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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2012-2013

(12 settembre 2013) Da Ecdc e Iss nuovi dati epidemiologici in Italia ed Europa

Nel 2011 la clamidia si è confermata l’infezione sessualmente trasmessa (Ist) più diffusa in Europa. È questo il dato principale che emerge dal report Ecdc “Sexually transmitted infections in Europe 2011” (pdf 3,5 Mb) pubblicato a settembre 2013. Il documento contiene i dati sulla diffusione di clamidia, gonorrea, sifilide, sifilide congenita e linfogranuloma venereo. I dati pubblicati nel notiziario Iss “La Sorveglianza delle malattie sessualmente trasmesse basata su una rete di centri clinici compie 21 anni (1991-2011)” (pdf 2 Mb) indicano che dal 1 gennaio 1991 al 31 dicembre 2011, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 90.731 nuovi casi di Ist, con una media annua di 4.919 casi e che le patologie più frequenti sono risultate essere i condilomi ano-genitali (34.435 casi), le cervicovaginiti batteriche da agenti eziologici diversi da Ct, da Ng e da Tv (Ng-Nc) (8.565 casi) e la sifilide latente (8.405 casi). Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento sulla pubblicazione Ecdc e consulta le pagine dedicate ai dati epidemiologici di Italia ed Europa.

 

(13 giugno 2013) L’Oms aggiorna le Fact sheet sulle Ist

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa 499 milioni di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmesse (Ist), causate da protozoi o batteri (Trichomonas vaginalis, Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Treponema pallidum), si verificano ogni anno nel mondo in soggetti di età compresa tra i 15 e i 49 anni. Queste possono essere causa di gravi complicanze a lungo termine (come sterilità, tumori, infezioni congenite e perinatali), aumentare il rischio di acquisire e trasmettere l’Hiv e sviluppare fenomeni di resistenza agli antibiotici. Sono questi i punti chiave delle nuove fact sheet sulle Ist pubblicate sul sito dell’Oms a maggio 2013. Per maggiori informazioni visita il sito Oms.

 

(11 aprile 2013) Gonococchi e resistenze: i dati del 2011

La diffusione dei fenomeni di resistenza antimicrobica in Neisseria gonorrhoeae rappresenta da alcuni anni un problema di tutto il territorio europeo e le indagini condotte dallo European gonococcal Antimicrobial Surveillance Programme (Euro-Gasp) indicano livelli di preoccupazione per molti degli antimicrobici usati nella terapia. On line il report Ecdc “Gonococcal antimicrobial susceptibility surveillance in Europe – 2011” (pdf 1,5 Mb) contenente i dati dell’indagine condotta nel 2011 in 21 Paesi dell’Unione europea e della European economic area. Lo studio ha analizzato 1902 ceppi di gonococco raccolti nei mesi di maggio-giugno e novembre-dicembre. Per maggiori informazioni leggi il commento di Paola Stefanelli (Mipi, Iss).

 

(7 marzo 2013) Donne, attenzione alla Clamidia

In Italia, come in Europa, è la Clamidia l’infezione sessualmente trasmessa (Ist) più diffusa, fra quelle batteriche. Particolarmente grave il fatto che colpisce principalmente donne giovani (<25 anni) e che, se trascurata (spesso è asintomatica), può comportare complicanze gravi tra cui la sterilità. La prevenzione di questa malattia, con iniziative di comunicazione e informazione efficaci, dovrebbe dunque essere una delle priorità delle politiche di controllo delle Ist. Leggi l’approfondimento a cura del Centro operativo Aids (Coa), Iss all’interno dell’approfondimento tematico “International Women’s Day. Le donne come “motore” della promozione della salute”.

 

(22 novembre 2012) Dall’Ecdc due report sulle Ist

Due nuovi report tecnici dell’Ecdc, pubblicati a novembre 2012, affrontano il tema delle Ist. Nel documento “Molecular typing of Neisseria gonorrhoeae. Results from a pilot study 2010–2011” (pdf 3,1 Mb), viene analizzato uno studio pilota realizzato in 21 Paesi appartenenti all’Ue e alla Eea. L’indagine ha valutato i vantaggi, a livello di sanità pubblica, della sorveglianza molecolare della gonorrea dimostrando, nonostante alcuni limiti emersi, il grande potenziale in termini di informazioni sulla diffusione delle antibiotico resistenze tra i ceppi di Neisseria gonorrhoeae e di sviluppo di nuove strategie di intervento. Il report “Novel approaches to testing for sexually transmitted infections, including Hiv and hepatitis B and C in Europe” (pdf 3,1 Mb), si focalizza sui nuovi approcci per testare i soggetti per le Ist, l’Hiv e i virus delle epatiti B e C, rilevanti per la prevenzione e il controllo di queste infezioni.

 

(26 luglio 2012) Ecdc su gonorrea e sifilide: numeri in crescita e resistenza ai farmaci

Secondo i dati dell’Ecdc, nel 2010, in Europa sono stati segnalati 32 mila casi di gonorrea e 18 mila casi di sifilide. Questi sono alcuni dei dati presenti nell’articolo “Increasing trends of gonorrhoea and syphilis and the threat of drug-resistant gonorrhoea in Europe”, pubblicato a luglio 2012 su Eurosurveillance, da cui emerge un aumento dei casi di gonorrea e sifilide negli ultimi anni, soprattutto tra gli omosessuali e i giovani adulti. Questo aumento sembrerebbe essere associato principalmente a comportamenti sessuali a rischio e a co-infezioni con l’Hiv. I dati italiani, pubblicati sul Notiziario dell’Iss di febbraio 2012 (pdf 1,8 Mb), presentano forti similitudini con quelli europei. L’aumento dei casi di gonorrea è di particolare interesse, in quanto dai dati del sistema europeo di sorveglianza microbiologica per i ceppi di gonococco antibiotico resistente (Euro-Gasp), relativi agli anni 2009-2010, emerge un incremento della resistenza della gonorrea ai principali farmaci antimicrobici adottati (recenti casi di resistenza della gonorrea in Norvegia, Inghilterra, Austria, Svezia, Slovenia, Francia e Spagna). Per tutte le informazioni relative alla diffusione di gonorrea e sifilide in Europa, e per gli obiettivi del piano di intervento lanciato dall’Ecdc contro la resistenza della gonorrea ai farmaci, consulta tutto il numero di Eurosurveillance (Volume 17, Issue 29, 19 July 2012), leggi in particolare l’editoriale, e scarica il Notiziario dell’Iss per consultare i dati italiani (pdf 1,8 Mb).

 

(28 giugno 2012) Gonorrea multiresistente: il response plan Ecdc

Prevenire la diffusione di ceppi di Neisseria gonorrhoeae antibiotico resistenti in Europa attraverso il miglioramento della sorveglianza e delle tecniche di diagnosi, un maggiore controllo dei pazienti a cui è stata diagnosticata la gonorrea e hanno sperimentato il fallimento terapeutico e la sensibilizzazione di tutti gli strati della popolazione verso questa patologia. Si tratta di alcuni degli obiettivi specifici contenuti all’interno del documento Ecdc “Response plan to control and manage the threat of multidrugresistant gonorrhoea in Europe” (pdf 1,2 Mb) pubblicato a giugno 2012. Con questo testo l’Ecdc mira a fornire uno strumento volto ad arginare la diffusione dei ceppi di gonorrea antibiotico resistente tra la popolazione europea: nel 2010, infatti, gli oltre 32 mila casi diagnosticati l’hanno resa la seconda infezione sessualmente trasmessa più diffusa in Europa. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 1,2 Mb) e visita il sito dell’Ecdc.

 

(17 maggio 2012) In un rapporto Istisan, la normativa italiana su Hiv, Aids e Ist

Una guida che comprende le principali disposizioni legislative, regolamentari e amministrative per coloro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nel Hiv/Aids e nelle Ist: è il nuovo rapporto Istisan “La normativa italiana in materia di Hiv, Aids e Infezioni sessualmente trasmesse (Ist)”, pubblicato a maggio 2012, frutto della collaborazione tra l’Unità Operativa ricerca psico-socio-comportamentale, comunicazione, formazione (UO rcf) e il Centro operativo Aids (Coa), dell’Istituto superiore di sanità. La prima parte del documento riguarda la legislazione in materia di infezione da Hiv e Aids, la seconda parte affronta il quadro legislativo sulle Ist. Ognuna delle due parti presenta lo scenario epidemiologico e una trattazione dettagliata degli elementi normativi, giurisprudenziali e deontologici concernenti tali infezioni. Per maggiori informazioni, visita il sito Iss e scarica il documento completo (pdf 1,6 Mb).

 

(22 marzo 2012) Telefono verde Aids e Ist: 24 anni di attività

La consulenza di un legale due volte a settimana e la presenza di operatori qualificati (psicologi, esperti in comunicazione, legali e medici) che parlano italiano, inglese, francese e portoghese sono i due nuovi punti di forza del Telefono verde Aids e Ist dell’Iss (800 861061). Il servizio di counselling telefonico, che si colloca all’interno dell’Unità operativa ricerca psico-socio comportamentale, comunicazione, formazione (Uo Rcf), in oltre 24 anni di attività ha ricevuto un totale di 689.969 telefonate, effettuate per il 74,2% da persone di sesso maschile, con una distribuzione geografica che predilige il Nord (46,6%), seguito dal Centro (28,4%), dal Sud (17,9%), dalle Isole (6,3%).

 

(9 febbraio 2012) La prevenzione non ha età

Al crescere dell’età non bisogna abbassare la guardia: il senso di sicurezza dato dall’esperienza e la mancanza di percezione del rischio sono tra le cause della diffusione, delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) tra gli adulti ultracinquantenni, registrata negli ultimi anni. Secondo quanto osservato dalla sorveglianza Iss sulle infezioni da Hiv/Aids e sulle Ist portata avanti dal Centro operativo Aids (Coa), le Ist stanno infatti aumentando proprio nella fascia di età compresa tra i 45 e i 65 anni, dove si registra un incremento dell’incidenza anche di 10 volte. Leggi la riflessione di Barbara Suligoi (Centro operativo Aids, Iss).