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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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L’integrazione territorio-ospedale per la continuità assistenziale nel Percorso nascita: l’esperienza della Regione Calabria



Per valorizzare il ruolo centrale delle ostetriche e degli ostetrici nelle gravidanze fisiologiche, la Regione Calabria ha emanato linee di indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell’assistenza in autonomia delle gravidanze a basso rischio ostetrico (BRO).

 

In particolare, l’Unità Operativa “Promozione della Salute Della Donna e del Bambino” del Settore 9 “Servizi Territoriali e gestione dell’Epidemia” del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ha favorito l’integrazione territorio-ospedale. Questa integrazione consiste nella creazione di un’area socio-sanitaria ad elevata interazione, per la gestione congiunta di percorsi di presa in carico condivisi durante gravidanza, parto e primi anni di vita. Il modello così organizzato ha garantito la continuità assistenziale della donna gravida dalla 36ma settimana, della puerpera e del neonato. Questo è stato possibile attraverso la definizione di procedure condivise con il Punto nascita di Castrovillari e il Punto nascita di Catanzaro. L’obiettivo è quello di implementare il modello su tutto il territorio regionale.

 

Il contesto internazionale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la gravidanza come un processo fisiologico durante il quale l’esperienza positiva del parto rappresenta un obiettivo che tutte le donne dovrebbero poter sperimentare. Sempre secondo quanto raccomandato dall’OMS, tutte le gravidanze dovrebbero essere considerate come potenzialmente fisiologiche, salvo chiare evidenze del contrario.

 

Il contesto legislativo italiano

Sulla base di queste raccomandazioni, con il DPGR n. 28 del 21 marzo 2012 e in linea con l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, la Regione Calabria ha emanato le Linee guida per la riorganizzazione del percorso nascita e il diario della gravidanza, aggiornato con il DCA n. 60 del 6 marzo 2020 per il monitoraggio dell’assistenza offerta durante la gravidanza fino al parto. Queste prevedono che alle donne con gravidanza fisiologica debba essere offerto il modello assistenziale basato sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o, secondo una logica di supporto alla naturalità dell’evento nascita e che la gestione della gravidanza fisiologica sia di tipo integrato territorio-ospedale. In quest’ottica la continuità della presa in carico si realizza attraverso le attività del consultorio familiare, che rimane il punto di riferimento della donna durante tutta la gravidanza e nelle settimane successive al parto, e quelle del Punto nascita dell’ospedale per l’accoglienza, il controllo e la gestione della gravidanza a termine (ambulatorio della gravidanza a termine) e della gravidanza a rischio (ambulatorio della gravidanza a rischio ed eventuale ospedalizzazione).

 

Il modello operativo così organizzato riconosce il ruolo centrale delle ostetriche e degli ostetrici. Un approccio che ha portato alla predisposizione di specifici percorsi assistenziali per l’individuazione di un’appropriata e completa presa in carico della gravidanza da parte del territorio. In questo modo è possibile un raccordo tra la gestione integrata della gravidanza BRO nel territorio e la presa in carico della donna presso gli ambulatori della gravidanza a basso rischio all’interno delle UU.OO. di ostetricia e ginecologia dei presidi ospedalieri. In particolare, la gestione territoriale assicura la prima presa in carico della gravidanza fisiologica da parte dell’ostetrica/o consultoriale, con l’invio al punto nascita di riferimento in qualunque momento in caso di gravidanza a rischio, al fine di garantire un’adeguata assistenza multidisciplinare.

 

Le linee di azione individuate dall’Accordo Stato-Regioni e dal DPGR, oltre all’integrazione territorio-ospedale, prevedono:

  • un programma di implementazione territoriale del modello
  • l’emanazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita
  • la formazione del personale sanitario
  • il monitoraggio e la verifica delle attività.

 

L’esperienza del consultorio di Trebisacce

Tra le realtà della Regione Calabria che hanno implementato il modello, il consultorio di Trebisacce ha riportato dati incoraggianti nel biennio 2018-2019 relativamente alla presa in carico e alla gestione della gravidanza fisiologica. Considerando che nel periodo in esame, nei paesi afferenti al consultorio hanno partorito 316 donne, il 53% delle gravidanze è stato seguito presso l’ambulatorio BRO. I dati del 2020 ci dicono che presso l’ambulatorio della gravidanza fisiologica sono state seguite 125 donne e il 60% delle 128 donne che hanno partorito presso i Punti nascita dei paesi afferenti al consultorio di Trebisacce hanno scelto il servizio consultoriale.

 

Questo modello permette di poter offrire alle donne in gravidanza la possibilità di accedere in maniera omogenea e strutturata al percorso di accompagnamento e presa in carico della gravidanza fisiologica a basso rischio, con un continuum tra i servizi territoriali e i punti nascita dell’ospedale. L’ostetrica/o, all’interno dell’equipe di lavoro, è responsabile della progettazione del percorso ed è la professionista di riferimento per l’accompagnamento della donna lungo tutto il processo assistenziale della gravidanza fisiologica, del parto e del puerperio. In questo modo è possibile instaurare una relazione terapeutica con la donna fin dall’inizio della gravidanza, promuovendo una scelta informata e consapevole rispetto a tutte le fasi del percorso assistenziale.

 

Data di creazione della pagina: 11 marzo 2021

Testo scritto da: Anna Domenica Mignuoli*, Francesca Zambri**, Angela Giusti **

*Dipartimento Tutela della Salute, Regione Calabria
**Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS – ISS