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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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HBSC 2022: i risultati dell’indagine in Campania

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) analizza in profondità lo stato di salute degli adolescenti di 11, 13, 15 e dal 2022 anche di 17 anni al fine di offrire una fonte attendibile a cui attingere per formulare adeguate politiche di promozione della salute appunto in queste fasce di età. HBSC, svolto su scala nazionale con una cadenza quadriennale, è uno studio multicentrico internazionale realizzato con la collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) in ben 51 nazioni. L'Italia ne fa parte dal 2002.

 

In particolare in Campania è stato preso in esame un campione costituito da un numero complessivo di 130 classi per la scuola secondaria di I grado e 135 classi per la scuola secondario di II grado, per un totale di 265 classi. Hanno compilato il questionario 239 classi con una rispondenza complessiva del 90,2%.

 

Mentre nel 2018 in Campania più di 8 ragazzi su 10 (84,4%) avevano dichiarato di vivere con entrambi i genitori, nel 2022 questa percentuale è leggermente calata. Tali dati possono essere messi in relazione, nel 2021, con l’aumento delle separazioni (+22,5%) e dei divorzi (+24,8%) rispetto ai dati del 2020 secondo il rapporto Istat “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi”. Il FAS (Family Affluence Scale, scala di agiatezza/ricchezza familiare) è un importante indicatore dello status socio-economico della popolazione presa in riferimento. In Campania il dato della fascia relativo al FAS “alto” è diminuito nel 2022 rispetto al 2018 (13,6 vs. 16,2).

 

Per quanto concerne le abitudini alimentari e lo stato nutrizionale, considerando il trend di alcuni indicatori in base all’età della rilevazione riferita all’anno 2022, si può concludere che si è avuto un generale miglioramento. Questo dato si correla con il miglioramento della prevalenza di obesità (6,7%), il quale diminuisce all’aumentare dell’età (dal’8,3 % a 11 anni al 5,4% a 15 anni). Inoltre più della metà dei ragazzi (65,6%) risulta essere normopeso.

 

Dall'inchiesta emerge inoltre che l’attività fisica è poco praticata dai ragazzi. Soltanto l’11,7% fa sport quasi tutti i giorni, mentre il 51,4%, in tutte e tre le fasce di età riferisce di svolgere almeno un’ora di attività fisica dai due ai quattro giorni a settimana. Sono i maschi a svolgere più attività fisica rispetto alle femmine. Anche la percentuale di ragazzi sedentari risulta essere elevata, con il 42,2% che dichiara di dedicare il proprio tempo libero, per almeno 3 ore, a giocare con i videogiochi, con il PC/Tablet/ cellulare. Ancora più elevate (51%) sono le percentuali di ragazzi che dedicano il proprio tempo libero a usare il PC/ Tablet/ cellulare per stare sui social network. Infine le famiglie con FAS basso risultano essere più sedentarie rispetto alle famiglie con FAS medio/alto.

 

Passando poi ad analizzare l'ambiente scolastico la maggior parte dei dirigenti scolastici afferma di avere laboratori didattici attrezzati e palestra in buone condizioni ma che gli istituti necessitano di interventi strutturali. In paragone alla rivelazione del 2018 appare peggiorato il rapporto con gli insegnanti che passa dal 57,4% vs. 52,2%. Restano invariati, invece, i buoni rapporti con i compagni di classe, mentre è cresciuta rispetto al 2018 la percentuale di ragazzi che è stata vittima di cyberbullismo.

 

Analizzando le varie tipologie di dipendenza si nota che: il fumo di sigaretta classica ed elettronica aumenta con l’età e l’uso ogni giorno negli ultimi 30 giorni risulta essere maggiore nei maschi (2,2%) che nelle femmine (1,4%); il consumo di alcol almeno un giorno negli ultimi 30 giorni è aumentato nel 2022 rispetto al 2018 passando dal 44,3% al 46,9%; la maggior parte dei quindicenni ha dichiarato di non fare uso di cannabis; infine il 60% dei ragazzi e il 27% delle ragazze di quindici anni hanno dichiarato di aver scommesso denaro nella loro vita.

 

Il sondaggio ha poi messo in evidenza che la maggior parte dei ragazzi ha una buona percezione della soddisfazione di vita; gli undicenni in maggiore percentuale (83,2%) rispetto ai quindicenni (75,7%).

 

Per quanto riguarda le abitudini sessuali, il 79% dei ragazzi ha dichiarato di non aver avuto rapporti sessuali; i maschi (25,3%) in maggiore percentuale rispetto alle femmine (14,1%) hanno affermato di aver avuto rapporti sessuali.

 

Il ricorso ai social quasi tutti i giorni o più spesso per restare in contatto con amici stretti è sempre più diffuso. Tale pratica risulta essere più frequente nelle femmine rispetto ai maschi. La tendenza all’uso problematico è maggiore nei ragazzi che appartengono a famiglie con FAS alto.

 

Analizzando poi l'impatto negativo che avuto nella vita delle famiglie la pandemia di COVID-19 si nota che ha inciso di più sul piano della salute mentale e dell'attività fisica andando a colpire in misura maggiore i più grandi (15-17 anni) rispetto ai più piccoli e più le femmine che i maschi.

 

Un capitolo a parte è rappresentato dai diciassettenni. L'83% ha una struttura familiare costituita da padre e madre. Per quanto riguarda lo status socio-economico delle famiglie, il 9,2% circa si colloca nella fascia di “alta possibilità di consumo”, il 46,9% nella fascia di “media possibilità di consumo” e il 43,9% nella fascia di “basse possibilità di consumo”. Il 26,8% dei 17enni risulta essere in sovrappeso/obeso. L’eccesso ponderale nei maschi si attesta al 30,7% mentre nelle femmine è al 22%. Le scorrette abitudini alimentari, lo scarso livello di attività fisica e l’eccessiva sedentarietà si concentrano nelle fasce di popolazione con un basso status socio-economico. Sia il rapporto con gli insegnanti che con i coetanei risulta essere mediamente buono, ciò contribuisce alla bassa frequenza di atti di bullismo. I maschi poi mostrano una più bassa frequenza al fumo rispetto alle femmine. La frequenza del fumo di sigaretta aumenta all’aumentare dello status socio-economico della famiglia, mentre diminuisce nel caso della sigaretta elettronica. Dall’analisi sul consumo di alcol emerge che solo il 17,8% ha affermato di non averne mai bevuto nella vita, con nessuna differenza di genere. Ad uno status socio-economico elevato corrisponde un maggior consumo di alcol, più frequenti episodi di ubriachezza e di binge drinking. Il 70,7% ha dichiarato di non averne mai fatto uso di cannabis. Tali comportamenti sono indipendenti dallo status socio-economico della famiglia.

 

Osservando la Figura 15, si nota che il 16,2% dei ragazzi maschi di 17 anni dedica ai videogiochi almeno 4 ore in un giorno in cui gioca, mentre una percentuale inferiore di ragazze, circa l’11,8%, dichiara di giocare ai videogiochi per almeno di 4 ore in un giorno.

 

 

Data di creazione della pagina: 23 novembre 2023

Revisione a cura di: Silvia Andreozzi, Paola Nardone, Silvia Ciardullo – Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS), ISS