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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2011-2013

(17 ottobre 2013) Oms Europa: buone pratiche per combattere la tubercolosi farmacoresistente

Nella Regione europea dell’Oms si riscontra la proporzione più elevata al mondo di casi di Tb multi farmacoresistente (multi drug-resistant –Mdr-Tb) ed estensivamente farmacoresistente (extensively drug-resistant Xdr-Tb). È per questo motivo che nel 2011 è stato messo a punto il “Consolidated Action Plan to Prevent and Combat Multidrug - and Extensively Drug-Resistant Tuberculosis in the Who European Region, 2011–2015” (pdf 101 kb) un progetto che, nonostante i risultati raggiunti in questi primi due anni, lascia ancora aperte numerose sfide. Per colmarle, l’Oms Europa ha lanciato un’iniziativa per raccogliere esempi di buone pratiche relative alla prevenzione, al controllo e alla cura della Tb farmaco-resistente, realizzate negli Stati membri. Un invito a cui hanno risposto 30 Paesi con l’invio di 82 buone pratiche, valutate e selezionate da un comitato di esperti per essere pubblicate nel documento “Best practices in prevention, control and care for drug-resistant tuberculosis” (pdf 28 Mb). Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Oms Europa e scarica il documento completo (pdf 28 Mb).

 

(28 marzo 2013) Giornata mondiale contro la tubercolosi 2013

Come ogni anno, il 24 marzo, la Giornata mondiale contro la tubercolosi è l’occasione per sensibilizzare le persone riguardo i problemi legati alla malattia, il suo impatto e le strategie per l’eliminazione. Per l’occasione leggi l’approfondimento con la raccolta dei materiali pubblicati e consulta i dati epidemiologici europei e statunitensi aggiornati.

 

(25 ottobre 2012) Rapporto Oms sulla tubercolosi nel mondo

Con 8,7 milioni di nuovi casi segnalati (di cui il 13% in persone con l’Hiv) e 1,4 milioni di decessi (inclusi quasi un milione di decessi tra persone Hiv negative e 430.000 tra persone Hiv-positive), i dati del 2011 confermano che l’impatto globale della Tb rimane enorme. La tubercolosi rappresenta una delle principali cause di decesso tra la popolazione femminile, con 300 mila decessi tra donne Hiv negative e 200 mila tra donne Hiv positive nel 2011. Inoltre, i casi di Mdr-Tb sono in aumento. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto Oms “Global tubercolosis report 2012” (pdf 3,7 Mb), pubblicato a ottobre 2012, da cui emerge che le Regioni dell’Africa e dell’Europa non sono sulla buona strada per dimezzare i livelli di mortalità per Tb del 1990, entro il 2015. Si tratta del diciassettesimo rapporto sulla Tb pubblicato dall’Oms a partire dal 1997 e fornisce una valutazione completa e aggiornata dell’epidemia globale di tubercolosi, documentando i progressi compiuti negli ambiti della prevenzione, della cura e del controllo di questa patologia a livello globale regionale e nazionale. Il rapporto contiene dati provenienti da 204 Paesi che rappresentano il 99% dei casi globali di tubercolosi. Per maggiori informazioni scarica il documento completo “Global tubercolosis report 2012” (pdf 4,1 Mb) e consulta il sito Oms.

 

(12 luglio 2012) Bollettino sulla Tbc in Piemonte: i risultati a partire dal 2000

Nel 2011, in Piemonte, sono stati notificati 419 casi di Tb che corrisponde a un tasso di incidenza di 9,4 casi su 100.000 abitanti. Lo riferisce il report "Andamento e caratteristiche della diffusione della tubercolosi in Piemonte. Bollettino 2012" (pdf 1,3 Mb) a cura del Seremi Asl di Alessandria, che riporta i dati provenienti dal sistema regionale di sorveglianza speciale della tubercolosi. Sono stati analizzati, a partire dal 2000, l’andamento della Tb nella Regione, le principali caratteristiche della popolazione colpita, gli esiti del trattamento dell’infezione e le resistenze farmacologiche, e i casi di coinfezione Tb-Hiv. I dati evidenziano che i tassi di incidenza annuali in Piemonte sono pressoché costanti dal 2000, attestandosi a valori di poco superiori a quelli registrati a livello nazionale. Stesso andamento si registra per l’incidenza delle forme di tubercolosi respiratoria (cioè delle forme contagiose), con valori annuali pari a circa 7 casi su 100 mila abitanti. Negli ultimi dieci anni è cambiata l’età delle persone che sviluppano la Tb: si registra una significativa riduzione del tasso di incidenza tra gli ultra 65enni e aumentano i casi in età pediatrica (nel 2011, il 6% del totale). Più della metà dei casi pediatrici del 2011 sono stati bambini di età inferiore ai 5 anni. Nello stesso anno si sono verificati 25 focolai di Tb respiratoria, prevalentemente famigliari, e in 9 di questi sono stati coinvolti bambini di età inferiore a 14 anni. Dal 2000 si osserva inoltre un aumento costante di casi notificati in soggetti con cittadinanza straniera (nel 2011 superano il 50% dei casi totali), specie provenienti dall’Europa centrale e dall’Africa del Nord. Torino presenta un tasso d’incidenza più elevato (20 casi su 100 mila), di circa 3 volte superiore alla media regionale, dato paragonabile a quello di Milano e di altre città del nord Italia. La frequenza di ceppi multiresistenti è del 2,8% dei testati, sotto quella italiana (3,4%) ed europea (4,2%). La coinfezione Tb-Hiv sembra avere un impatto limitato in Piemonte, con una quota media annuale di pazienti del 3% negli ultimi 10 anni. Il documento sottolinea la necessità di: formare gli operatori sanitari, migliorare il sistema di sorveglianza, promuovere l’accessibilità alle cure e il “case holding”, adottare politiche efficaci a contrastare la Tb negli immigrati da Paesi ad alta endemia e creare collaborazione tra i diversi enti coinvolti nella prevenzione e nel controllo della Tb.

 

(5 aprile 2012) Ecdc ed Ers pubblicano le linee guida per la cura della Tubercolosi

Esecuzione di test diagnostici in presenza dei sintomi o dei fattori di rischio della tubercolosi, verifiche sull’eventuale presenza di forme resistenti, trattamento minimo di venti mesi per i pazienti che presentano Tb Mdr, isolamento respiratorio per tutti i pazienti ricoverati con sospetta tubercolosi sino alla diagnosi definitiva, valutazione e corretta gestione dei contatti dei casi di Tbc attiva: sono alcune delle 21 linee guida per la diagnosi, cura e prevenzione della Tbc elaborate congiuntamente da 30 esperti provenienti dall’Ecdc e dalla European respiratory society (Ers) nel documento “European union standards for tubercolosis care” pubblicato sullo European respiratory journal. Queste linee guida, rivolte ai clinici e agli operatori di sanità pubblica, rappresentano un adattamento europeo degli standard internazionali per la gestione della Tbc presenti del documento “Internationl standards for Tb care” (pdf 1,9 Mb) pubblicato a gennaio 2006. Per maggiori informazioni scarica il documento completo.

 

(29 marzo 2012) Giornata mondiale contro la tubercolosi, nuovi materiali

Continua la pubblicazione dei nuovi dati sulla tubercolosi. Il Morbidity and mortality weekly report (Mmwr) dei Cdc pubblica, nel numero del 23 marzo, l’articolo “Trends in tuberculosis - United States, 2011” ed Eurosurveillance dedica l'editoriale del 22 marzo al possibile impatto della crisi economica sulla diffusione della malattia nei Paesi Ue/Eea. Consulta i dati epidemiologici aggiornati, leggi l’articolo dell’Mmwr e l’editoriale di Eurosurveillance.

 

(22 marzo 2012) Giornata mondiale per la lotta alla Tb: l’evento e i nuovi documenti

Il 24 marzo ricorre il World Tb day, evento che celebra la scoperta del microrganismo responsabile dell’insorgenza di questa malattia. In occasione della Giornata 2012, l’Oms ha lanciato il motto “Stop Tb in my lifetime”, una campagna che evidenzia gli sforzi quotidiani necessari per il debellamento della tubercolosi. A marzo 2012 sono inoltre state pubblicate le nuove linee guida per il controllo congiunto di Hiv e Tb, il report 2012 sull’epidemiologia della malattia in Europa, a cura di Ecdc e Oms Europa, il testo “Management of contacts of Mdr Tb and Xdr Tb patients”, sulla prevenzione delle forme resistenti tra i Paesi dell’Ue/Eea, e un documento Oms sullo stato dell’arte della diagnosi precoce per la Tbc nel mondo (pdf 900 kb). Un testo che evidenza il percorso compiuto dalle autorità e le possibilità di migliorare i risultati raggiunti. Per maggiori informazioni leggi le pagine dedicate alla Giornata mondiale per la lotta alla Tb, l’approfondimento a cura di Antonietta Filia (Cnesps), Barbara Suligoi e Laura Camoni (Coa) sul documento Oms “Who policy on collaborative Tb/Hiv activities: guidelines for national programmes and other stakeholders”.

 

(20 ottobre 2011) Dall’Oms il settimo rapporto sulla tubercolosi nel mondo

Con 8,8 milioni di casi segnalati, i dati del 2010 confermano la riduzione dell’incidenza di casi di tubercolosi registrata a partire dal 2002. Su scala nazionale, tra il 1990 e il 2010, il risultato migliore è stato osservato in Cina dove il tasso di incidenza è calato mediamente del 3,4% per anno e il tasso di mortalità è diminuito di circa l’80%. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto Oms “Global tubercolosis control 2011” (pdf 4,1 Mb), pubblicato a ottobre 2011. Si tratta del settimo rapporto sulla tubercolosi pubblicato a partire dal 1997 e fornisce una panoramica sull’epidemiologia di questa patologia documentando i progressi compiuti nell’ambito della prevenzione in 198 Paesi, che rappresentano il 99% dei casi globali di tubercolosi. Per maggiori informazioni scarica il documento completo “Global tubercolosis control” (pdf 4,1 Mb), consulta il sito Oms e leggi l’approfondimento.

 

(6 ottobre 2011) Sospetto contagio di Tbc in un reparto maternità di un ospedale di Roma

1738 genitori chiamati a presentare il proprio bimbo per visita e test diagnostico, in tre settimane: l’indagine epidemiologica, coordinata dalla Asl Roma E, in collaborazione con l’Agenzia di sanità pubblica della Regione, l’Istituto nazionale per le malattie infettive “L. Spallanzani”, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'Azienda ospedaliera S. Camillo e il Policlinico Gemelli stesso, ha ottenuto una compliance altissima (95%). Questo tenendo conto anche del periodo (in agosto molte famiglie erano in ferie), della quota di non residenti e dell’invasività di un prelievo sanguigno di 3 ml in un neonato. Nella scelta della popolazione esposta è stata adottata una definizione che generalmente si applica ai contatti stretti e conviventi, cioè tutti i bambini presenti nel nido fino a tre mesi prima dell'inizio sintomi dell'infermiera. L’obiettivo: individuare i soggetti con infezione latente e selezionare i bimbi da sottoporre a profilassi. Durante le indagini vi è stata una forte pressione da parte dei media. La comunicazione del rischio è stato uno dei punti più critici: mentre per i genitori dei bambini esposti il contatto diretto con gli operatori ha potuto veicolare un messaggio chiaro, tutti i genitori di bimbi non inclusi nella coorte, ma nati recentemente nel reparto in questione, hanno ricevuto le informazioni solo dai media, che hanno spesso fatto confusione fra positivi al test e malati. Per i dettagli dell’indagine leggi l'approfondimento.

 

(22 settembre 2011) Dall’Oms Europa nuove strategie per contrastare la Tbc

Nuove tecniche diagnostiche, modelli di cura, servizi centrati sul paziente e servizi su misura per particolari gruppi di popolazione: sono alcune delle novità introdotte dal Piano d’azione dell’Oms Europa “Consolidated action plan to prevent and combat multidrug - and extensively drug-resistant tuberculosis in the Who european Region 2011–2015” (pdf 101 kb). Si tratta di un documento che affianca e integra la pubblicazione Ecdc del 2008 “Framework action plan to fight tuberculosis in the European union” (pdf 455 kb). Entrambi sono mirati alla riduzione dell’incidenza della tubercolosi multiresistente (Mdr), della tubercolosi estremamente resistente (Xdr) e alla definizione di obiettivi chiari sul risultato del trattamento e la diagnosi.

 

(8 settembre 2011) Tubercolosi: la situazione in Italia e nel mondo

L’attuale situazione epidemiologica della tubercolosi in Italia è caratterizzata da una bassa incidenza nella popolazione generale, (nel 2009, 4246 casi notificati, quindi al di sotto della soglia dei Paesi a bassa endemia), dalla concentrazione della maggior parte dei casi in alcuni gruppi di popolazione (circa il 40% dei casi segnalati sono pazienti stranieri residenti in Italia) e in alcune classi di età, e dall’emergere di ceppi tubercolari multi-resistenti. La redazione di EpiCentro propone una riflessione sulla situazione della diffusione della Tbc nel nostro Paese e nel mondo, anche alla luce della nuova circolare (pdf 183 kb) del ministero della Salute “Misure di prevenzione e controllo della tubercolosi”, del 23 agosto 2011.