English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016



20/10/2016 - Rarha: la final conference e le linee guida per il supporto all’Ipib

Il 13 e il 14 ottobre, a Lisbona, si è svolta la conferenza finale di JA Rarha (Joint Action on Reducing Alcohol Related HArm), la Joint Action europea mirata a implementare la strategia europea sulla prevenzione alcologica attraverso la produzione di strumenti per la pianificazione e l’attuazione di politiche sanitarie sull’alcol. La JA, coordinata dal Portogallo, ha coinvolto dal 2014 al 2016, 30 Paesi europei (27 Stati Membri + Islanda, Norvegia e Svizzera), rappresentati da enti e istituzioni pubbliche, Ong e università, affiancati da organizzazioni internazionali (come lo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, l’Oms, il Gruppo Pompidou e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico-Ocse), per un totale di 32 Associated Partner e 28 Collaborating Partner. Leggi il commento di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss).

 

6/10/2016 - Consumo di alcolici e mortalità alcol-attribuibile: i dati europei 1990-2014

Anche se, negli ultimi 25 anni, il consumo di alcol all’interno della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è nel complesso diminuito, l’assunzione di bevande alcoliche continua a rappresentare uno dei principali rischi di mortalità. In questo stesso periodo, infatti, a livello europeo si osserva un leggero aumento (4%) dell’impatto globale della mortalità alcol-attribuibile, a cui contribuiscono principalmente i Paesi dell’Europa orientale (che registrano trend in significativa crescita). Il rapporto “Public health successes and missed opportunities. Trends in alcohol consumption and attributable mortality in the WHO European Region, 1990–2014 (2016)”, pubblicato dall’Oms Europa a ottobre 2016, descrive l’andamento del consumo di alcol e dei decessi attribuibili al consumo di bevande alcoliche nei Paesi europei e fornisce i dati delle singole nazioni mostrando differenze importanti. Leggi l'approfondimento a cura di Emanuele Scafato e Silvia Ghirini (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss).

 

9/9/2016 - Giornata mondiale sulla Sindrome feto-alcolica e i disturbi correlati 2016

Per aumentare la consapevolezza sui rischi legati all’alcol in gravidanza, il 9 settembre è stata dichiarata la Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome feto-alcolica e i disturbi correlati (Fasd, International Fetal Alcohol Spectrum Disorders). L’iniziativa – patrocinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e di cui è Ambassador per la campagna “Too Young To Drink” insieme al ministero della Salute – mira a sottolineare l’importante ruolo dei servizi sanitari nel fornire una corretta informazione e indicazioni per il trattamento. Ciò è in linea con l’approccio della nuova pubblicazione dell’Oms Europa “Prevention of harm caused by alcohol exposure in pregnancy: rapid review and case studies from Member States” che fornisce una panoramica sulla letteratura relativa agli interventi di prevenzione – in linea con le politiche europee – indirizzate sia alle donne in gravidanza che a quelle non incinte. Leggi l’approfondimento a cura di Emanuele Scafato - Osservatorio nazionale alcol (Ona), Iss.

 

7/7/2016 - La mortalità alcol-attribuibile: è on line il secondo indicatore di Sisma, il sistema di monitoraggio alcol-correlato

Nell’anno 2012 il numero di decessi di persone di età superiore a 15 anni per patologie totalmente alcol-attribuibili è stato pari a 1308 che corrisponde a circa 43 decessi per milione di abitanti tra gli uomini e 1 decesso per milione di abitanti tra le donne. Sono alcuni dei dati sulla mortalità alcol-attribuibile pubblicati dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) nell’ambito del progetto Sisma.

 

30/6/2016 - Campagna di comunicazione 2016 contro l’abuso di alcol

“C’è chi beve e chi si diverte. E tu?”: è questo il slogan della campagna annuale di comunicazione finalizzata a contrastare l'abuso di alcol nei giovani. Alla base dell’iniziativa l’intento di smantellare il modello comportamentale che associa l’atto del bere a successo, svago e fascino e proporre l’alternativa di un divertimento senza uso di alcolici. Tra gli strumenti della campagna – a cura del ministero della Salute, in collaborazione con l'Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell'Istituto superiore di sanità – un video e un poster (pdf 2,2 Mb). Per approfondire consulta la pagina dedicata sul sito del ministero della Salute.

 

(16 giugno 2016) Consumo pro-capite di alcol: è on line il secondo indicatore di Sisma, il sistema di monitoraggio alcol-correlato

Nel 2010, il consumo totale di alcol in Italia è stato di 6,1 litri pro-capite per la popolazione di età uguale o superiore ai 15 anni e di 9 litri pro-capite considerando i soli consumatori di bevande alcoliche. L’analisi dettagliata per bevanda dei litri di alcol consumati nel 2010 mostra inoltre che nel 66% dei casi la bevanda consumata è il vino, nel 23% è la birra e nell’11% dei casi i liquori. Sono alcuni dei dati sul consumo di alcol pro-capite pubblicati dall’Osservatorio nazionale alcol nell’ambito del progetto Sisma. Gli indicatori del consumo di alcol pro-capite fanno parte del gruppo degli indicatori che hanno l’obiettivo di monitorare a livello nazionale la dimensione, i modelli e le tendenze di consumo di alcol nella popolazione adulta attraverso la quantità di alcol (espressa in litri di alcol puro), consumato in media da un individuo adulto (oltre 15 anni di età) nel corso di un anno solare. L'indicatore prende in considerazione i flussi della produzione, importazione, esportazione, e vendita. Consulta Sisma on line.

 

(26 maggio 2016) Il Progetto Sisma - Sistema di monitoraggio alcol-correlato

Il sistema di monitoraggio alcol-correlato Sisma – realizzato nell’ambito del programma di attività del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) per l’anno 2014 e coordinato dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) – attraverso indicatori validati a livello nazionale, europeo e internazionale, permette di misurare le abitudini di consumo delle bevande alcoliche (Indicatori Gruppo 1), le quantità di alcol consumate dalla popolazione (Indicatori Gruppo 2), il carico di mortalità legato al consumo di alcol (Indicatori Gruppo 3) e i servizi preposti alla presa in carico dei soggetti alcoldipendenti (Indicatori Gruppo 4). Sisma ha l’obiettivo di valutare il conseguimento degli obiettivi di prevenzione e delle azioni regionali, nazionali ed europee di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione. Consulta il database “Sisma on line” per gli indicatori sul monitoraggio del consumo di alcol.

 

(12 maggio 2016) Alcohol Prevention Day 2016: il video del convegno

È on line su EpiCentro il video dell’edizione 2016 dell’Alcohol Prevention Day. Il filmato ripercorre l’intero convegno organizzato dall’Osservatorio nazionale alcol dell’Iss il 14 aprile scorso.

 

(14 aprile 2016) Alcohol Prevention Day 2016

Nel 2014 il 63% degli italiani con più di 11 anni di età (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con una prevalenza maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%). In calo il numero dei consumatori giornalieri (22,7% nel 2013; 22,1% nel 2014) mentre continua ad aumentare il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti “binge drinking” (25,8% nel 2013; 26,9% nel 2014). I dati Istat – elaborati dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e dal WHO CC Research on Alcohol, presentati nell’annuale Relazione al Parlamento e rilanciati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2016 (Apd) – forniscono un quadro di base per capire l’importanza e la necessità di azioni di prevenzione alcologica incentrate, in particolare, sul monitoraggio dei comportamenti di consumo a rischio (spesso causa di incidenti e violenze). L’Apd, organizzato dall’Ona, è sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto in stretta collaborazione con la Società italiana di alcologia (Sia), l’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat) ed Eurocare. Rappresenta inoltre un’occasione di presentazione e confronto delle più rilevanti informazioni relative alle azioni di salute pubblica, al monitoraggio epidemiologico (nazionale, europeo e internazionale) e alle attività istituzionali, scientifiche, di ricerca e relative alle policy. Consulta la pagina dedicata all’Alcohol Prevention Day 2016.

 

(14 aprile 2016) Consumo di alcol in Piemonte: i dati 2014

In Piemonte l’abitudine a consumare bevande alcoliche, seppure in diminuzione, continua ad essere ben radicata, interessando più di un adulto su due. Circa un quinto della popolazione adulta presenta abitudini di consumo di alcol a rischio per quantità o modalità di assunzione. Il numero di soggetti che si rivolgono ai Dipartimenti per le Dipendenze per richiedere un trattamento per problematiche alcol correlate è rimasto sostanzialmente invariato. Persiste la dispersione dei ricoveri per dipendenza e abuso di alcol in reparti delle più diverse specialità a seconda dell’area geografica di riferimento. Sono alcuni dei dati del rapporto “Fatti e cifre sull’alcol in Piemonte. Bollettino 2015” in cui vengono presentati i dati di attività dei servizi di alcologia dei dipartimenti di Patologia delle dipendenze relativi agli anni 2014, i dati dei ricoveri relativi al 2013 e i dati sulla mortalità alcol attribuibile aggiornati al 2010. Il documento propone anche la sezione delle indagini di popolazione che riporta i dati aggiornati al 2014 della sorveglianza Passi (sul consumo di alcol nella popolazione adulta) e i dati, aggiornati al 2014, dello studio Espad (relativi alla diffusione del consumo di sostanze e di alcol nella popolazione studentesca). Per approfondire consulta il documento completo “Fatti e cifre sull’alcol in Piemonte. Bollettino 2015 (pdf 653 kb)”.

 

(24 marzo 2016) Prevenzione alcologica: la relazione al Parlamento sugli interventi 2015

Nel 2014 il 63% degli italiani con più di 11 anni di età (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con una prevalenza maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%). In calo il numero dei consumatori giornalieri (22,7% nel 2013; 22,1% nel 2014) mentre continua ad aumentare il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti “binge drinking” (25,8% nel 2013; 26,9% nel 2014). I dati Istat, presentati nell’annuale Relazione sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati, forniscono un quadro di base per capire l’importanza e la necessità di azioni di prevenzione alcologica incentrate, in particolare, sul monitoraggio dei comportamenti di consumo a rischio (spesso causa di incidenti e violenze). Proprio per monitorare il consumo a rischio nella popolazione italiana, l’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, tenendo conto anche delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), della Società italiana di alcologia (Sia), e dei nuovi Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti (Larn) ha costruito un indicatore di sintesi, coerente e aggiornato, L’indicatore esprime adeguatamente la combinazione dei due principali comportamenti a rischio: il consumo abituale, quotidiano eccedentario, e il binge drinking. La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata attraverso l’indicatore di sintesi, è stata nel 2014 del 22,7% per gli uomini e dell’8,2% per le donne (età superiore a 11 anni). Questi dati mostrano un leggero calo rispetto all’anno precedente quando si registrava una prevalenza rispettivamente del 23,4% per gli uomini e dell’8,8% delle donne. Inoltre, l’analisi per classi di età mostra che le fasce di popolazione più a rischio, per entrambi i generi, sono quella dei 16-17enni e quella degli uomini così detti “giovani anziani”, cioè i 65-74enni. Per approfondire consulta il documento completo “Relazione sugli interventi realizzati nel 2015 in materia di alcol e problemi correlati” (pdf 3,6 Mb), trasmessa al Parlamento l'11 marzo 2016, e il comunicato stampa sul sito del ministero della Salute.

 

(24 marzo 2016) Alcohol Prevention Day 2016

C’è tempo fino al prossimo 12 aprile (fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti) per iscriversi all’edizione 2016 dell’Alcohol Prevention Day (Apd), giornata cardine del mese di prevenzione alcologica. L’evento, organizzato dall’Osservatorio nazionale alcol (Ona) del Cnesps-Iss è sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto in stretta collaborazione con la Società italiana di alcologia (Sia), l’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat) ed Eurocare. L’Apd rappresenta un’occasione di presentazione e confronto delle più rilevanti informazioni relative alle azioni di salute pubblica, al monitoraggio epidemiologico (nazionale, europeo e internazionale) e alle attività istituzionali, scientifiche, di ricerca e relative alle policy. Per maggiori informazioni leggi il programma e scarica la scheda di iscrizione (pdf 140 kb).