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EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Indagine 2022 - Fumo

HBSC indaga, sin dalle prime rilevazioni, il fenomeno del fumo di sigaretta nel corso della vita e degli ultimi 30 giorni (gg), fra i ragazzi di tutte le fasce di età coinvolte nella sorveglianza. Nell’indagine 2021/2022 è stata introdotta fra le domande ”core” del questionario anche quella sull’uso della sigaretta elettronica.

 

Il grafico sottostante mostra i dati riferiti dai ragazzi di 11, 13, 15 e 17 anni rispetto al fumo di sigaretta e all’utilizzo della sigaretta elettronica nel corso dell’ultimo mese, evidenziando un aumento della prevalenza di entrambe le abitudini all’aumentare dell’età, sia nei maschi che nelle femmine.

 

Se fino a 13 anni le prevalenze sono molto simili, a partire dai 15 anni il fumo di sigaretta risulta più frequente rispetto all’utilizzo della sigaretta elettronica, soprattutto fra le ragazze.

 

Infine, solo nei più giovani, entrambi i comportamenti presentano prevalenze più alte nei maschi rispetto alle loro coetanee, mentre a partire dai 13 anni sono le ragazze a riferire di fumare più dei ragazzi, con differenze che crescono all’aumentare dell’età.

 

 

A livello nazionale, poco più dell’11% degli adolescenti italiani (11,13,15 anni) dichiara di aver fumato sigarette e circa il 10% riferisce di aver fatto uso di sigarette elettroniche nel corso degli ultimi 30 giorni.

 

La Sardegna è la Regione con le prevalenze più elevate per entrambi i fenomeni che si attestano intorno al 17%. La Valle d’Aosta è invece la Regione con la prevalenza più bassa per quel che riguarda l’uso della sigaretta elettronica (4,9%), e la P.A. di Trento lo è per il fumo di sigaretta (7,4%), come illustra il grafico sottostante.

 

I dati relativi all’andamento dell’abitudine al fumo di sigaretta fra il 2018 e il 2022 mostra prevalenze stabili e senza differenze di generefra i più giovani, mentre a 13 anni si evidenzia una riduzione fra i ragazzi e un aumento fra le ragazze che, nel 2022, riferiscono di fumare più dei loro coetanei maschi; a 15 anni il trend risulta in diminuzione in entrambi i generi, ma con un gap fra femmine e maschi superiore rispetto al 2018: se infatti nel 2018 la differenza di prevalenza di fumo di sigaretta nell’ultimo mese era superiore nelle ragazze del 6% circa rispetto ai maschi, nel 2022 tale gap è salito al 9%.

 

In base al protocollo internazionale dello studio HBSC [1], lo status socioeconomico è rappresentato da una misura composita del livello dei consumi delle famiglie, considerata una proxy del loro reddito, generalmente poco noto ai ragazzi. Il FAS (Family Affluence Scale, scala di agiatezza/ricchezza familiare) [2] è dunque lo strumento di valutazione del benessere familiareutilizzato in HBSC che deriva dalle risposte dei ragazzi rispetto alla possibilità di fare vacanze e alla presenza in famiglia di beni quali auto, computer, stanza singola, ecc.

 

Lo status socio-economico della famiglia non sembra influenzare l’abitudine al fumo nei ragazzi di 11, 13 e 15 anni che presentano prevalenze sia di fumo di sigaretta che di utilizzo della sigaretta elettronica molto simili nelle famiglie con FAS basso, medio e alto. A 17 anni risulta invece un po’ più alta sia la prevalenza di fumo di sigaretta che di sigaretta elettronica frai ragazzi appartenenti alle famiglie più benestanti.

 

Risorse utili

 

Riferimenti

  1. HBSC, protocollo di ricerca internazionale
  2. Currie CE, Elton RA, Todd J, et al. Indicators of socioeconomic status for adolescents: the WHO Health Behaviour in School-aged Children Survey. HealthEduc Res 1997;12(3):385-97.

 

Data di pubblicazione della pagina: 14 dicembre 2023

Testo scritto da: Gruppo di coordinamento HBSC-Italia 2022