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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2013



(20 giugno 2013) Consumo di alcol in Europa. Lo status report dell’Oms

Sono gli abitanti della Regione europea dell’Oms ad avere il primato del consumo di alcol pro capite a livello globale. Nell’Unione europea, infatti, l’alcol è ritenuto responsabile di 120 mila morti premature all’anno (1 su 7 tra gli uomini e 1 su 13 tra le donne). La maggior parte dei Paesi della Regione hanno adottato politiche, strategie e piani per ridurre i danni alcol-correlati. Nel 2012, l’Oms Europa ha raccolto informazioni sul consumo di alcol e sulle politiche di risposta nazionali per contribuire al Sistema informativo globale su alcol e salute (Global Information System for Alcohol and Health). Il report “Status report on alcohol and health in 35 European countries 2013” (pdf 7,4 Mb), pubblicato a giugno 2012 dall’Oms Europa, presenta i dati di 35 Paesi (Stati membri Ue, Croazia, Islanda, Montenegro, Serbia, Repubblica di Macedonia, Turchia, Norvegia e Svizzera), individualmente e in gruppi, distinguendo a seconda delle tradizioni nazionali e dei modelli di consumo. Il report, la cui revisione è stata affidata dall’Oms a Emanuele Scafato, direttore del Centro di collaborazione Oms per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problemi alcol-correlati e dell’Osservatorio Nazionale Alcol Cnesps dell’Istituto superiore di sanità, è diviso in tre parti. La prima riporta il consumo di alcol e i danni alcol-correlati. La parte 2 è dedicata alle politiche intraprese relative alle 10 aree individuate dall’Action Plan europeo. La parte 3 presenta le azioni principali che si sono compiute, tra il 2006 e il 2012, per Paese e per anno, in direzione dello sviluppo di politiche volte alla riduzione dei danni alcol-correlati. Per maggiori informazioni guarda il documento completo (pdf 7,4 Mb).

 

(30 maggio 2013) Identificazione precoce e intervento breve: il progetto Ipib

L’Osservatorio nazionale alcol (Ona) del Cnesps in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella fase conclusiva del progetto Ipib (Programma per l’identificazione precoce e per l’attuazione dell’intervento breve sul consumo rischioso e dannoso di alcol finalizzato alla prevenzione) ha predisposto un documento di sensibilizzazione inviato all'attenzione delle Direzioni Generali e Sanitarie aziendali e ospedaliere, i Dipartimenti di Prevenzione, i Sert e i Servizi di Alcologia delle Aziende Sanitarie Locali del Sistema Sanitario Nazionali. La finalità è quella di favorire e sollecitare la realizzazione di adeguati programmi di formazione specifica riguardanti l’identificazione precoce e l'intervento breve come strumenti essenziali da integrare nelle attività quotidiane svolte dal personale sanitario quale investimento prioritario per la prevenzione alcol-correlata in Italia. Leggi il contributo di Emanuele Scafato (Cnesps-Iss).

 

(16 maggio 2013) Il progetto Amphora

In occasione della prima settimana europea di prevenzione sui danni alcol-correlati incentrata sull’incremento della consapevolezza di policy makers e istituzioni (European Awareness Week on Alcohol Related Harm, Awarh), che si svolge tra il 13 e il 17 maggio 2013, sono stati presentati i messaggi chiave elaborati dal progetto Amphora (Alcohol Public Health Research Alliance) per ridurre il consumo di bevande alcoliche in Europa. Tra le strategie da adottare è stata sottolineata l’importanza di un approccio integrato al problema che comprenda l’uso di messaggi di allerta nelle etichette delle bevande alcoliche (per accrescere la consapevolezza dei rischi connessi all’abuso di alcol), elimini la pubblicità (responsabile del rischio di assunzione di bevande alcoliche tra i giovanissimi) e riduca il gap sul trattamento delle persone con problemi di abuso (attualmente i dati oscillano tra il 4% e il 23% in base al Paese europeo analizzato). Per maggiori informazioni leggi l’approfondimento a cura di Emanuele Scafato (Cnesps-Iss).

 

(9 maggio 2013) Piano d'azione europeo per ridurre il consumo dannoso di alcol 2012-2020

In evidenza questa settimana il “Piano d’azione europeo per ridurre il consumo dannoso di alcol 2012-2020” (pdf 331 kb) tradotto e a cura del Who Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alcohol and Alcohol-related Problems. Il documento che fornisce una panoramica sulle dieci aree di azione stabilite dall’Ue per ridurre il consumo di alcol tra la popolazione entro il 2020. Leggi l'introduzione di Emanuele Scafato e scarica il file (pdf 331 kb).

 

(9 maggio 2013) Strategia globale per ridurre il consumo dannoso di alcol

In evidenza questa settimana la “Strategia globale per ridurre il consumo dannoso di alcol” (pdf 3,2 Mb), tradotta e a cura del Who Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alcohol and Alcohol-related Problems. Il documento traccia lo scenario degli interventi intrapresi negli anni a livello nazionale e internazionale per contrastare l’abuso delle bevande alcoliche. Leggi l'introduzione di Emanuele Scafato e scarica il file (pdf 3,2 Mb).

 

(18 aprile 2013) Alcohol Prevention Day 2013

Quasi la metà dei ragazzi (il 43,8%) e circa un terzo delle ragazze (35,3%) tra i 14 e i 20 anni dichiara di consumare bevande alcoliche nel corso dell’anno. Ma il 14,4% dei maschi e il 5,6% delle femmine ammette di aver consumato oltre 6 unità alcoliche in una singola occasione (binge drinking). Circa 1.400.000 giovani maschi e 950.000 femmine sono da considerarsi potenzialmente esposti, nel caso in cui si mettessero alla guida, non soltanto a un rischio legato alla salute per se stessi e verso terzi, ma anche di incorrere nelle sanzioni amministrative introdotte da un anno nel nuovo codice della strada. Sono alcuni dei dati, riferiti all’anno 2011, messi a disposizione dall’Istat e che l’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità ha elaborato e diffuso in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2013 (Apd).

 

(11 aprile 2013) Asl di Bergamo: un video contro l’abuso di alcol

In occasione del mese della prevenzione alcologica, la Asl di Bergamo ha pubblicato un video realizzato dallo Studio Bozzetto sulla base dei dati forniti dal dipartimento Dipendenze. Grazie all’animazione sono mostrate tre situazioni (guida, vita sociale e lavoro) vissute sotto l’effetto dell’alcol e viste dall’esterno, per ricordare rischi e situazioni spiacevoli legate all’abuso di bevande alcoliche. Per maggiori informazioni visita il sito della Asl di Bergamo.

 

(11 aprile 2013) Da Eurocare un documento di supporto alla strategia dell’Oms

A seguito dei lavori di consultazione tra lo European Alcohol Policy Alliance (Eurocare) e l’Oms, proseguiti per tutto il 2012, Eurocare ha pubblicato il documento “Eurocare response to revised draft global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013 – 2020 (version dated 11 february 2013) during second informal consultation”. Tre i punti fondamentali: riduzione del 10% del consumo di alcol pro capite tra le persone con più di 15 anni, inclusione della regolamentazione sulle politiche di comunicazione delle bevande alcoliche nel “Noncommunicable diseases action plan” e collocazione del “Who Global strategy to reduce the harmful use of alcohol” come punto di riferimento nazionale per il contrasto dell’uso dannoso dell’alcol. Per maggiori informazioni scarica il documento completo e leggi la notizia sul sito di Eurocare.

 

(4 aprile 2013) Riparte la campagna “Meno alcol più gusto”

“Enjoy your choice: bevi semplice, bevi analcolico!” è lo slogan della campagna di prevenzione alcologica “Meno alcol più gusto”, ideata dalla Ulss 6 di Vicenza. Punto di forza del progetto è la rete creata negli anni, in grado di coinvolgere 161 enti, associazioni, gruppi e persone con un calendario di 244 giornate che si susseguono tra aprile e dicembre. Tra le novità dell’edizione 2013 i progetti “In maschera anche stasera?”, Peer education e drinks analcolici” e “Nascere sano… è il regalo più bello che puoi fare al tuo bambino!”, la distribuzione del materiale “Sex, alcol, giovani e guida”, dedicato ai ragazzi tra i 16 e i 25 anni e il nuovo sito internet dedicato alla campagna. Per maggiori informazioni consulta il portale web Meno alcol più gusto.

 

(28 marzo 2013) Dipendenze e consumo di alcol in Piemonte: i dati 2011

In Piemonte l’abitudine a consumare bevande alcoliche continua a essere ben radicata, interessando circa due adulti su tre e circa un quinto di essi presenta abitudini di consumo di alcol a rischio per quantità o modalità di assunzione. Nel 2011 si registra un lieve aumento della proporzione di soggetti bevitori nella popolazione generale e una riduzione in quella studentesca. Continuano a diminuire i ricoveri per patologie alcol correlate. Nell’ultima rilevazione si è registrata una flessione del numero di soggetti che si rivolgono ai Dipartimenti per le Dipendenze per richiedere un trattamento per problematiche alcol correlate. Persiste la dispersione dei ricoveri per dipendenza e abuso di alcol in reparti diversi a seconda dell’area geografica di riferimento. L’edizione 2012 del bollettino annuale su alcol e dipendenze dell’Osservatorio epidemiologico delle dipendenze regionale contiene i dati di attività dei Dipartimenti per le Dipendenze sull’alcol, sul gambling patologico e sul personale, i dati degli enti accreditati, i ricoveri ospedalieri per tossicodipendenza, per dipendenza da alcol e per patologie alcol correlate. Viene proposta inoltre una sezione delle indagini di popolazione che presenta i dati aggiornati al 2011 della sorveglianza Passi sul consumo di alcol nella popolazione generale e i dati dello studio Espad relativi alla diffusione del consumo di sostanze e di alcol nella popolazione studentesca. Scarica il documento completo “Fatti e cifre sulle dipendenze e sull’alcol in Piemonte. Bollettino 2012” (pdf 676 kb).

 

(7 marzo 2013) Alcol e donna: una relazione pericolosa

Il consumo e l’uso dannoso e a rischio di tutte le bevande alcoliche è un fenomeno approdato nell’universo femminile coinvolgendo adolescenti, donne mature e, inaspettatamente, donne anziane in una cornice intergenerazionale significativa dell’ampliamento dell’esposizione al rischio alcol correlato di una platea crescente di consumatrici. La sensibilità femminile all’alcol è fisiologicamente più elevata rispetto all’organismo maschile; una vulnerabilità che è ancor più impattante sull’organismo anche in funzione di condizioni fisiologiche esclusivamente femminili come la gravidanza, l’allattamento, il ciclo mestruale. Ma l’impatto dell’alcol sulle donne non è solo in termini di salute. La sua valenza sociale si esprime attraverso i frequenti episodi riportati di violenza intra- ed extra-familiare, abbandono e maltrattamenti di minori, gravidanze indesiderate, malattie sessualmente trasmesse, esclusione sociale, atti di criminalità, vandalismo; azioni agite o subite sotto l’influenza della sostanza psicoattiva legale più diffusa e tollerata dalla società. Leggi l’approfondimento a cura dell’Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss pubblicato all’interno dell’approfondimento tematico “International Women’s Day. Le donne come “motore” della promozione della salute”.

 

(31 gennaio 2013) World Cancer Day 2013. Alcol e Cancro: evidenze, impatto e proposte per la prevenzione e la comunicazione.

Sfatare i miti e i luoghi comuni sul cancro grazie a una corretta e puntuale informazione: è questo il tema centrale dell’edizione 2013 del World Cancer Day, che si celebra il 4 febbraio in tutto il mondo. La Giornata mondiale contro il cancro è promossa dalla Union for International Cancer Control (Unione internazionale per il controllo del cancro, Uicc) ed è supportata dall’Oms. Ma quali sono i preconcetti legati a queste malattie? 

Per smentire i luoghi comuni proviamo a calarci nella realtà italiana esaminando uno dei fattori di rischio sicuramente più coinvolti nell'insorgenza di cancro: l'alcol.

Il consumo di alcol è causa di oltre 60 tipi diversi di condizioni patologiche e di danni alla salute, tra cui lesioni, disordine psichico e comportamentale, patologie gastrointestinali, malattie cardiovascolari, immunologiche, dell’apparato scheletrico, infertilità e problemi prenatali e tumori. Dalla fine degli anni ’80, la letteratura internazionale è infatti concorde nel sostenere le potenzialità cancerogene del consumo di alcol o etanolo. L’Osservatorio nazionale alcol del Cnesps-Iss ha stimato che nel 2008 si sono verificati in Italia complessivamente 6386 decessi per tumore alcol-attribuibili, che costituiscono il 3,7% dei decessi totali per tumore. Ciò significa che in un anno questi decessi si sarebbero potuti evitare a fronte di una corretta informazione sui rischi e di una conseguente adeguata e cauta interpretazione del bere. In proposito leggi l’approfondimento “Alcol e cancro: evidenze scientifiche, valutazione di impatto e analisi delle possibili iniziative di prevenzione e di comunicazione” (pdf 492 kb) a cura di Emanuele Scafato - Direttore Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss.

 

(17 gennaio 2013) Ministero della Salute e Iss proseguono la campagna su alcol e guida

Informare sui rischi connessi al consumo di alcol e prevenire i fenomeni di abuso da parte dei giovani, con un’attenzione particolare alla guida in stato di ebbrezza: sono gli obiettivi della campagna “La vita è sempre una anche se hai bevuto” svolta in collaborazione con l’Osservatorio nazionale alcol (Cnesps-Iss) e ministero della Salute. Veicoli per il messaggio della campagna, avviata ad agosto 2012 e ripresa a novembre, sono banner per le testate web di informazione, annunci stampa sui giornali più letti dal target di riferimento, collaborazioni con il mondo musicale, un spot radiofonico e l’applicazione per smartphone “Adrenalina pura”. «L’alcol è ancora la prima causa di morte tra i giovani in Italia agendo come fattore principale di rischio negli incidenti fatali e non fatali» commenta Emanuele Scafato, Direttore dell’Osservatorio dell’Iss. «Mortalità prematura e disabilità sono evitabili a fronte di una corretta interpretazione del bere e del rispetto delle leggi che hanno introdotto il livello zero di alcol alla guida per i giovani al di sotto dei 21 anni contribuendo a ridurre incidenti e decessi alcol correlato nei giovani». Per maggiori informazioni visita il sito del ministero della Salute.

 

(17 gennaio 2013) Alcohol policy regulation in Europe

Il ministero della Salute svizzero ha promosso lo sviluppo di un database contenente informazioni dettagliate sulle politiche nazionali relative all’uso di alcolici nei Paesi europei. Il sistema fornisce una panoramica dettagliata su ciascuna voce e permette valutazioni tra gli Stati. Le informazioni sono accessibili attraverso due modalità di navigazione, per argomento o Paese. In ciascun caso sono disponibili i dati e le politiche nazionali sugli indicatori analizzati: alcol e guida, regolamentazione delle pubblicità, tassazione, prezzi, regole sulle informazioni da fornire nelle etichette, protezione dei più giovani, vendita dei prodotti alcolici e limitazioni sul consumo nei luoghi pubblici. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata al database nel sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica svizzero.