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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Aspetti epidemiologici

Nella Regione europea dell’OMS

Il quadro sulla diffusione dell’antibiotico-resistenza nella Regione europea dell’OMS viene fornito annualmente dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) che raccoglie i dati attraverso due Reti di sorveglianza: la European Antimicrobial Resistance Surveillance Network (EARS-Net) e la Central Asian and European Surveillance of Antimicrobial Resistance (CAESAR).

 

La rete CAESAR nel 2022 ha raccolto i dati provenienti da 17 Paesi. La rete EARS-Net nel 2022 ha raccolto i dati da 30 Paesi: per la prima volta tutti i Paesi dell’UE/SEE hanno fornito dati alla Rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica. 

 

Gli ultimi dati raccolti sono descritti nel documento “Antimicrobial resistance in the EU/EEA (EARS-Net) - Annual Epidemiological Report for 2022” e riassunti nel documento “Surveillance of antimicrobial resistance in Europe, 2022 data - Executive summary”, pubblicato a novembre 2023 in occasione della Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici.

 

Sebbene entrambe queste reti utilizzino metodi comparabili per la raccolta e l'analisi dei dati, i risultati presentati nel documento, e in questa pagina, provengono da sistemi di sorveglianza nazionali distinti.Pertanto, si consiglia cautela quando si confrontano i Paesi in termini di antimicrobicoresistenza (AMR), poiché i dati sono intrinsecamente influenzati da protocolli e pratiche diversi.

 

L‘AMR nelle specie batteriche segnalate alle reti di sorveglianza varia ampiamente a seconda delle specie batteriche, del gruppo di antimicrobico e della regione geografica. Come già osservato nei precedenti rapporti, esiste un gradiente di resistenza da Nord a Sud e da Ovest a Est, con tassi più elevati osservati nelle parti meridionali e orientali della Regione europea.

 

Rispetto allo scorso anno (dati 2021), il numero totale di isolati segnalati è aumentato da 366.794 a 392.602.

 

Le specie batteriche più comunemente segnalate nel 2022 sono state Escherichia coli (39,2%), seguita da Staphylococcus aureus (22,1%), Klebsiella pneumoniae (12,3%), Enterococcus faecalis (8,2%), Pseudomonas aeruginosa (6,1%), Enterococcus faecium (5,9%), Streptococcus pneumoniae (3,7%) e Acinetobacter spp. (2,5%). 

 

Klebsiella pneumoniae

Carbapenemi: la maggior parte dei Paesi (32%) ha riportato percentuali di resistenza del 25% o superiori. 12 (27%) dei 44 Paesi hanno riportato percentuali di K. pneumoniae resistente ai carbapenemi inferiori all'1%, 14 Paesi (32%) hanno riportato percentuali pari o superiori al 25%, 8 dei quali (18% su 44 Paesi) hanno riportato percentuali di resistenza pari o superiori al 50%.

 

Cefalosporine di III generazione: dal 2019, oltre il 40% dei Paesi ha mostrato costantemente percentuali di resistenza del 50% o superiorialle cefalosporine di III generazione. Questa tendenza è particolarmente pronunciatanelle parti meridionali e orientali della Regione europea dell’OMS. Nel 2022 percentuali inferiori al 10% sono state osservate in 8 (18%) dei 44 Paesi che hanno trasmessodati su questa combinazione patogeno-antibiotico, mentre 20 (45%) hanno segnalato percentuali pari o superiori al 50%.

 

Escherichia coli

E. Coli mantiene una rara resistenza ai carbapenemi e più bassa alle cefalosporine di III generazione rispetto a K. pneumoniae. Infatti solo 8 (17%) dei 46 Paesi hanno segnalato una percentuale di E. Coli resistente ai carbapenemi pari o superiori dell’1%. Mentre per la resistenza alle cefalosporine di III in E. coli, 13 (28%) dei 47 Paesi hanno riportato percentuali inferiori al 10%, mentre percentuali di resistenza pari o superiori al 50% sono state osservate in 5 Paesi (11%).

 

La resistenza ai fluorochinoloni è risultata generalmente più bassa nelle parti settentrionali della Regione europea dell’OMS e più alta nel Sud. Infatti, una percentuale di resistenza inferiore al 10% è stata osservata in uno (2%) dei 46 Paesi che hanno riportato dati su questo microrganismo. Una percentuale di resistenza pari o superiore al 25% o superiore è stata riportata in 21 (46%) Paesi. Una percentuale di resistenza pari o superiore al 50% o superiore è stata osservata in quattro (9%) Paesi.

 

Pseudomonas aeruginosa

Sono state osservate percentuali di P. aeruginosa resistente ai carbapenemi inferiori al 5% in due (4%) dei 45 Paesi che hanno riportato dati su questo microrganismo, mentre sei (13%) hanno riportato percentuali pari o superiori al 50%.

 

Acinetobacter spp

Nel 2022 le percentuali di Acinetobacter spp. resistenti ai carbapenemi variavano ampiamente all'interno della Regione, da meno del 5% in 10 (25%) dei 40 Paesi che hanno riportato dati su questa combinazione microrganismo-gruppo di antimicrobici a valori pari o superiori al 25% in 11 (24%) dei 45 Paesi.

 

Staphylococcus aureus

Dodici (27%) dei 45 Paesi che hanno riportato dati su S. aureus avevano percentuali di S. aureus meticillino-resistente (MRSA) inferiori al 5%, mentre in undici (24%) dei 45 Paesi percentuali pari o superiori al 25%.

 

Streptococcus pneumoniae

Grandi differenze sono state osservate in tutta la Regione nella percentuale S. pneumoniae resistente alla penicillina. Cinque (12%) dei 41 Paesi che hanno riportato dati su questo microrganismo avevano percentuali inferiori al 5%, mentre percentuali pari o superiori al 25% sono state riscontrate in sette (17%) Paesi.

 

Enterococcus faecium

La resistenza alla vancomicina variava notevolmente tra i Paesi della Regione. Percentuali di resistenza inferiori all'1% sono state segnalate da cinque (11%) dei 44 Paesi che hanno riportato dati su questo microrganismo, mentre percentuali pari o superiori al 25% sono state riscontrate in 19 (43%) Paesi, cinque dei quali (11% dei 44 Paesi) hanno riportato percentuali di resistenza pari o superiori al 50%.

Le informazioni specifiche per Paese per ciascuna specie batterica sono disponibili sul sito web della Regione europea dell'OMS e sull’Atlante delle Malattie Infettive dell’ECDC.

 

Risorse utili

 

Data di ultimo aggiornamento: 30 novembre 2023

Data di pubblicazione della pagina: 22 luglio 2021

Testo scritto da: Giulia Fadda, Alessandra Caramia, Fortunato D’Ancona - Dipartimento Malattie Infettive, ISS