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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Piano caldo 2010

17 giugno 2010 - Con l’arrivo dell’estate e delle possibili ondate di calore, il ministero della Salute ha dato il via a una capillare campagna informativa, rivolta in particolare agli anziani o a coloro che se ne prendono cura: medici di famiglia e badanti.

 

In collaborazione con il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) sono stati messi a punto diversi opuscoli, con indicazioni utili e raccomandazioni:

Vai all'archivio opuscoli del ministero della Salute.

 

Il programma nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da ondate di calore, in accordo con le raccomandazioni internazionali, e in collaborazione con il dipartimento della Protezione civile nazionale, le Regioni e i Comuni, per l'estate 2010 ha i seguenti obiettivi:

  • prevedere l'arrivo di un'ondata di calore con un anticipo di almeno 48 ore, grazie al Sistema di allerta nazionale (Hhww) che la Protezione civile ha attivato in 27 città
  • informare la popolazione sul livello di rischio e sull’adozione di comportamenti corretti per ridurre i rischi delle ondate di calore
  • individuare e sorvegliare attivamente le persone molto anziane e quelle più a rischio attraverso i piani operativi e le attività di assistenza di Regioni, Comuni e Aziende sanitarie locali, messi a punto coerentemente con le linee guida ministeriali.

I principali elementi del piano sono:

  • l’ordinanza del 19 maggio 2010 relativa alla tutela delle persone maggiormente suscettibili agli effetti delle ondate di calore, che avvia il monitoraggio delle persone di età pari o superiore a 65 anni, che versano in condizioni di difficoltà fisiche, sociali ed economiche o in solitudine. Valida fino al 30 ottobre 2010, l'ordinanza consente di superare alcuni ostacoli derivanti dalle norme vigenti in materia di protezione dei dati personali e consente la creazione degli elenchi delle persone suscettibili (anagrafe della fragilità), una banca dati che combina le informazioni fornite dai servizi sanitari e socio-assistenziali dei Comuni. Le amministrazioni comunali, in collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, sono chiamate a mettere in atto programmi di prevenzione e monitoraggio dei danni gravi e irreversibili alle persone dovuti alle anomale condizioni climatiche estive e a implementare servizi di assistenza economica o domiciliare, di telesoccorso, di accompagnamento e di trasporto
  • il sistema nazionale di sorveglianza, previsione e di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione, realizzato in collaborazione con la Protezione civile. Il sistema, attivo dal 15 maggio al 15 settembre 2010, effettua un monitoraggio quotidiano delle condizioni meteorologiche e climatiche ed emette ogni giorno bollettini di informazione e allerta ambientale e sociosanitaria. Per il 2010 le città monitorate sono 27: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
  • le "Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo" (pdf 962 kb), concordate con Comuni e Regioni. Diffuse ai Medici di medicina generale e agli operatori dei servizi sanitari e sociali territoriali, le linee guida sono uno strumento utile per la predisposizione di piani operativi locali.

Scarica il Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute (pdf 340 kb). Per il periodo 2009-2011 l’omonimo progetto, promosso e finanziato da ministero della Salute – Ccm, coinvolge 34 città italiane, di cui 27 con un sistema Hhww operativo.

 

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