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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Stagione influenzale 2010-2011: l’efficacia vaccinale del vaccino trivalente



Su Eurosurveillance del 17 marzo 2011, sono stati pubblicati i risultati dello studio europeo I-MOVE [1] per valutare l’efficacia vaccinale (EV) del vaccino trivalente per la stagione 2010/2011 attualmente in corso. I risultati dello studio mettono in evidenza un’efficacia inferiore rispetto a quella stimata la scorsa stagione 2009/2010 per il vaccino pandemico monovalente (dal 70% all’85% a seconda del Paese) [2], utilizzando la stessa metodologia.

 

Fino a questo momento tutti gli studi condotti in Europa (uno in Inghilterra e due in Spagna) con differenti metodologie (studi di coorte e caso controllo) hanno mostrato un EV sovrapponibile a quella stimata dall’analisi europea appena pubblicata, compresa tra il 43% e il 65% [3-5]. Lo studio inglese, tuttavia, evidenzia una maggiore efficacia del vaccino stagionale nei soggetti già vaccinati con vaccino pandemico nella precedente stagione 2009/2010 che passa dal 65% al 72%, suggerendo un effetto booster del vaccino stagionale [3].

 

In Europa, partecipano allo studio multicentrico 8 Paesi (Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Polonia, Romania, Spagna, Ungheria), ma i risultati sono basati sull’analisi dei dati parziali, fino alla quarta settimana del 2011, forniti da 6 Paesi in cui gli studi sono ancora in corso [5]. Bisogna pertanto considerare queste stime con cautela in quanto ancora preliminari; solo alla conclusione della stagione influenzale si potranno trarre conclusioni definitive sull’efficacia vaccinale stimata.

 

Qualche riflessione

Tuttavia, le stime pubblicate questa settimana [1] non si allontanano da quelle osservate nelle stagioni precedenti alla pandemia. [2]. Le cause della maggiore efficacia del vaccino pandemico sono dovute alla combinazione di più fattori, fra i quali i più importanti sono rappresentati dalla relativa giovane età dei soggetti vaccinati rispetto alle normali stagioni influenzali, il perfetto match fra ceppo circolante e ceppo contenuto nel vaccino e la presenza di un adiuvante nella maggior parte dei vaccini pandemici disponibili. Durante le “normali” stagioni influenzali, questi fattori non si verificano. Prima di tutto la vaccinazione stagionale è raccomandata per gli ultrassessantacinquenni e i soggetti con condizioni di rischio pre-esistenti di tutte le età, in quanto presentano un rischio maggiore di complicanze dovute all’influenza e questi soggetti, possono rispondere in maniera meno efficiente alla vaccinazione a causa del loro sistema immunitario a volte meno efficiente. In secondo luogo, la composizione del vaccino trivalente stagionale viene decisa molto prima rispetto all’inizio della stagione influenzale e per questo motivo può accadere che i virus circolanti possano presentare delle mutazioni minori (drift) rispetto ai ceppi inclusi nel vaccino (fenomeno del mis-match). Inoltre i vaccini trivalenti stagionali sono per la maggior parte non adiuvati.

 

Va sottolineato anche che gli studi pubblicati sono tutti diretti a valutare l’efficacia di campo del vaccino antinfluenzale nel prevenire i casi confermati di influenza e non tengono conto del ruolo del vaccino nel prevenire le ospedalizzazioni e i decessi che si verificano soprattutto nei soggetti che presentano condizioni di rischio pre-esistenti e che rappresentano la popolazione target della vaccinazione in Italia.

 

Tuttavia, questi studi permettono di effettuare stime di efficacia tempestive, mentre la stagione influenzale è ancora in corso, e possono aiutare a identificare eventuali mutazioni tra i ceppi circolanti e di conseguenza possibili mis-match con i ceppi contenuti nel vaccino. Inoltre, un’EV compresa tra il 43% e il 65% rappresenta comunque un risultato apprezzabile in termini di sanità pubblica in quanto permette di prevenire una quota non trascurabile, anche se leggermente inferiore rispetto alla scorsa stagione, di casi confermati di influenza.

 

Riferimenti

  1. Kissling E, Valenciano M, I-MOVE case–control studies team. Early estimates of seasonal influenza vaccine effectiveness in Europe, 2010/11: I-MOVE, a multicentre case–control study. Euro Surveill. 2011;16(11):pii=19818.
  2. Valenciano M, Kissling E, Cohen JM, Oroszi B, Barret AS, Rizzo C, et al. Estimates of pandemic influenza vaccine effectiveness in Europe, 2009-2010: results of Influenza Monitoring Vaccine Effectiveness in Europe (I-MOVE) multicentre case-control study. PLoS Med. 2011;8(1):e1000388.
  3. Hardelid P, Fleming DM, McMenamin J, Andrews N, Robertson C, SebastianPillai P, Ellis J, Carman W, Wreghitt T, Watson JM, Pebody RG. Effectiveness of pandemic and seasonal influenza vaccine in preventing pandemic influenza A(H1N1)2009 infection in England and Scotland 2009-2010. Euro Surveill. 2011;16(2):pii=19763.
  4. Savulescu C, Jiménez-Jorge S, de Mateo S, Ledesma J, Pozo F, Casas I, Larrauri A, cycEVA Study Team. Effectiveness of the 2010/11 seasonal trivalent influenza vaccine in Spain: preliminary results of a case–control study. Euro Surveill. 2011;16(11):pii=19820.
  5. Castilla J, Morán J, Martínez-Artola V, Reina G, Martínez-Baz I, García Cenoz M, Alvarez N, Irisarri F, Arriazu M, Elía F, Salcedo E. Effectiveness of trivalent seasonal and monovalent influenza A(H1N1)2009 vaccines in population with major chronic conditions of Navarre, Spain: 2010/11 mid-season analysis. Euro Surveill. 2011;16(7):pii=19799.
  6. Puig-Barberà J. 2010-2011 influenza seasonal vaccine, preliminary mid-season effectiveness estimates: reason for concern, confounding or are we following the right track?. Euro Surveill. 2011;16(11):pii=19821.

 

Data di creazione della pagina: 24 marzo 2011

Revisione a cura di: Caterina Rizzo - reparto Epidemiologia delle malattie infettive (Cnesps, Iss)