Il 2016 dell’Oms Europa per la salute dei migranti
22 dicembre 2016 – Il 18 dicembre scorso, in occasione dell’International Migrants Day, l’Ufficio europeo dell’Oms ha pubblicato una panoramica sulle attività intraprese per la tutela della salute tra le popolazioni migranti. I materiali messi a disposizione comprendono interviste agli operatori sanitari impegnati sul campo, il rilancio dei documenti pubblicati nei mesi passati e alcuni approfondimenti sui nuovi report realizzati dall’Health Evidence Network (Hen).
L’Italia è in primo piano e in particolare:
- Francesco Bongiorno, advisor del Regional Health Councilor, racconta la nascita di quello che viene chiamato “modello Lampedusa” (Lampedusa model), un triage pensato per individuare tutte le persone che soffrono di malattie o condizioni di salute, necessario per indirizzarle rapidamente negli ospedali
- Pietro Bartolo, medico che da 25 anni lavora in prima linea sugli arrivi di migranti a Lampedusa, condivide il ricordo sulla tragedia del 3 ottobre 2013 in cui morirono centinaia di migranti a causa dell’affondamento dell’imbarcazione su cui si trovavano
- Zsuzsanna Jakab (direttore dell’Oms Europa) è stata in visita a Trapani e una galleria fotografica dell’evento racconta i principali numeri delle attività di salvataggio e assistenza ai migranti svolte nel porto siciliano.
Inoltre, nel corso del 2016 sono stati messi a punto numerosi strumenti pensati per andare incontro alle necessità di salute delle popolazioni migranti:
- un toolkit pensato per aiutare i Ministeri della salute nel guidare una collaborazione multisettoriale per ottimizzare le capacità del settore sanitario nel gestire ingenti afflussi di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, e quindi rispondere ai loro bisogni di salute. Realizzato dall’Oms nell’ambito del progetto “Public Health Aspects of Migration in Europe (Phame)” anche grazie alla collaborazione dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), questo toolkit è uno strumento in linea con gli obiettivi della politica europea Health 2020 e della Agenda for Sustainable Develpment per il 2030, tesi a ridurre le diseguaglianze nell’ accesso ai servizi sanitari. Il toolkit attinge a metodi ed esperienze di provata efficacia (evidence based) e fornisce una guida per la valutazione dei costi economici e delle potenziali tensioni sociali
- il primo Hub europeo della conoscenza su salute e migrazione, realizzato grazie alla collaborazione tra Oms Europa e Consiglio sanitario regionale siciliano. Lo European Knowledge Hub on Health and Migration (Hub europeo della conoscenza su salute e migrazione), pensato per supportare il lavoro di coloro che si occupano direttamente degli aspetti sanitari legati ai fenomeni migratori, mira ad essere un vero e proprio repository delle evidenze scientifiche sul tema e una piattaforma di formazione per tutti gli stakeholder nel campo della migrazione e salute, con un approccio intersettoriale (per maggiori informazioni leggi la news del 17/11/2016)
- la Strategy and action plan for refugee and migrant health in the WHO European Region, approvata durante il 66° WHO Regional Committee for Europe tenutosi a settembre 2016 che, attraverso nove aree di intervento prioritario, vuole andare incontro alle sfide a cui sono chiamati i sistemi sanitari per fronteggiare i bisogni di salute legati alla presenza delle popolazioni migranti.
Lo Health Evidence Network ha pubblicato due report:
- “What is the evidence on the reduction of inequalities in accessibility and quality of maternal health care delivery for migrants? A review of the existing evidence in the WHO European Region”, che evidenzia i bisogni di salute delle donne migranti e indica le strategie per migliorarne l’accesso alle cure. ll rapporto sottolinea, infatti, che le donne migranti sono soggette a una maggiore incidenza di aborti indotti, parti cesarei, utilizzo di strumenti durante il parto e complicazioni. Inoltre, in alcuni gruppi di popolazione migrante è stata osservata una maggiore incidenza di basso peso alla nascita e preeclampsia.
- “Public health aspects of mental health among migrants and refugees: a review of the evidence on mental health care for refugees, asylum seekers and irregular migrants in the WHO European Region” che individua gli interventi necessari a favorire l’accesso ai servizi di salute mentale delle popolazioni migranti. Infatti, violazioni dei diritti umani, persecuzioni e guerre sono le condizioni da cui proviene una sempre maggiore parte dei 77 milioni di migranti che si stima vivano nella Regione europea dell’Oms.
Infine, il documento “How do variations in definitions of “migrant” and their application influence the access of migrants to health care services?” espone i risultati di una revisione sistematica della letteratura scientifica e della letteratura grigia (pubblicate in inglese e russo) tra il 2010 e il 2015 per capire in che modo le variazioni delle definizioni di “migrante”, e le loro applicazioni, influenzino l’accesso delle popolazioni migranti ai servizi sanitari.