Influnet: un bilancio della stagione 2012-2013
Come ogni anno, anche nella stagione influenzale 2012-2013, la curva epidemica ha raggiunto il picco all’inizio del mese di febbraio con un valore di incidenza pari a 9,97 casi per mille assistiti. Sebbene il picco epidemico non abbia raggiunto uno tra i livelli più elevati, l’influenza ha colpito il 10,5% degli italiani, per un totale di circa 6.166.000 casi dall’inizio della stagione. Questo valore si colloca a un livello intermedio rispetto a quello osservato nella stagione 2005-2006, in cui è stato registrato il minimo storico di attività influenzale (4%) e quello osservato nella stagione 2004-2005 in cui l’incidenza ha raggiunto il massimo livello dall’avvio della sorveglianza (12%).
Come di consueto l’influenza ha colpito maggiormente la popolazione suscettibile appartenente soprattutto alle classi di età pediatrica. L’incidenza cumulativa decresce all’aumentare dell’età ed è pari a 26,6% nella classe 0-4 anni, a 19,4% nella classe 5-14 anni, a 9,1% nei giovani adulti della classe 15-64 anni e raggiunge il valore minimo negli ultrasessantaquattrenni con un’incidenza pari al 3,7%.
Dal punto di vista virologico la stagione è stata caratterizzata dalla co-circolazione del virus influenzale di tipo B (nel 58% dei campioni risultati positivi) e di tipo A (nel 42% dei campioni positivi), nella maggioranza dei casi di tipo H1N1pdm2009.
È quanto emerge dai risultati della sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet, coordinata dall'Iss in collaborazione con il Centro Interuniversitario Ciri, il sostegno del ministero della Salute e con il contributo diretto di Mmg e pediatri di libera scelta.
Consulta anche l’ultimo rapporto Influnet (pdf 530b kb) che contiene i risultati della sorveglianza per l’intera stagione influenzale 2012-2013.