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Istituto Superiore di Sanità
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HBSC 2022: i risultati dell’indagine nel Lazio

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) studia in profondità lo stato di salute degli adolescenti di 11, 13, 15 e dal 2022 anche di 17 anni al fine di offrire una fonte attendibile a cui attingere per formulare adeguate politiche salutari in queste fasce di età. HBSC, svolto su scala nazionale con una cadenza quadriennale, è uno studio multicentrico internazionale realizzato con la collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in ben 51 nazioni. L'Italia ne fa parte dal 2002 e ad oggi ha preso parte a sei raccolte dati.

 

In particolare nel Lazio nell'ultima indagine il 78,7% dei ragazzi ha dichiarato di vivere con entrambi i genitori mentre il 14% solo con la madre. Dal punto di vista del livello economico una famiglia su cinque si colloca nella fascia di “alta possibilità di consumo” (20,7%), una su due (54,9%) nella fascia di “media possibilità di consumo” e una su quattro (24,4%) nella fascia di “basse possibilità di consumo”.

 

Nei giorni di scuola a 15 anni un adolescente su quattro salta la prima colazione. Inoltre, la percentuale di coloro che seguono le linee guida sia italiane che internazionali per ciò che riguarda i consumi di frutta e verdura è bassa: soltanto il 15,0% infatti consuma la frutta e il 12,6% la verdura più volte al giorno, a dispetto delle cinque porzioni quotidiane raccomandate.

 

Dall'indagine emerge che solo un adolescente su tre pratica con regolarità un’attività fisica così intensa da sudare; all’opposto, sempre un adolescente su 10 non la pratica mai. Le femmine nel complesso sono meno sportive rispetto ai coetanei maschi e la pratica di attività fisica tende a ridursi con l’aumentare dell’età. Passando poi ad analizzare i comportamenti sedentari si constata che quasi un adolescente su tre guarda la TV più di due ore al giorno e quest'abitudine si fa più frequente con l'aumentare dell’età. Il 40% circa degli adolescenti trascorre almeno due ore al giorno impegnato con i videogiochi e più del 40% utilizza PC, tablet e cellulare per stare sui social network per più di due ore al giorno.

 

Per quanto riguarda la scuola i dati evidenziano che il gradimento degli studenti rispetto alla scuola cala con il crescere dell’età in entrambi i sessi. Rispetto alla precedente rilevazione, compiuta nel 2018, colpisce una generale diminuzione del gradimento scolastico. Osservando i risultati relativi alle dipendenze e all'assunzione di sostanze nocive emerge che la maggior parte dei ragazzi dichiara di non aver “mai” fumato; la percentuale di “non fumatori” si riduce, però, con l’aumentare dell’età, passando dal 98,6% degli 11enni al 91,6% dei 13enni fino al 72,6% dei 15enni. La maggior parte dei ragazzi intervistati dichiara inoltre di non aver “mai” bevuto alcol; questa percentuale si riduce però anche in questo caso con l’aumentare dell’età, passando dal 84,5% degli 11enni al 62,9% dei 13enni sino al 31,2% dei 15enni. Comparando, tuttavia, il periodo post pandemico con il precedente appare evidente una leggera flessione di questi comportamenti non salutari. Permangono invariate le differenze di genere, con le femmine che prevalgono sui maschi nel fumare le sigarette, mentre i maschi prevalgono nell’abitudine al gioco d’azzardo. Minore è la differenza per genere nel consumo di cannabis e alcol, che risulta lievemente a favore dei maschi.

 

Lo stato di salute e il benessere psicofisico dei ragazzi è stato indagato tramite l’auto-percezione. L'autoconsapevolezza dei ragazzi in relazione al proprio stato di salute e il grado di soddisfazione di vita si riduce con l’aumentare dell’età dagli 11 ai 15 anni. L’analisi dei dati indica una insoddisfazione maggiore per le femmine. Il divario tra maschi e femmine risulta aumentato rispetto alla rilevazione del 2018.

 

Per quanto concerne le abitudini sessuali, si evidenzia che è in lieve riduzione l’uso del preservativo rispetto agli altri metodi contraccettivi (69,8% nel 2018 vs 66,9% nel 2022).

 

Rispetto all’impiego dei social media è di sicuro più diffuso tra i ragazzi di 11, 13 e 15 anni e l’utilizzo problematico è maggiormente frequente tra le ragazze per ogni fascia d’età, risultando aumentato rispetto al periodo pre-pandemico. Il COVID-19 ha infatti avuto un impatto negativo sul benessere, sulla salute e sugli stili di vita degli adolescenti e delle loro famiglie. In particolare, le limitazioni sull’attività fisica e lo stress mentale hanno fra i più giovani peggiorato le aspettative per il futuro. Un'attenzione speciale viene infine riservata ai diciassettenni. I dati riportati evidenziano come i 17enni adottino con maggior frequenza comportamenti a rischio di dipendenze rispetto ai 15enni. Il fumo di sigaretta risulta lievemente prevalente nelle ragazze, mentre non si notano rilevanti differenze di genere per il consumo di alcol. L’uso di cannabis non mette in luce grandi diversità di genere. Si rileva da ultimo che una buona parte dei ragazzi manifesta un basso livello di benessere psicologico, anche se una maggiore soddisfazione nei confronti della vita è prevalente in coloro che nascono e crescono in un contesto socio-economico medio e alto.

 

Risorse utili

 

Data di creazione della pagina: 12 ottobre 2023

Revisione a cura di: Silvia Andreozzi, Paola Nardone, Silvia Ciardullo – Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS), ISS