Salute delle donne e dei bambini: al lavoro per una Strategia globale e condivisa

Esperti e stakeholder di tutto il mondo si sono riuniti a Nuova Deli, in India â pochi giorni prima della Giornata internazionale delle donne (8 marzo) - per dare il via formale al processo di aggiornamento della Global Strategy for Womenâs, Childrenâs and Adolescentsâ Health, la strategia globale sulla salute di donne, bambini e adolescenti, lanciata per la prima volta dalle Nazioni Unite (Onu) nel 2010 e fortemente supportata dallâOrganizzazione mondiale della sanitĂ (Oms).
La rinnovata Strategy mira ad essere una vera e propria roadmap per la prevenzione di tutte le morti evitabili di donne, bambini e adolescenti e per il miglioramento della loro salute e benessere, allineandosi con i nuovi â2015-2030 Sustainable Development Goals (SDGs)â (obiettivi di sviluppo sostenibile), lanciati nel 2012 durante la conferenza Onu Rio+20 e pronti ad essere adottati ufficialmente nella 48sima Assemblea Generale Onu, prevista per il prossimo settembre a New York (Usa).
Il processo di elaborazione e scrittura della Strategia, che sarĂ lanciata proprio a New York, coinvolge unâampia gamma di consulenti di livello nazionale, regionale e globale, sotto la guida e il supporto dellâOms, dellâOnu e dellâiniziativa Every Woman Every Child (Ewec). Esperti in salute riproduttiva e salute materno infantile, in malattie croniche, in determinanti (sociali e ambientali) di salute, in sistemi sanitari, ecc, potranno partecipare al processo di consultazione on line collegandosi a pagine dedicate.
La Global Strategy for Womenâs, Childrenâs and Adolescentsâ Health si concentra sui bisogni emergenti, le evidenze scientifiche (come la Global Investment Framework for Womenâs and Childrenâs Health) e una migliore comprensione dei determinanti di salute e, tra le varie cose, si focalizza sui gruppi di popolazione a maggior rischio (come i neonati, gli adolescenti e coloro che vivono in contesti di fragilitĂ e conflitto), sul migliorare la qualitĂ ed equitĂ dei servizi sanitari e sui settori che portano a un miglioramento, anche se indiretto, della salute (empowerment della donna, educazione, nutrizione, igiene, ecc).
Gli esperti hanno infatti il compito di identificare gli ambiti di intervento e gli investimenti che possono avere maggiore impatto nella riduzione della mortalitĂ di donne, bambini e adolescenti e nel miglioramento della loro salute.
La mortalitĂ materna in Europa e in Italia
In Europa a seguito del miglioramento delle condizioni socio-economiche, della diminuzione del numero medio di figli e grazie al miglioramento della qualitĂ dellâassistenza sanitaria, la mortalitĂ materna è diminuita drasticamente a partire dal 1930 fino agli anni Ottanta quando il fenomeno ha raggiunto valori stazionari. Tuttavia, benchĂŠ la mortalitĂ e la morbositĂ materna grave correlate a gravidanza, travaglio e parto siano eventi sempre piĂš rari nei Paesi socialmente avanzati, continuano a rappresentare un indicatore cruciale per il monitoraggio delle condizioni generali di salute rispecchiando l'efficacia e l'appropriatezza dellâassistenza al percorso nascita. Ogni anno, infatti, nel vecchio continente partoriscono 5 milioni di donne, un milione fa esperienza di un aborto nel primo trimestre di gravidanza e si stimano tra 350 e 1000 morti annue durante o a seguito di gravidanza, parto e puerperio.
In Italia, il ministero della Salute ha sostenuto con continuitĂ , attraverso finanziamenti Ccm, una serie di progetti multiregionali coordinati dallâIss con lâobiettivo di raccogliere dati affidabili e di qualitĂ sulla mortalitĂ e grave morbositĂ materna, di validare la metodologia di un progetto pilota di sorveglianza della mortalitĂ materna e di promuovere lâaggiornamento dei professionisti sanitari coinvolti nellâassistenza al percorso nascita. Il primo studio Iss-Regioni, realizzato nel 2008-2010, ha rilevato mediante un record-linkage tra Registri regionali di mortalitĂ e le Schede di dimissione ospedaliera, una sottostima del 63% del rapporto di mortalitĂ materna nelle 5 Regioni partecipanti. Il successivo progetto pilota di sorveglianza, attivato nel 2012 in sei Regioni che coprono il 49% del totale dei nati del Paese, ha permesso di rilevare una sottostima del 59% attraverso il record-linkage e, grazie allâattivazione della sorveglianza attiva ha consentito di prendere in esame la totalitĂ delle morti materne incidenti e di ricostruirne nel dettaglio i percorsi assistenziali per identificare informazioni utili a definire le cause dei decessi e le eventuali criticitĂ assistenziali e/o organizzative suscettibili di miglioramento.
Si è parlato di questo nel convegno âLa sorveglianza della mortalitĂ materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive futureâ (pdf 479 kb), che si è svolto oggi allâIss con lâobiettivo di fornire agli operatori sanitari gli elementi conoscitivi riguardanti lâandamento del fenomeno in Europa e in Italia e per discutere con i principali stakeholder nazionali, le prospettive della sorveglianza ostetrica nel nostro Paese. Leggi in proposito il Primo Piano sul sito dellâIss con i principali risultati dellâincontro.
Ancora sulle donne
Donne in primo piano anche in due recenti convegni: uno nazionale, organizzato dal reparto di Salute mentale del Cnesps-Iss e dal ministero della Salute per il 2 marzo scorso e intitolato âDalla ricerca alla pratica prevenzione e intervento precoce per il rischio di depressione post partum (pdf 500 kb)â; lâaltro, internazionale, svoltosi a Poznan dal 2 al 4 febbraio 2015 nellâambito del 7° Programma quadro Ue e incentrato sul progetto europeo Euromedicat, ideato per monitorare quali farmaci vengono utilizzati durante la gravidanza e identificare i possibili effetti avversi.
Il primo è stata occasione per presentare i risultati dellâomonimo progetto Ccm-ministero della Salute âPrevenzione e intervento precoce per il rischio di depressione post partumâ e discuterne criticitĂ e prospettive future. Ă, infatti, prioritario dare risposta alle mamme in difficoltĂ con programmi di prevenzione e promozione del benessere psicologico in grado di sviluppare nella madre abilitĂ di coping che consentano di ridurre i sintomi della depressione postnatale, aumentare lâautostima, occuparsi delle difficoltĂ che possono insorgere nella coppia o tra madre e bambino e facilitare lâuso e lo sviluppo delle reti sociali esistenti.
Il secondo, ha rappresentato lâevento finale di disseminazione del progetto Euromedicat, finanziato dallâUnione europea, a cui hanno partecipato 9 partner europei, tra cui lâItalia con lâIstituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa, con il supporto dellâAgenzia regionale di sanitĂ Toscana e si è concluso con lâesortazione alla Commissione europea e allâAgenzia europea del farmaco di istituire un sistema di vigilanza permanente sullâuso e la sicurezza dei farmaci in gravidanza.
Risorse utili
- le pagine dedicate alla Giornata internazionale delle donne sul sito dellâOnu
- le pagine dedicate alla Global Strategy for Womenâs, Childrenâs and Adolescentsâ Health sul sito dellâOms
- le pagine dedicate a: Updating the Global Strategy: Preliminary thoughts, sul sito della Partnership for Maternal, Newborn and Child Health
- le pagine dedicate al processo di consultazione on line
- la â2010 Global Strategy for Womenâs and Childrenâs Healthâ
- le pagine dedicate ai â2015-2030 Sustainable Development Goals (SDGs)â (obiettivi di sviluppo sostenibile), sul sito dellâOnu
- il sito dellâiniziativa Every Woman Every Child (Ewec)
- la pagina di EpiCentro dedicata ai risultati del progetto del progetto Ccm âStudio delle cause di mortalitĂ e morbilitĂ materna e messa a punto di modelli di sorveglianza della mortalitĂ maternaâ
- la pagina di EpiCentro dedicata al Sistema di sorveglianza della mortalitĂ materna: Italian Obstetric Surveillance System (Itoss) e il sito ufficiale Itoss
- il programma del convegno âLa sorveglianza della mortalitĂ materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive futureâ (pdf 479 kb) e il Primo Piano sul sito dellâIss con i principali risultati dellâincontro
- il programma del convegno âDalla ricerca alla pratica prevenzione e intervento precoce per il rischio di depressione post partumâ (pdf 500 kb)
- la pagina sul sito dellâArs Toscana dedicata a âĂ sicuro usare farmaci in gravidanza? I risultati del progetto Euromedicatâ.