Influenza: Domande e risposte sotto l’albero
a cura del gruppo Flu-Iss del Centro nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute
E' già arrivata l'influenza in Italia? Quali virus sono stati già
isolati?
Al momento l’epidemia è moderata: fino alla prima settimana di dicembre la
frequenza di casi è assolutamente simile a quella degli anni precedenti
nella stessa stagione.
In Italia sono stati identificati 3 ceppi virali: i primi due sembrano
appartenere al ceppo A (H1N1) mentre per il terzo, isolato a Parma su un
bambino di 3 anni, ancora non c’è la conferma ma sembra essere di tipo
H3N2.
Come funziona la rete di sorveglianza epidemiologica? E' già al lavoro?
La sorveglianza sentinella dell'influenza viene svolta attraverso la
collaborazione degli Assessorati Regionali alla Sanità, dell’ISS e del
Centro Interuniversitario per la ricerca sull’influenza (CIRI), dei
medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei
Laboratori Universitari di Riferimento e viene coordinata dal Ministero
della Salute. Tutte le settimane i medici sentinella raccolgono il
numero di casi visti: i dati vengono settimanalmente riportati sul sito
web della
Ministero della Salute e su
Flu-Iss.
La rete di sorveglianza epidemiologica è al lavoro da metà ottobre, dalla
42esima settimana dell’anno, che va dal 13 al 19 ottobre.
Si è sentito parlare di un nuovo virus influenzale il 'Fujian' arrivato in
Gran Bretagna e Francia e che sarebbe diffuso negli Stati Uniti. Di cosa
si tratta?
Negli Stati Uniti, dove l’epidemia sembra essere arrivata più
precocemente, è stato isolato molto spesso un virus di tipo A (H3N2),
denominato ‘Fujian’ (spesso indicato, soprattutto sui media, come
giapponese). Questo è poi stato identificato precocemente anche in
Europa (soprattutto in Scozia e Norvegia, in Svezia e in Francia).
Il ceppo di virus isolato è una variante, abbastanza simile rispetto a
quello contenuto nel vaccino A H3N2. Tutti gli anni emergono varianti
dei virus influenzali e l’osservazione è quindi abbastanza comune:
quando le varianti sono simili fra loro, ci si aspetta che l’immunità
indotta da una variante protegga anche dall’altra. Fino ad ora ci si
aspetta quindi che il vaccino disponibile quest’anno sia protettivo
anche nei confronti della variante ‘Fujian’.
Il ceppo della variante A-Fujian è associato a una maggiore severità
clinica?
Nonostante negli Usa siano stati segnalati alcuni decessi,
soprattutto in bambini, associati a influenza da A-Fujian.Il quadro
clinico dell’influenza di quest’anno fino ad ora non sembra essere più
severo di quello degli anni precedenti.
Anche in Europa l’osservazione di casi di influenza da A-Fujian non è
risultata associata a una maggiore severità clinica. Infatti nessuno
stato europeo ha esteso a tutta la popolazione infantile la
raccomandazione alla vaccinazione.
A chi è raccomandata e a chi è consigliata la vaccinazione? Si è ancora
in tempo per vaccinarsi?
In Italia il vaccino resta raccomandato a tutti i soggetti oltre i 64 anni
di età e a tutte le persone di qualsiasi età affette da malattie
particolari, fra cui malattie croniche a carico dell'apparato
respiratorio, circolatorio, uropoietico.
Di recente l’indagine
Icona sulla proporzione di bambini vaccinati in Italia ha evidenziato
che, lo scorso anno, solo l’8% di bambini a rischio nel secondo anno di
vita sono stati vaccinati contro l’influenza.
Si è ancora in tempo per vaccinarsi dato che ancora il piccolo stagionale
epidemico non è stato raggiunto. Se l’andamento dell’epidemia quest’anno
sarà simile a quello degli anni precedenti nel giro di 4 settimane si
potrebbe cominciare ad osservare una crescita consistente
dell’incidenza.