Dall’Oms Europa un piano strategico di contrasto al morbillo
L’Ufficio regionale europeo dell’Oms ha pubblicato un piano strategico di risposta all’emergenza del morbillo nella Regione (Strategic Response Plan for the measles emergency in the WHO European Region, September 2019-December 2020) che, da gennaio 2018 ha portato a oltre 170 mila i casi di morbillo, inclusi più di 110 decessi, segnalati in 49 dei 53 Paesi della Regione europea. Dati in forte aumento rispetto agli anni precedenti, a indicare l’esistenza di gruppi di popolazione suscettibili all’infezione e la necessità di una risposta urgente, forte e coordinata a livello internazionale.
La situazione vaccinale nella Regione
Nonostante la copertura vaccinale per due dosi di vaccino contro il morbillo sia in miglioramento e abbia raggiunto, nel 2018, il 91%, la disomogeneità dei dati di copertura tra i paesi crea sacche di popolazione suscettibile che non permettono l’interruzione della diffusione del virus.
Per questo motivo, a partire da maggio 2019, l’Oms Europa ha revisionato le singole situazioni nazionali della Regione e condotto indagini approfondite in alcuni Paesi per capire meglio quali siano i fattori che agevolano la circolazione del morbillo e definire piani di intervento a livello nazionale.
Il Piano strategico elaborato descrive le strategie per ridurre l’incidenza e l’impatto della trasmissione del morbillo in Europa attraverso il raggiungimento di cinque obiettivi strategici:
- Obiettivo 1: intraprendere un’azione coordinata per interrompere la trasmissione del morbillo nei Paesi in cui sono in corso epidemie
- Obiettivo 2: fornire cure sicure ai pazienti
- Obiettivo 3: aumentare l'impegno sulle vaccinazioni e lavorare per migliorare l'accettazione e la richiesta di vaccini
- Obiettivo 4. aumentare le preparedness e la prontezza di risposta dei singoli Paesi
- Obiettivo 5. rivedere gli interventi di risposta al morbillo realizzati in passato, migliorarli e pianificare interventi di miglioramento a lungo termine
Il Piano descrive inoltre le risorse necessarie per mettere in atto tali strategie.
L’Oms ha classificato i Paesi della Regione sulla base delle diverse fasi di emergenza, status che potrà essere modificato con l'evolversi del quadro epidemiologico. Il Piano è rivolto a tutti i 53 Stati, ma prioritariamente ai 18 Paesi in cui sono in corso epidemie di morbillo o che sono a rischio di epidemie. In questi Paesi l’investimento di risorse avrà un impatto più elevato: Albania, Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Macedonia del Nord, Montenegro, Moldavia, Serbia, Romania, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Ucraina.
Il documento è stato sviluppato e sarà attuato in stretta collaborazione con partner internazionali (come il Global Outbreak Alert and Response Network dell’Oms, l’Unicef, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitensi e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie). Gli stakeholder coinvolti nello sviluppo e nell'attuazione di questo piano strategico garantiranno che le risposte a livello nazionale siano attuate in collaborazione con le autorità sanitarie nazionali. I ministeri della Salute, insieme all'Oms e ai partner locali, condurranno anche una pianificazione dettagliata che richiederà misure di controllo su misura.
L'importo totale richiesto per raggiungere gli obiettivi del programma di prevenzione del morbillo è di oltre 7 milioni di dollari e il piano è attualmente finanziato al 5%.
Gli interventi messi in atto in Italia
È importante evidenziare alcune importanti strategie messe a punto negli ultimi anni per aumentare la copertura vaccinale contro il morbillo e rafforzare la sorveglianza della malattia.
Tra queste l’adozione del Piano nazionale di prevenzione dei vaccini (PNPV) 2017-2019, diventato operativo a gennaio 2017 a conferma che l'eliminazione del morbillo e della rosolia è uno degli obiettivi prioritari del Paese. Tra gli interventi contenuti nel documento vi è l’inserimento di tutti i vaccini previsti dal nuovo calendario vaccinale nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), che devono essere garantiti gratuitamente alle popolazioni target e per cui è stato istituito un fondo specifico nella finanziaria del 2017.
Sempre nel 2017, la legge 119/2017 ha reso il vaccino contro morbillo-rosolia-parotite (MPR) obbligatorio fino ai 16 anni di età, è stata messa a punto la rete MoRoNET (una rete di laboratori subnazionali di riferimento accreditati per il morbillo e la rosolia) e il ministero della Salute ha istituito il Gruppo di consulenza tecnica per il coordinamento e il monitoraggio del Piano di eliminazione del morbillo e della rosolia (PNEMoRc), che ha coinvolto l'Istituto superiore di sanità (Iss), le autorità sanitarie regionali e le società scientifiche (la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; la Federazione italiana dei medici di medicina generale; la Federazione italiana di pediatria e la società civile). Il gruppo ha fornito alle Regioni consigli tecnici su come controllare l'epidemia sulla base delle misure già contenute nel PNEMoRc e alcuni dettagli aggiuntivi, e ha contribuito all'aggiornamento del piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia.
Infine, una circolare ministeriale pubblicata a novembre 2018 aggiorna il sistema nazionale integrato di sorveglianza del morbillo e della rosolia, così da rafforzarne ulteriormente le attività.
- scarica il documento “Strategic Response Plan for the measles emergency in the WHO European Region, September 2019-December 2020”