato di prodotti ad azione adulticida.

 

Farmaci e vaccini

Non esiste un trattamento specifico per questa malattia. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.

 

Dunque, al di là degli interventi volti a prevenire la diffusione della malattia attraverso l’adozione di misure di protezione individuale e di contrasto ai vettori, resta essenziale la ricerca di nuovi farmaci antivirali, che inibiscano la replicazione virale nell’individuo infetto e la possibilità di utilizzare dei vaccini per la prevenzione dell’infezione da tutti e 4 i sierotipi di DENV.

 

Al momento non è disponibile una terapia antivirale specifica autorizzata, ovvero in grado di inibire la replicazione di DENV nell’individuo infetto.

 

Per quanto riguarda la prevenzione, sono a oggi disponibili sul mercato due vaccini tetravalenti formulati con virus vivi attenuati che hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio anche in Italia (in classe C).

 

Il primo ad essere stato approvato è il DENGVAXIA (chimeric yellow fever dengue [CYD]) di Sanofi Pasteur[1], un vaccino tetravalente attenuato chimerico basato sul virus della febbre gialla (YFV, Yellow Fever Virus) 17D ed esprimente la proteina di superfice (envelope) e la proteina precursore di membrana (prM) dei 4 sierotipi del DENV [2] , che può prevenire la malattia causata da tutti e quattro i sierotipi, ma è autorizzato solo nelle persone con una precedente infezione da DENV certificata da test di laboratorio o sierologico adeguatamente convalidato ed è indicato in soggetti dai 6 ai 45 anni di età residenti in aree endemiche per l’infezione. Questo vaccino non è stato commercializzato in Italia.

 

Il secondo vaccino, in ordine di tempo, a essere stato approvato è il QDENGA di TAKEDA GMBH [3,-5]. Si tratta di un vaccino tetravalente attenuato basato esclusivamente su DENV, che è stato autorizzato per un uso indipendente da una precedente infezione con DENV a partire dai 4 anni di età ed è indicato per la prevenzione della malattia causata da tutti e 4 i sierotipi. QDENGA è l’unico vaccino contro la dengue la cui commercializzazione è stata autorizzata in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a febbraio 2023, dopo l’autorizzazione da parte dell’EMA (European Medicines Agency) a dicembre 2022. Il vaccino è già disponile in alcune Regioni del nostro Paese nell’ambito della medicina dei viaggi. La schedula prevede due dosi a distanza di tre mesi e pertanto l’eventuale vaccinazione prima di un viaggio verso una zona endemica andrebbe programmata per tempo.

 

Lo Strategic Advisory Group of Experts on Immunization (SAGE) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’uso di questo vaccino al fine di proteggere i giovani da una minaccia rilevante per la salute pubblica come quella del DENV, essendo stato realizzato proprio per bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni di età che vivono in un hotspot Dengue cioè in un’area che presenta un'epidemia di dengue per più di 30 giorni [6].

 

Risorse utili

 

 

Riferimenti

  1. La pagina del sito dell’AIFA dedicata al vaccino DENGVAXIA
  2. Simmons C.P. A Candidate Dengue Vaccine Walks a Tightrope. N Engl J Med. 2015 Sep 24;373(13):1263-4. DOI: 10.1056/NEJMe1509442.
  3. La pagina del sito dell’AIFA dedicata al vaccino QDENGA
  4. La pagina del sito dell’EMA dedicata al vaccino QDENGA
  5. La pagina del sito del Ministero della Salute dedicata al vaccino Dengue
  6. OMS: la pagina dedicata a “Message by the Director of the Department of Immunization, Vaccines and Biologicals at WHO - September 2023

 

Data di ultimo aggiornamento: 11 aprile 2024

Testo scritto da: Giulietta Venturi, Claudia Fortuna, Marco Di Luca, Francesco Severini, Luciano Toma, Marco Sgarbanti, Flavia Riccardo, Antonino Bella, Martina Del Manso, Anna Teresa Palamara - Dipartimento Malattie Infettive, ISS