Epidemiologia - dati SEIEVA
Dati epidemiologici al 31 dicembre 2024
I risultati del Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute-SEIEVA, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), al fine di descrivere l’epidemiologia dell’epatite acuta in Italia, vengono analizzati e presentati due volte all’anno:
- a primavera sono presentati i dati completi e definitivi dell’anno precedente comprensivi dei trend storici delle incidenze per tipo di epatite dall’avvio della sorveglianza nel 1985 (i dati sono presentati sia con il bollettino in versione pdf sia nella versione on line interattiva)
- in autunno viene fornita un’analisi provvisoria dei principali dati sui casi segnalati nel primo semestre dell’anno in corso (solo in versione pdf).
Il SEIEVA affianca il Sistema Informativo delle Malattie Infettive, approfondendo gli aspetti epidemiologici delle infezioni acute da epatite virale, in Italia.
* fino al 2008 si tratta di epatite NonA-NonB
Le serie storiche dell’andamento dell’incidenza dei casi segnalati di epatite virale A, B e C dal 1985 (anno di avvio dalla sorveglianza SEIEVA) vengono presentate annualmente sia in versione online interattiva sia in versione pdf (pdf 1,7 Mb) ed offrono una lettura della dinamica del fenomeno nel lungo periodo. Inoltre, annualmente, vengono presentati i tassi di incidenza per fascia di età dal 2009 e, per tutti i tipi di epatite, e caratteristiche dei casi segnalati e i principali fattori di rischio.
- consulta e scarica il protocollo completo (pdf 1,7 Mb) della sorveglianza SEIEVA
- consulta l'archivio dei bollettini.
Focus – Bollettino 16
Profili di rischio per epatite B e C
In Italia negli ultimi anni si è registrata una costante diminuzione dell'incidenza dell'epatite B e C. Nonostante questo dato positivo, l'identificazione di specifiche popolazioni a rischio rimane una priorità per interventi mirati di prevenzione, screening e trattamento. In questo inciso vengono presentati i profili di rischio per l'epatite acuta B e C identificati nel periodo 2004-2023 e valutate le segnalazioni in eccesso rispetto all’atteso (segnali di disproporzionalità).
Su un totale di 3.260 individui con HBV sono stati identificati 9 profili di rischio. I più rappresentati sono stati quelli composti prevalentemente da maschi italiani: senza fattori di rischio segnalati (n=912, 28,0%), con comportamenti sessuali a rischio eterosessuali (n=703, 21,6%) o omo/bisessuali (n=308, 9,4%). I segnali più recenti erano per i profili costituiti da maschi che vivono con HBsAg+ (2023) o senza fattori di rischio (2021).
I casi HCV inclusi erano 951 e suddivisi in 8 profili, il più frequente dei quali consisteva in femmine prevalentemente italiane senza fattori di rischio segnalati (n=179, 18,8%) e giovani maschi italiani con una storia di uso di droghe (n=134, 14,1%). Di 10 segnali identificati, 4 erano relativi al profilo maschile omo/bisessuale con comportamenti sessuali a rischio (il più recente nel 2023).
Nel 2023 emerge anche un eccesso di segnalazioni relativo a maschi senza fattori di rischio e uno nel 2022 relativo a maschi con esposizione nosocomiale. Questi dati evidenziano la necessità di campagne di sensibilizzazione rivolte anche alle popolazioni a bassa prevalenza e assenza di fattori di rischio comune-mente riconosciuti, per raggiungere l'obiettivo di eliminare l'epatite virale come problema di salute pubblica.