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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Giornata mondiale dell’attività fisica 2014

3 aprile 2014 - Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la sedentarietà è il quarto principale fattore di rischio di mortalità globale, provocando ogni anno 3,2 milioni di decessi. In particolare si stima che l’inattività fisica sia causa di circa il 30% delle malattie cardiache, il 27% del diabete e il 21-25% dei tumori di mammella e colon.

 

“L’attività fisica: un gol spettacolare per la salute” è lo slogan dell’edizione 2014 del World Day of Physical Activity (6 aprile), giornata che celebra l’importanza di uno stile di vita attivo per mantenersi in buona salute. L’iniziativa, promossa a partire dal 2002 dall’Organizzazione brasiliana Agita Sao Paulo e dalla rete AgitaMundo e sposata dall’Oms, si rivolge principalmente alla popolazione adulta, richiamando le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla promozione dell’attività fisica con l’esortazione: metti insieme 30 minuti di attività fisica ogni giorno per la tua salute e il tuo benessere. Nel 2010, infatti, l’Oms ha pubblicato le Global recommendations on Physical activity for Health (leggi l'approfondimento sul sito Azioniperunavitainsalute) in cui definisce i livelli di attività fisica raccomandata per la salute per tre gruppi di età:

  • per bambini e ragazzi (5-17 anni): almeno 60 minuti al giorno di attività moderata–vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive
  • per gli adulti (18-64 anni): almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due) in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana
  • per gli anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività orientate all’equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire in pieno le raccomandazioni deve fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni.

Qualche dato sulla popolazione italiana

Il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità raccoglie dati informativi sul tema dell’attività fisica nel nostro Paese. In occasione della giornata mondiale, EpiCentro offre uno spaccato con alcuni dati su tre grandi fasce di popolazione:

  • bambini (dal sistema di sorveglianza OKkio alla Salute)
  • adulti (dal sistema di sorveglianza Passi)
  • anziani (dal sistema di sorveglianza Passi d’Argento).

Risorse utili