Oms: circa due milioni di bambini muoiono ogni anno per complicanze alla nascita
(Traduzione libera a cura della redazione di EpiCentro)
Sono 904 400 i neonati che ogni anno sopravvivono solo pochi
giorni a causa di complicanze alla nascita, e oltre un milione quelli che
muoiono durante il parto. I dati, pubblicati sul numero di giugno del
bollettino mensile dell’Organizzazione mondiale della sanità , rappresentano
le prime e inedite stime globali delle morti durante il parto che utilizzano
una definizione più specifica. Il termine “asfissia perinatale”, infatti, ha
sempre incluso anche altre cause di morte, come le complicazioni da nascita
prematura.
Secondo i dati, le morti intra partum rappresentano la causa principale di
decesso nei neonati, con il 27% del totale. E il rischio per le donne
africane è superiore di 16 volte rispetto a quello delle donne che vivono
nei paesi dell'Europa occidentale. L'asfissia alla nascita riguarda circa
l'8% del totale delle morti dei bambini fino a cinque anni: è cioè la quinta
causa di morte dopo la polmonite, la diarrea, le infezioni neonatali e
le nascite premature. Purtroppo, però, il problema è ancora sottostimato,
quando addirittura non viene neanche riconosciuto. Il
Rapporto mondiale della salute, nel 2005 dedicato proprio alla salute
materno-infantile, definisce le disabilità a lungo termine provocate
dall’asfissia intra partum “un problema importante, ma ancora silenzioso”.
Nel rapporto l’Oms spinge per un nuovo approccio alla salute
materno-infantile, un approccio che consideri un processo unico e continuo,
e non tre questioni separate, l’assistenza alla mamma, al neonato e al
bambino.
Le soluzioni per salvare questi bambini esistono e fanno perno
sull’assistenza qualificata e la rianimazione dei neonati. Si tratta però di
risorse che non raggiungono quelle donne e quei bambini che ne avrebbero più
bisogno: nei Paesi ricchi il 99% delle donne partorisce in condizioni di
sicurezza e con l’assistenza di personale qualificato, rispetto al 33% delle
donne che vivono nei Paesi dell'Africa sub-sahariana e dell’Asia
meridionale. Ogni anno circa 5 milioni di bambini avrebbe bisogno della
rianimazione, ma solo meno del 5% è assistito da operatori capaci e dotati
della strumentazione adeguata.
Uno dei motivi per cui l’asfissia alla nascita riceve così poca attenzione,
nonostante l’elevato numero di decessi, è che la maggior parte di queste
morti non vengono riconosciute e registrate nei Paesi dell'Africa
sub-sahariana e dell’Asia meridionale. Meno del 3% delle morti neonatali è
infatti accompagnato da un documento ufficiale che certifichi il
riconoscimento della causa del decesso.
Lo studio
“No cry at birth: global estimates of intrapartum stillbirths and
intrapartum-related neonatal deaths”.
Bulletin of the World Health Organization, 2005, June. A cura di Lawn
JE, Shibuya, K, Stein C.
Sul sito Oms è disponibile l’abstract
e l’intero
studio.
Rapporto mondiale della salute 2005
Make
every mother and child count. Ginevra, Organizzazione mondiale della
sanità , 2005.