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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Epatiti in Italia: on line i dati relativi all'anno 2019

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019 il SEIEVA - il Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – ha registrato una riduzione dell’incidenza dell’epatite A rispetto al 2018, mentre l’epatite B e C i tassi restano stabili al di sotto di 0,5 casi per 100.000.

 

In particolare sono stati segnalati al SEIEVA 418 casi di epatite A, soprattutto da Regioni del centro-nord quali Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte. Insorgenza di numerosi casi tra viaggiatori verso aree endemiche e contatti di casi porta a ribadire l’importanza della vaccinazione tempestiva in queste categorie.

 

Nel 2019 sono stati segnalati 197 nuovi casi di epatite B acuta. I casi segnalati ricadono principalmente nella fascia età compresa fra i 35 e i 54 anni. Le Regioni più interessate sono: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Lazio. Il fattore di rischio più comune è l’esposizione a trattamenti di bellezza e l’esposizione nosocomiale. Anche in questo caso si raccomanda la vaccinazione dei soggetti a rischio per ridurre ulteriormente il tasso di infezione.

 

Sono stati segnalati, inoltre, 40 nuovi casi di epatite C acuta. Il maggior numero di casi è emerso in Toscana, Lombardia, Veneto e Marche. Si tratta di un’infezione che colpisce prevalentemente gli uomini (58%) di età compresa fra 35 e 54 anni. L’esposizione nosocomiale rappresenta il principale fattore di rischio (42,1%), seguita dall’assunzione di droghe e dall’esposizione sessuale.

 

Nel corso del 2019, infine, si è raggiunto un vero e proprio picco relativo all'epatite E con un numero di casi segnalati raddoppiato rispetto all’anno precedente (98 casi rispetto ai 49 del 2018). Questo incremento costituisce un campanello di allarme che impone un monitoraggio attento dell’andamento nei prossimi mesi. Dal 2019 è iniziata, in 4 Regioni pilota (Piemonte, Lombardia, Marche e Puglia), la sperimentazione di una nuova piattaforma specifica per l’approfondimento epidemiologico sui casi di epatite E. La piattaforma, che consente una analisi più approfondita dei fattori di rischio, è estesa a partire da gennaio 2020 a tutta la rete SEIEVA. Tra i fattori di rischio, al primo posto troviamo il consumo di carne di maiale cruda o poco cotta, fattore riscontrato nel 67,8% dei casi.

 

Per approfondire consulta il bollettino 6 - Aggiornamento 2019, marzo 2020 (pdf 1 Mb) e consulta la versione web.

 

Data di creazione della pagina: 26 marzo 2020

Revisione a cura di: Maria Elena Tosti – Seieva, ISS