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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Alcohol Prevention Day 2014



9 aprile 2014 – Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica risultando responsabile in Europa del 3,8% di tutte le morti e del 4,6 % degli anni di vita persi a causa di disabilità (Disability-Adjusted Life Years, Dalys). L’Unione europea è la Regione con il consumo alcolico più alto al mondo, con 11 litri di alcol puro per adulto consumati ogni anno.

 

Anche se l’Italia è stata uno dei primi Paesi che è riuscito a ridurre significativamente i consumi alcolici, il consumo pro capite di alcol puro ha raggiunto, nella popolazione adulta di età superiore a 15 anni, 6,10 litri all’anno nel 2010.

 

Nel nostro Paese, i consumatori a rischio (di età superiore agli 11 anni) sono oltre 7 milioni anche se questa stima varia in funzione delle definizioni che, sulla base delle linee guida attuali, identificherebbero un numero molto più ampio. Le percentuali più elevate di consumatori a rischio di sesso maschile si registrano da anni nella classe di età 65-74 anni e tra gli ultra 75enni per un totale di oltre 2 milioni di uomini anziani che necessiterebbero di un intervento di identificazione precoce e di sensibilizzazione al problema e per i quali andrebbe sviluppato un piano di prevenzione ad hoc, considerato il continuo invecchiamento della popolazione.

 

L’impatto sulla mortalità è notevole: oltre 17.000 decessi l’anno con quote prevalenti per neoplasie maligne e incidenti stradali come prime cause evitabili di mortalità da alcol in tutte le Regioni italiane di cui, per la prima volta, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Iss fornisce dettaglio per genere e classi di età.

 

Tuttavia, l’alcol continua a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la salute non solo per gli anziani, essendo – anche attraverso la diffusione di consolidati nuovi modelli del bere associati all’intossicazione (binge drinking) – il principale fattore di mortalità prematura tra i giovani fino a i 24 anni di età, a causa delle correlazioni dirette con l’incidentalità stradale. Secondo le stime, quindi, nonostante l’innalzamento dell’età minima legale per la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche, circa un milione di bambini, adolescenti e giovani sotto l’età minima legale riceve e consuma bevande alcoliche non rispettando le linee guida per una sana alimentazione che impongono consumo zero sotto i 18 anni ponendo un problema che non è solo sanitario ma anche di legalità.

 

È in crescita il tasso di alcoldipendenti che fanno ricorso ai servizi alcologici, anche se è notevole il gap tra alcolisti osservati, oltre 69.000 e quelli attesi, circa un milione sulla base delle stime Ona dei consumatori dannosi che sono assimilabili diagnosticamente secondo il DSM-5 ad alcoldipendenti necessitanti una forma di trattamento oggi erogato nei confronti del 24% degli utenti.

 

Questi le informazioni salienti che emergono dall’attività dell’Osservatorio nazionale alcol che presenta i dati epidemiologici e di monitoraggio alcol-correlato, strumenti indispensabili e insostituibili per la pianificazione delle strategie di prevenzione, per la programmazione sociosanitaria e per azioni di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione. I dati sono stati presentati dall’Ona, in occasione della tredicesima edizione dell’Alcohol Prevention Day (scarica il programma, pdf 469 kb).

 

Tutte le elaborazioni, sviluppate dal gruppo di ricerca del Reparto Salute della popolazione e suoi determinanti del Cnesps-Iss, forniscono attraverso il progetto Ccm “Monitoraggio dell’impatto del consumo di alcol sulla salute in Italia in supporto all’implementazione del Piano nazionale alcol e salute (Mia-Pnas)” i dati che ufficialmente confluiscono nel Piano statistico nazionale 2014-2016 in qualità di statistica derivata avendo, pertanto, valenza di statistica formale; i dati sono per questo acquisiti formalmente nella Relazione annuale del Ministro della Salute e trasmessi annualmente al Parlamento.

 

Leggi anche il rapporto Istisan 14/1 completo “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio nazionale alcol-Cnesps sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano nazionale alcol e salute. Rapporto 2014” (pdf 1 Mb).

 

L’evidenza epidemiologica per la prevenzione

Oltre al rapporto di epidemiologia e monitoraggio, che viene pubblicato nella serie Istisan, l’Ona elabora una serie di fact sheet, di sintesi tematiche e un serie di materiali di comunicazione utili per la prevenzione dedicati a di operatori, cittadini e decisori.

I dati Passi

Anche i dati riportati dal sistema di sorveglianza Passi contribuiscono a fornire utili informazioni in occasione dell’Alcohol Prevention Day per il 2013. In particolare sono di rilevo i dati relativi alla sicurezza stradale che evidenziano come tra i bevitori di 18-69 anni che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi, il 9% dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol, cioè dopo avere bevuto nell’ora precedente almeno due unità alcoliche; il 34% degli intervistati dichiara di aver avuto negli ultimi 12 mesi almeno un controllo da parte delle Forze dell’Ordine e in media 2 volte. Relativamente all’impatto sanitario, solo una piccola parte degli intervistati a livello nazionale (14%) riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti. Queste solo alcune delle informazioni contenute nella scheda tematica “Il consumo di alcol in Italia: i dati 2013 del sistema di sorveglianza Passi” (pdf 1 Mb).

 

Alcohol prevention day 2014: le presentazioni dei relatori

Apertura del convegno e saluti delle autorità Fabrizio Oleari, Presidente dell’Istituto superiore di sanità

 

Prima sessione - Moderatore: Stefania Salmaso

Seconda sessione - Moderatore: Valentino Patussi

Conclusione dei lavori - Emanuele Scafato

 

Materiali per la comunicazione e la prevenzione alcolcorrelata

In occasione dell’Apd 2014, il Centro nazionale alcol del Cnesps-Iss rinnova l’offerta della già ampia serie di materiali utili per la prevenzione alcologica dedicata a minori, adolescenti, donne in attesa di un figlio, famiglie, decisori e programmatori politici e sanitari. Tutti i materiali prodotti per la comunicazione sono di libero dominio ed è possibile richiedere l’autorizzazione per la ristampa in forma autonoma (o su siti web dedicati extraistituzionali) e/o l’invio di copie, al seguente indirizzo e-mail: alcol@iss.it

 

Scarica i materiali per la comunicazione aggiornati:

Leggi anche il Primo Piano sul sito Iss.