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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Fumo

23 aprile 2018 - Tra i fattori di rischio che concorrono maggiormente alla perdita di anni vita in buona salute un posto di primo piano spetta sicuramente al fumo di tabacco, riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come uno dei più gravi problemi di salute pubblica al mondo. Dei quattro fattori individuati dal programma Guadagnare Salute, il fumo è sicuramente quello che viene percepito maggiormente come un rischio anche dagli stessi fumatori. La dipendenza dovuta alla nicotina contenuta nelle sigarette costituisce l’ostacolo principale per chi intende smettere di fumare, ma giocano un ruolo importante anche fattori di natura psicologica e sociale. Oltre al sesso e all’età, altri fattori che influenzano in maniera significativa la tendenza a fumare o meno sono la classe sociale e il livello di istruzione. All’interno della popolazione dei fumatori si possono individuare alcune categorie di soggetti che richiedono un’attenzione particolare come gli adolescenti, le donne in età fertile e i soggetti esposti al fumo passivo.

 

Anche se smettere di fumare può non sembrare semplice è la scelta migliore per recuperare anni di vita in salute. Chi non fuma, infatti, ha un’aspettativa di vita di ben 10 anni superiore rispetto ai fumatori. È quindi fondamentale provare a modificare un’abitudine dannosa per riabbracciare il benessere e vivere in salute.

 

Non esiste un unico metodo per smettere che sia valido per tutti. Per alcuni può essere più semplice, per altri più complicato. Ancor meglio, ovviamente, sarebbe non iniziare affatto: il periodo in cui buona parte dei fumatori accende la prima sigaretta è quello dell’adolescenza, quando si prova per la prima volta per “sentirsi più grandi” e spesso sotto l’influenza dei compagni. È questo in genere il periodo in cui si passa dal consumo occasionale alla dipendenza ma è anche la fase in cui è più facile smettere, in quanto si è influenzati più da fattori sociali che da quelli fisici legati alla dipendenza da nicotina. Sono quindi fondamentali gli interventi educativi che coinvolgano scuola e famiglia, luoghi privilegiati e più competenti per iniziare a educare alla salute e, nello specifico, a prevenire l’abitudine al fumo.

 

Le azioni normative degli ultimi anni, come il divieto di fumo nei locali pubblici, dimostrano che si può intervenire su fattori sociali, culturali ed economici per mettere il singolo nelle condizioni di rinunciare al fumo e di scegliere la salute.

 

Smettere di fumare, o meglio evitare di iniziare, rientra tra le scelte salutari raccomandate da Guadagnare Salute. Abbracciare uno stile di vita libero dal fumo consente di salvaguardare il proprio benessere, con benefici immediati e a lungo termine, ma anche di difendere la salute degli altri, evitando di esporli al fumo passivo.

 

Perché smettere di fumare?

Quando si fuma una sigaretta, nei polmoni si sprigionano più di 4000 sostanze chimiche. Tra le più pericolose c’è il catrame, le cui sostanze cancerogene si depositano nel polmone e nelle vie respiratorie, oltre a sostanze irritanti che favoriscono infezioni, bronchite cronica ed enfisemi. Tra le sostanze tossiche e cancerogene c’è poi la nicotina, principio attivo responsabile del quadro di dipendenza.

 

Il fumo da tabacco è causa di cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie e ha un effetto negativo sul sistema riproduttivo sia dell’uomo che della donna, riducendo la fertilità. I danni fisici dovuti all’esposizione al fumo di tabacco sono legati a diversi fattori:

  • età di inizio
  • numero di sigarette giornaliere
  • numero di anni di fumo
  • inalazione più o meno profonda del fumo.

Fumo e gravidanza

Smettere di fumare rappresenta una priorità per chiunque abbia a cuore la propria salute e lo è in modo particolare per chi porta avanti una gravidanza.

 

Il fumo ha effetti negativi sul feto e può essere causa di basso peso alla nascita, aborti spontanei e complicazioni durante la gestazione. Smettere di fumare durante la gravidanza aiuta anche a prevenire l’asma nei bambini. Sono mole le donne che durante la maternità smettono di fumare o riducono drasticamente le sigarette, un’occasione da non perdere per abbandonare definitivamente un’abitudine dannosa e dare continuità a una scelta che significa salute per sé e i propri cari.

 

Prenditi cura di te, scegli di non fumare

Non fumare rappresenta una scelta fondamentale per uno stile di vita salutare. Per chi fuma, smettere permette di migliorare il proprio stile di vita e di recuperare anni in buona salute. I benefici che si ricavano dalla cessazione sono di diversa natura: da quelli legati al miglioramento della forma fisica generale o alla diminuzione del rischio di sviluppare patologie (come il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle respiratorie) a benefici di natura estetica (come un alito più fresco, colorito più roseo e riduzione di borse ed occhiaie). Smettere di fumare consente anche un importante risparmio economico.

 

Alcune cose da sapere

Gli ostacoli per chi vuole smettere di fumare sono spesso di natura psicologica e generalmente si tende a sopravvalutarli. Chi vuole provare ad abbandonare l’abitudine al fumo deve tenere conto di alcune informazioni:

  • il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti e si può cercare di distrarsi con piccoli accorgimenti come masticare una gomma o una caramella, bere un bicchiere d’acqua, chiacchierare con qualcuno, fare una passeggiata
  • i sintomi dell’astinenza si attenuano già nella prima settimana
  • già dopo 20 minuti dalla cessazione del fumo si ottengono i primi effetti benefici per l’organismo
  • non è detto che smettere di fumare faccia per forza ingrassare. Un aumento di peso di circa 2-3 chilogrammi è possibile ma per limitare il problema è sufficiente cambiare gradualmente le proprie abitudini, riducendo per esempio la quantità di cibo per pasto. È importante anche bere molti liquidi, ridurre il consumo di alcolici, aumentare il consumo di frutta e verdura e il tempo dedicato all’attività fisica
  • anche se fumare è considerato da molti un “piacere”, chi smette recupera piaceri perduti come assaporare il vero gusto degli alimenti, sentire gli odori e respirare meglio
  • la sensazione di rilassamento che provoca il fumare, aspetto fondamentale per i fumatori nel decidere di continuare, è solamente dovuta all’effetto della nicotina sul cervello. Smettendo, già dopo una settimana dalla cessazione, si ha una “reale” sensazione di calma non accompagnata da un senso di mancanza e frustrazione
  • anche dopo la cessazione può capitare di ricominciare a fumare. La ricaduta non deve scoraggiare ma può essere vista come un momento utile per conoscere e affrontare meglio i momenti critici.

I benefici per chi smette

I benefici derivanti dalla cessazione dell’abitudine al fumo sono noti e cadenzati nella loro sequenza temporale. Alcuni di questi sono ottenibili a brevissimo termine dall’“ultima sigaretta”, altri impiegano mesi o anni per consolidarsi. Tutti rappresentano comunque elementi essenziali da conoscere per favorire un processo di cambiamento e una motivazione alla decisione di cessazione. Quando si smette di fumare, in generale si ottengono benefici di vario tipo:

  • si respira meglio e gradualmente spariscono tosse, faringiti, laringiti, bronchiti croniche ed enfisema polmonari
  • aumenta la resistenza fisica e migliora la prontezza di riflessi
  • si hanno una maggiore concentrazione e calma
  • si dorme meglio
  • diminuiscono notevolmente i rischi di patologie circolatorie, cardiache e polmonari e il pericolo di ictus o di ostruzione delle arterie.

Altri benefici:

  • il viso appare generalmente più disteso e pulito
  • gli occhi sono più limpidi
  • si riducono le occhiaie e le borse palpebrali
  • l’alito è più fresco
  • i capelli non sono più impregnati di fumo
  • il colorito diviene più roseo.

I tempi di comparsa dei benefici

  • Dopo poche ore l’ossigeno contenuto nel sangue torna alla normalità, il monossido di carbonio viene eliminato dal corpo e migliorano respirazione, i sensi del gusto e del tatto.
  • Dopo alcune settimane aumenta la luminosità della pelle e si hanno vantaggi sulla circolazione.
  • Dopo 3-12 mesi migliora la funzione polmonare e si riduce il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari.
  • Dopo 10 anni i rischi sono paragonabili a quelli di chi non ha mai fumato.

Per maggiori dettagli leggi anche la tempistica dei benefici post cessazione sul sito del ministero della Salute.

 

A chi rivolgersi

Smettere di fumare da soli è possibile, in tanti ci riescono con un adeguato sforzo di volontà, ma chi intende abbandonare la dipendenza dal tabacco può contare anche sul sostegno di professionisti ed esperti, che forniscono tutta l’assistenza necessaria per compiere questo passo decisivo verso la salute e il benessere. Sul territorio nazionale sono presenti oltre 200 ambulatori per la cessazione dal fumo di tabacco. Il fumatore che vuole smettere può rivolgersi al proprio medico oppure chiamare il Telefono Verde contro il Fumo (Tvf) 800-554088.

 

Consulta anche: