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Istituto Superiore di Sanità
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Morbillo: le morti calano del 74% a livello mondiale

Tra il 2000 e il 2007, i decessi per morbillo registrano un calo del 74% a livello mondiale, passando da circa 750 mila a 197 mila. Inoltre, la Regione del Mediterraneo orientale dell’Oms [1], che include Paesi come Afganistan, Pakistan, Somalia e Sudan, ha visto diminuire, nello stesso periodo, le morti causate da morbillo del 90%. Riducendo i decessi da 96 mila a 10 mila, la Regione ha raggiunto l’obiettivo indicato dalle Nazioni Unite (ridurre le morti per morbillo del 90% entro il 2010) con tre anni di anticipo.

 

Il risultato è stato annunciato il 4 dicembre 2008 dai partner fondatori della “Measles Initiative”: Croce Rossa americana, Cdc americani, Fondazione dell’Onu, Unicef e Oms. I dati sono pubblicati nell’edizione del 5 dicembre 2008 del Bollettino epidemiologico settimanale dell’Oms (pdf 304 kb) e nel Report settimanale sulla morbilità e mortalità dei Cdc.

 

«Questo successo è un omaggio al grosso lavoro e all’impegno dei Paesi della Regione del Mediterraneo orientale nel combattere il morbillo» ha detto Margaret Chan, direttore generale dell’Oms. «A due anni dal 2010, data di scadenza dell’obiettivo, raccomando a tutti i Paesi affetti da morbillo, di intensificare gli sforzi per immunizzare tutti i bambini da questa malattia».

Il calo significativo delle morti causate da morbillo nella Regione del Mediterraneo orientale è il risultato dell’intensificazione delle campagne di vaccinazione nei Paesi con zone difficili da raggiungere. Nel 2007, grazie a queste campagne, sono stati vaccinati più del doppio dei bambini, rispetto al 2006.

 

Il ruolo degli operatori sanitari e dei volontari

«Migliaia di operatori sanitari e volontari della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa meritano considerazione per questo successo: hanno impiegato il loro tempo per andare porta a porta a informare, educare e motivare madri e caregiver sulla necessità di vaccinare i bambini» ha detto Bonnie McElveen-Hunter, presidente della Croce Rossa americana. «Questa mobilitazione ci aiuta a raggiungere più del 90% della popolazione a rischio e a salvare moltissime vite».

 

La Regione africana ha dato il contributo maggiore al calo delle morti per morbillo, con il 63% della riduzione dei decessi a livello mondiale su un periodo di otto anni. Nel 2007, sono scoppiati focolai di morbillo in diversi Paesi africani a causa delle lacune lasciate dalla copertura vaccinale, e ciò sottolinea ulteriormente la necessità di continuare con il sostegno all’immunizzazione.

 

Il successo nell’Asia sudorientale è stato limitato (con un calo del 42% dei decessi causati da morbillo). I risultati mediocri si devono al ritardo dell’implementazione di campagne di vaccinazione su grande scala in India, che attualmente conta due terzi delle morti globali per morbillo e allo scarso impegno politico finora dimostrato da questo Paese per il raggiungimento dell’obiettivo entro il 2010.

 

Per conseguire l’obiettivo del 2010, tutti i bambini devono aver ricevuto due dosi di vaccino, compresa una dose entro il loro primo compleanno. «Il successo dipende anche dall’indirizzare il considerevole ammanco di fondi» ha detto Kathy Calvin, presidente e Chief Operating Officer della Fondazione delle Nazioni Unite. «Il deficit si aggira intorno a 176 milioni di dollari americani per il periodo 2009-2010, di cui 35 milioni sono necessari urgentemente per il 2009».

 

La Measles Initiative

La Measles Initiative è una partnership che ha lo scopo di ridurre a livello mondiale i decessi dovuti al morbillo. Lanciata nel 2001, l’iniziativa fornisce supporto tecnico e finanziario ai governi e alle comunità sulle campagne di vaccinazione e sulla sorveglianza della malattia a livello globale. L’iniziativa ha sostenuto la vaccinazione di 600 milioni di bambini in più di 60 Paesi aiutando a ridurre le morti per morbillo del 74% a livello globale e dell’89% nell’Africa (rispetto al 2000).

 

Leggi il comunicato originale dell’Oms.

 

Riferimenti

[1] Paesi della Regione del Mediterraneo orientale dell’Oms: Afghanistan, Bahrein, Gibuti, Egitto, Iran, Iraq, Girdania, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Oman, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Somalia, Sudan, Siria, Tunisia, Emirati Arabi Uniti e Yemen.