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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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XIV Congresso della Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm)



Mario Affronti - Presidente Simm per il quadriennio 2012-2016

Maurizio Marceca - Presidente neo-eletto della Simm per il quadriennio 2016-2020

 

9 giugno 2016 – Dall’11 al 14 maggio, durante il XIV congresso della Simm, si sono svolte 12 relazioni e interventi preordinati, 23 comunicazioni (selezionate da un board scientifico) e sono stati presentati 85 poster (i cui testi sono contenuti in un volume degli Atti di 240 pagine). L’evento, dal titolo “Persone e popoli in movimento. Promuovere dignità, diritti e salute” si è svolto a Torino e ha visto la partecipazione di circa 300 operatori sociosanitari provenienti da tutta Italia.

 

Da un punto di vista scientifico, il Congresso è stato organizzato in cinque sessioni plenarie. La prima sessione è stata dedicata alle criticità tuttora legate alla piena attuazione dell’Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2012 sull'assistenza sanitaria agli stranieri, accordo frutto di un lungo lavoro di mediazione volto a superare le disomogeneità (e disuguaglianze) interregionali. La seconda sessione, organizzata insieme all'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), si è focalizzata sul tema dei migranti forzati in transito in Europa, alle prese con le forzature e le contraddizioni (e i derivanti rischi per la salute), del Regolamento III di Dublino. La terza sessione ha dato spazio alle esperienze di prevenzione e promozione della salute per i gruppi vulnerabili. La quarta ha affrontato la questione del rapporto tra “pubblico” e “privato sociale”, cercando di disegnare modelli di collaborazione capaci di evitare, sia i pericolosi meccanismi di delega da parte delle istituzioni, sia gli altrettanto pericolosi meccanismi di autoreferenzialità da parte del terzo settore. L'ultima sessione ha valorizzato e messo a confronto alcune esperienze cliniche e organizzativo-assistenziali rivolte a migranti.

 

Come è prassi per la Simm, i lavori hanno trovato una sintesi condivisa nelle “Raccomandazioni” finali del Congresso che hanno una doppia valenza: rivolgere dei messaggi chiari ai decisori e al mondo della salute e della ricerca e al contempo 'fare memoria' del proprio percorso di Società scientifica, nell’originalità di una conoscenza tecnica che, quando necessario, si fa attivismo per una salute senza esclusioni.

 

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