Giornata mondiale contro l’epatite 2020
Secondo nuove stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la percentuale di bambini di età inferiore ai 5 anni con un’infezione cronica da epatite B (HBV) nel 2019 è scesa a poco meno dell'1% rispetto al 5% circa registrato nell’era pre-vaccino (periodo tra gli anni ’80 e l'inizio degli anni 2000). Ciò segna il conseguimento di uno degli obiettivi cardine relativi all'eliminazione dell’epatite virale previsti dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals): raggiungere una prevalenza inferiore all’1% delle infezioni da HBV nei bambini con meno di 5 anni di età entro il 2020.
In occasione della Giornata mondiale dell’epatite 2020 (28 luglio) – il cui tema è “Futuro senza epatite (Hepatitis-free future)” con un focus sulla prevenzione dell’epatite B tra madri e neonati – l’OMS invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi per prevenire la trasmissione madre-figlio dell’infezione da HBV pubblicando anche nuove linee guida dedicate “Prevention of mother-to-child transmission of hepatitis B virus: Guidelines on antiviral prophylaxis in pregnancy”. Il documento fornisce una guida basata sull’evidenza sull’uso della profilassi antivirale perinatale nelle donne in gravidanza positive all’HBV per la prevenzione della trasmissione madre-bambino dell’infezione.
L’OMS sottolinea l’importanza di promuovere il test tra le donne in gravidanza e la fornitura di profilassi antivirale alle gestanti positive e di ampliare l’accesso alla vaccinazione contro l’epatite B con una dose alla nascita (preferibilmente entro 24 ore) e almeno 2 dosi successive per completare la profilassi.
A livello globale, oltre 250 milioni di persone vivono con infezione cronica da HBV. L'HBV attacca il fegato e provoca la morte di quasi 900.000 persone ogni anno. I bambini sono particolarmente vulnerabili: circa il 90% dei bambini infetti da HBV nel loro primo anno di vita diventa portatore cronico di HBV.
Sul sito dell’OMS le pagine dedicate a: