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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Ultimi aggiornamenti

28/11/2024 - Epatiti in Italia: online i dati del primo semestre 2024

Dal 1 gennaio al 30 giugno 2024 al SEIEVA - il Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) - sono stati segnalati complessivamente 159 casi di epatite A, 106 di epatite B, 27 di epatite C e 37 casi di epatite E. Lo riferisce il bollettino N. 15 di novembre 2024, che presenta un’analisi dei principali dati sui casi segnalati nel primo semestre del 2024. In questo numero viene presentato anche un approfondimento specifico sul rischio di contrarre epatite acuta tra le persone migranti. Per approfondire consulta il bollettino n. 15 - novembre 2024 - Aggiornamento 1° semestre 2024 (pdf 1 Mb).

 

29/7/2024 - World Hepatitis Day 2024

Come ogni anno il 28 luglio si celebra la Giornata Mondiale dell’Epatite, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle infezioni causa dell’epatite, che possono provocare gravi malattie del fegato, come la cirrosi epatica e il cancro del fegato, e serie manifestazioni extraepatiche. Le infezioni croniche da virus dell’epatite B (HBV) e C (HCV) coinvolgono, rispettivamente, 254 e 50 milioni di persone nel mondo e causano 1,3 milioni di morti ogni anno. L’OMS per la campagna 2024 ha scelto lo slogan “It’s time for action” (È tempo di agire) che sottolinea la necessità di accelerare le azioni per migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle epatiti così da migliorare gli esiti di salute e salvare vite umane. In Italia si stimano circa 280 mila persone infette da epatite C, asintomatiche e pertanto non diagnosticate. Uno screening allargato della popolazione generale sull’epatite C porterebbe a una riduzione a 10 anni di circa 5600 decessi, 3500 epatocarcinomi e/o oltre 3000 scompensi epatici, rispetto a uno screening meno efficiente o semplicemente a una diagnosi tardiva. Tuttavia nel nostro Paese l’adesione a questa forma di prevenzione in molte Regioni resta bassa, mettendo a rischio l’obiettivo dell’OMS di eliminazione dell’epatite C entro il 2030, possibile grazie anche all’uso di farmaci antivirali ad azione diretta (DAA). Negli ultimi anni l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si è impegnato su più fronti per l’eliminazione delle epatiti virali, come il rafforzamento del Sistema di Sorveglianza delle Epatiti Acute (SEIEVA), il monitoraggio delle infezioni croniche attraverso la rete PITER (Piattaforma Italiana per lo studio delle Terapie delle Epatiti viRali) e il consolidamento della Rete Nazionale dei Laboratori di Riferimento Regionali per la Sorveglianza Virologica delle epatiti virali, coordinata dal Laboratorio Nazionale di Riferimento dell’ISS. Per approfondire leggi il comunicato stampa e la pagina dedicata alla Giornata mondiale sul sito dell’OMS.

 

28/3/2024 - Epatiti virali: i dati al 31 dicembre 2023

Sono online i dati sulle epatiti virali, completi e definitivi, fino al 31 dicembre 2023. Nel 2023 sono stati segnalati al SEIEVA, il Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute coordinato dall’ISS, 267 casi di epatite A, 153 di epatite B acuta, 51 di epatite C acuta, 58 di epatite E. In questo numero del bollettino viene presentato l’andamento dell’incidenza dal 1985 delle epatiti virali A, B, e C (con descrizione dei casi notificati nel 2023) e un focus sull’esecuzione del test per la rilevazione dell’epatite Delta tra i casi di epatite acuta nonA-nonE o sconosciuta. Dai dati SEIEVA emerge infatti che la percentuale di casi testati rimane al di sotto del 50% durante tutto il periodo di osservazione (1991-2023), anche ora che sono stati approvati per la prima volta da EMA e AIFA farmaci specifici per il trattamento dell’epatite Delta. Per approfondire leggi la pagina dedicata.