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Indagine 2022 - Scuola

Nell’ambito dello studio HBSC, la soddisfazione scolastica, ossia il piacere di essere a scuola, viene osservata con una singola domanda che intende misurare il legame emotivo e psicologico degli studenti con la scuola in termini di gradimento. La scuola piace (abbastanza o molto) mediamente di più agli 11enni e 13enni maschi e alle ragazze, con proporzioni superiori al 60% nei più piccoli e al 50% nei 13enni. Al crescere dell’età si osservano invece percentuali di gradimento progressivamente più basse che scendono sotto il 50% solo nei maschi di 15 e 17 anni. In queste due fasce d’età si osserva un aumento dei ragazzi che riferiscono di non amare per niente (circa il 15%) il luogo dove trascorrono la maggior parte del loro tempo.

 

Anche la pressione scolastica ovvero la sensazione globale di sentirsi pressati dalle richieste per stare al passo con il lavoro scolastico, studio compiti a scuola e a casa, viene misurata da un singolo item. Le ragazze, più dei ragazzi di pari età, percepiscono mediamente un livello di stress maggiore. Già a 11 anni circa il 50% dei ragazzi e delle ragazze sente la pressione dovuta al lavoro scolastico (abbastanza o molto) come un importante fattore di stress. Percentuale che cresce con l’aumentare dell’età in entrambi i sessi ma in misura più ampia tra le ragazze, tra le quali si arriva e poi si supera l’80% rispettivamente tra le 15enni e le 17enni

 

Nel confronto tra le diverse Regioni, emerge quasi costante la differenza tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni e quelli di 17 anni che dichiarano di amare abbastanza o molto la scuola. I più grandi sembrano apprezzare la scuola molto meno dei compagni più giovani. Le differenze nelle singole Regioni sono meno marcate in Valle d’Aosta, Abruzzo e Molise.

 

 

Come per il gradimento, anche la sensazione di sovraffaticamento e stress per la scuola (abbastanza o molto stress) si presenta simile nella differenza tra le due fasce d’età. In tutte le Regioni lo stress è maggiore nei ragazzi di 17 anni, con proporzioni superiori al 50% nelle tre fasce d’età 11,13 e 15 anni e vicine o superiori al 70% nei più grandi, ovunque, con la sola eccezione della Provincia Autonoma di Bolzano che, per entrambi i gruppi, registra valori di stress inferiori di quasi 10 punti percentuale rispetto al valore complessivo nazionale.

 

Le relazioni sociali sono un elemento chiave nell’età dello sviluppo in particolare modo nei giovani adolescenti. Il sostegno sociale dei pari e, nel contesto scuola, quello dei compagni di classe, è considerato una risorsa fondamentale per affrontare le pressioni scolastiche e per un maggior benessere a scuola.

 

Le domande della scala di supporto a scuola sono state concepite per misurare accettazione, disponibilità, e senso di aggregazione nei compagni di classe, e senso di fiducia negli insegnanti.

 

La percezione che i ragazzi hanno di essere accettati per quello che sono (d’accordo o molto d’accordo) è differente nei due generi. Indipendentemente dalla fascia d’età i maschi si sentono mediamente più accettati rispetto a quanto non dichiarino le coetanee. La percezione di accettazione tende a ridursi dagli 11 ai 15 anni per stabilizzarsi nelle età più grandi con una proporzione di circa il 60% tra le ragazze e di poco medo dell’80% tra i ragazzi. Coerentemente con le attese relativamente all’ingresso nell’adolescenza, la fascia d’età più critica è quella dei 13enni, dove si osservano proporzioni di accettazione più basse.

 

In quasi completa sovrapposizione con il livello di accettazione, la percezione che i ragazzi hanno di condividere un ambiente comune con compagni gentili e disponibili (d’accordo o molto d’accordo) varia per età e per genere. Anche in questo caso si osservano proporzioni maggiori nei maschi rispetto alle femmine e nei piccoli rispetto ai più grandi. Anche in questo caso la fascia d’età più critica è quella dei 13enni, dove si osservano proporzioni in forte calo rispetto a quelle degli 11enni, per poi crescere nuovamente nel passaggio tra i 15 e i 17 anni.

 

 

Alla domanda sulla percezione del piacere di stare insieme emerge una rassicurante immagine di aggregazione positiva. La maggior parte dei ragazzi in tutte le fasce d’età fa rilevare valori positivi (d’accordo o molto d’accordo). Coerentemente con quanto osservato nelle due domande precedenti rimangono costanti le differenze tra i due generi, con le ragazze che riportano proporzioni sempre inferiori rispetto ai maschi e con i più piccoli, gli 11enni, che restituiscono valori più alti (anche superiori all’80%) rispetto ai compagni più grandi che, se pur senza grosse variazioni tra i 13 e i 17 anni, si assestano intorno a proporzioni positive tra il 50 e il 60% delle ragazze e il 70 e l’80% nei ragazzi.

 

Quando ai ragazzi viene chiesto di esprimere un’opinione sulla fiducia che ripongono nei loro insegnanti (gli adulti di riferimento) si ripropongono immagini analoghe a quelle emerse per il piacere di stare a scuola e per la pressione che i ragazzi sentono per la scuola stessa. Con piccole differenze tra le risposte dei maschi e quelle delle femmine, ma importanti discordanze nelle fasce d’età, si passa da un’immagine di rassicurante fiducia negli insegnanti nei ragazzi di 11 anni, con proporzioni superiori al 70%, a proporzioni via via più basse al crescere dell’età. La sensazione di potersi fidare dei propri insegnanti scende intorno al 30-40% rispettivamente nelle ragazze e nei ragazzi di 15 e 17 anni. Parallelamente, purtroppo, aumenta anche la quota di chi invece dichiara di pensare di non potersi proprio fidare dei propri insegnanti, cosa che coinvolge circa un terzo dei ragazzi nelle età più adulte.

 

 

Per meglio comprendere la situazione descritta è utile sfruttare uno dei vantaggi offerti dalle sorveglianze ricorrenti e guardare al percorso, ossia al trend temporale di alcune delle risposte date dai ragazzi. Nell’analisi del trend 2010-2022 sul piacere che i ragazzi hanno di andare a scuola (piace molto) si osserva una preoccupante, graduale e costante riduzione, e soprattutto nelle ragazze. Nei dodici anni che separano la prima indagine nazionale del 2010 dall’ultima del 2022, la scuola, non ha guadagnato in attrattività.

 

Tra i possibili motivi della perdita di interesse e piacere per la scuola rientrano sicuramente anche gli effetti legati alla pressione e alla sensazione di stress dovuta al carico di lavoro, fisico ed emotivo, che la scuola porta. È così infatti che alla costante riduzione del piacere di essere a scuola si associa un costante e coerente incremento dello stress percepito. Nell’analisi del trend 2010-2022 aumenta la sensazione di sovraccarico in tutte le fasce di età e parallelamente nei due sessi. A ogni ciclo della sorveglianza, ogni quattro anni e in ogni categoria, a partire dal 2010 cresce di circa 10 punti percentuale la quota di ragazzi che dichiara di sentirsi abbastanza o molto stressato a causa della scuola. È infatti nell’ultima indagine, nel 2022, che si toccano le percentuali di stress più alte mai registrate, per i ragazzi ma soprattutto per le ragazze nei 13 e 15 anni di età (rispettivamente più del 70 e del 75%).

 

Risorse utili

 

Data di pubblicazione della pagina: 2 maggio 2024

Testo scritto da: Gruppo di coordinamento HBSC-Italia 2022