Ultimi aggiornamenti
18/12/2025 - Rapporto sull’evento nascita in Italia (CeDAP) – anno 2024
Nel 2024 prosegue in tutta Italia il calo delle nascite, scese a 370.577 rispetto alle 382.621 registrate nel 2023 e alle 393.997 registrate nel 2022. Ciò è in larga misura effetto del cambiamento della struttura per età della popolazione femminile e in parte della diminuzione della propensione ad avere figli. È quanto emerge dal rapporto “Certificato di assistenza al parto (CeDAP) - Analisi dell’evento nascita - Anno 2024” pubblicato a dicembre 2025 dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute. Leggi l’approfondimento di Serena Donati (Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNaPPS – ISS).
18/12/2025 - La nascita in Emilia-Romagna: i dati CedAP 2024
È online il Rapporto annuale sulla nascita in Emilia-Romagna con i dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) relativi al 2024. Le nascite sono state 28.602, in diminuzione rispetto al 2023 (-1,8%); il tasso di natalità è pari a 6,3 per 1.000 residenti e il tasso di fecondità è pari a 1,19 figli per donna. Le madri con cittadinanza straniera sono il 31,1%; le madri al primo parto costituiscono il 50,3% delle partorienti e hanno in media 31,5 anni. Il 39,3% delle madri è laureata e il 68,0% ha un’attività lavorativa. Il servizio pubblico assicura l’assistenza in gravidanza alla quasi totalità delle madri con cittadinanza straniera (92,1%) e al 60,2% delle madri con cittadinanza italiana, fenomeno in costante aumento negli anni. La quota di donne che ha partecipato a un corso di accompagnamento alla nascita è pari a 38,9%. Il tasso di parti pretermine è del 5,6%, in riduzione nel tempo (6,8% nel 2014); oltre il 90% delle nascite prima di 34+0 settimane di gestazione vengono centralizzate in punti nascita dotati di terapia intensiva neonatale. Il tasso di induzione del travaglio è pari a 36,6%, in aumento negli anni (era 25,5% nel 2014), mentre si conferma un ulteriore e costante calo del tasso di parti cesarei (22,2% rispetto al 26,9% nel 2014), principalmente in nullipare con gravidanza singola a termine, feto in presentazione cefalica e con travaglio a inizio spontaneo o indotto (classi I e IIa di Robson) e nelle pre-cesarizzate (classe V di Robson). Un capitolo del Rapporto è dedicato all’effetto favorevole dell’utilizzo di alcune modalità assistenziali sulla continuità riproduttiva. Per approfondire consulta il documento completo “La nascita in Emilia-Romagna. 22° Rapporto sui dati del Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) – Anno 2024” (pdf 6.2 Mb).
17/7/2025 - Anomalie congenite in provincia di Trento: il rapporto annuale 2023
Le anomalie congenite sono definite dall’OMS come anomalie strutturali o funzionali che si verificano durante la vita intrauterina. Si sviluppano nel periodo prenatale e possono essere identificate prima della nascita, alla nascita o nel corso della vita. Alcune anomalie congenite possono essere trattate con interventi chirurgici; altre invece possono comportare conseguenze per tutta l'esistenza. Per una puntuale sorveglianza epidemiologica di queste patologie è necessaria l’istituzione di un registro. Nel 2022 il Registro Anomalie Congenite della Provincia autonoma di Trento è stato accreditato all'EUROCAT in qualità di full member. In Italia ad oggi sono cinque i registri inseriti presso EUROCAT: Emilia-Romagna, Toscana, Milano, Trento e Val Padana (Mantova e Cremona). Nello specifico i casi totali con anomalia congenita identificati in provincia di Trento nel 2023 sono 121, di cui 78 nati vivi e 43 interruzioni di gravidanza. È quanto emerge dal “Rapporto annuale sulle anomalie congenite in provincia di Trento, Anno 2023”. Dai dati emerge anche che il 73,6% delle donne che ha partorito un nato con anomalia congenita o interrotto la gravidanza per diagnosi prenatale ha cittadinanza italiana, il 26,4% ha cittadinanza straniera. Tra i 121 casi complessivi identificati, 29 presentano un’anomalia cromosomica di cui il 65,5% è costituito da trisomia 21. La maggioranza dei casi cromosomici è identificata a seguito di diagnosi prenatale. I casi notificati alla nascita dalle varie fonti informative risultano in aumento. Nel 2023 la prevalenza alla nascita è di 21,1‰ nati da donne partorienti in Trentino. La casistica dei casi interrotti (IVG) presenta un aumento del 10,3% rispetto al 2022. Le anomalie cromosomiche rappresentano il 53,5% dei casi di IVG. In linea con gli anni precedenti la consulenza genetica è richiesta più spesso in caso di diagnosi prenatale di anomalia congenita nel feto, rispetto a consulenze postnatali. Il tasso di ospedalizzazione dei residenti per anomalie congenite nel 2023 è pari all’1,4‰. Leggi il documento completo.
13/2/2025 - Rapporto sull’evento nascita in Italia (CeDAP) – anno 2023
Nel 2023 prosegue in tutta Italia il calo delle nascite, scese a 382.621 rispetto alle 393.997 registrate nel 2022 e le 401.087 registrate nel 2021. Ciò è in larga misura effetto del cambiamento della struttura per età della popolazione femminile e solo in parte della diminuzione della inclinazione ad avere figli. È quanto emerge dal rapporto “Certificato di assistenza al parto (CeDAP) - Analisi dell’evento nascita - Anno 2023” pubblicato a febbraio 2025 dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute. Leggi l’approfondimento di Serena Donati (Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva, Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNaPPS – ISS).
