Archivio 2010
(24 giugno 2010) Piano caldo 2010: le iniziative locali
Anche per il 2010, sono numerose le iniziative di prevenzione avviate sul territorio per contrastare gli effetti sulla salute delle ondate di calore: EpiCentro ne propone una rassegna. Per segnalare attività, prodotti e link utili è possibile scrivere alla redazione.
(17 giugno 2010) Il piano caldo per l’estate 2010
Entra nel vivo il piano nazionale di prevenzione 2010. Il ministero della Salute, in collaborazione con il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm), ha predisposto una serie di opuscoli informativi, rivolti in particolare agli anziani o a coloro che se ne prendono cura: medici di famiglia e badanti. Il sistema nazionale di sorveglianza, previsione e di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione, realizzato in collaborazione con la Protezione civile, emette ogni giorno bollettini per 27 città. EpiCentro propone un approfondimento sul piano caldo 2010. Consulta anche gli strumenti e le risorse a livello europeo per la preparazione e la prevenzione delle ondate di calore.
(10 giugno 2010) Al via l’allerta caldo della Protezione civile
Con l’ordinanza del ministero della Salute del 19 maggio 2010, relativa alla tutela delle persone maggiormente suscettibili agli effetti delle ondate di calore, prende avvio il monitoraggio delle persone di età pari o superiore a 65 anni, che versano in condizioni di difficoltà fisiche, sociali, economiche o in solitudine, finalizzato all'aggiornamento dei programmi di intervento. L'ordinanza consente di superare alcuni ostacoli derivanti dalle norme vigenti in materia di protezione dei dati personali e consente la creazione degli elenchi delle persone suscettibili (anagrafe della fragilità), una banca dati che combina le informazioni fornite dai servizi sanitari e socio-assistenziali dei Comuni. Le amministrazioni comunali, in collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, sono chiamate a mettere in atto programmi di prevenzione e monitoraggio dei danni gravi e irreversibili alle persone dovuti alle anomale condizioni climatiche estive e a implementare servizi di assistenza economica o domiciliare, di telesoccorso, di accompagnamento e di trasporto.
Con l'arrivo della stagione estiva e per il settimo anno consecutivo, il dipartimento della Protezione civile ha, inoltre, avviato un progetto di tutela della salute di anziani e bambini, ma anche di persone affette da patologie croniche e cardiovascolari. Le 27 città individuate dispongono quotidianamente di un bollettino, che dal 15 maggio al 15 settembre 2010, informa sull'eventuale presenza di temperature particolarmente elevate. Consulta il sistema di prevenzione 2010 dalle ondate di calore della Protezione civile. Inoltre, per saperne di più sugli effetti delle ondate di calore sulla salute e sui sistemi di sorveglianza attivati, consulta il dossier del sito del Governo italiano “Sorveglianza sulle ondate di calore”.
Sul fronte europeo, a partire dal 2008, è disponibile uno strumento on line per le previsioni delle ondate di calore a medio termine (3-10 giorni) realizzato dal progetto Euroheat: leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro e vai alla pagina del sito del progetto Euroheat con le previsioni.
(3 giugno 2010) Ondate di calore e prevenzione in Sicilia
Le città italiane che aderiscono al Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo dispongono di piani di gestione e risposta dell’ondata di calore. Nonostante la Regione Sicilia non abbia uno specifico piano di prevenzione a carattere regionale, i comuni di Catania, Messina e Palermo si sono comunque adeguati alle indicazioni delle linee guida del ministero della Salute, anche se con diverse modalità operative. Il rapporto “Le ondate di calore, previsione, prevenzione e sorveglianza. Le attività di prevenzione in Sicilia. Estate”, pubblicato dall’Assessorato regionale della sanità della Regione Sicilia, analizza la sorveglianza del fenomeno in Italia e, in particolare all’interno dei tre centri siciliani. Catania, Messina e Palermo, infatti, hanno elaborato veri e propri protocolli operativi. Le linee di intervento, modulate sulla base dei bisogni e delle peculiarità territoriali, si sono inserite all’interno dei percorsi già previsti dal sistema locale dei servizi per l’assistenza agli anziani, rivolti ai settori della sanità e dei servizi sociali. Leggi il documento completo (pdf 3,27 Mb).