Un intervento di canto di gruppo per il benessere emotivo delle neomamme: l’esperienza italiana nel progetto "Music and Motherhood"
Sostenere il benessere emotivo delle neomamme, contrastando la depressione post partum (DPP) con il canto di gruppo: è questo l’obiettivo dello studio “Music and Motherhood”, promosso e coordinato dall’Ufficio Regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS Europa). Il progetto si è svolto fra il 2021 e il 2023 in Danimarca, Romania e Italia. I risultati dello studio sull’implementazione dell’intervento realizzato in Italia sono stati pubblicati sulla rivista Frontiers in Medicine a ottobre 2024.
Il contesto di riferimento
La depressione post partum (DPP) è fra le più frequenti condizioni patologiche del periodo postnatale, interessando il 13-15% delle donne che partoriscono. Nonostante questa fase della vita sia caratterizzata da frequenti contatti con i professionisti e con i servizi sanitari, nella metà delle donne che soffrono di DPP il disturbo non viene riconosciuto o non riceve una terapia adeguata. Se non trattata, la DPP può avere un impatto negativo profondo e a lungo termine sulla salute delle donne e dei bambini e condizionare la relazione con il bambino e il partner, costituendo quindi una minaccia al benessere del nucleo familiare.
Ricerche recenti suggeriscono che gli interventi basati sulla musica possano essere efficaci nel promuovere e tutelare la salute mentale della donna in gravidanza e nei primi mesi dopo la nascita del bambino. In particolare, in uno studio clinico controllato randomizzato condotto nel Regno Unito che ha confrontato gli effetti del canto di gruppo, del gioco creativo di gruppo e dell’assistenza abituale sui sintomi di DPP le donne che hanno partecipato all’intervento di canto hanno presentato un più rapido miglioramento dei sintomi depressivi rispetto alle partecipanti agli interventi di controllo (Fancourt et al, 2018). Parallelamente, è molto cresciuto negli ultimi anni, a livello internazionale, l’interesse per gli effetti dell’arte sulla salute. L’OMS Europa ha pubblicato nel 2019 una sintesi delle evidenze di oltre 3.000 studi, che ha identificato un ruolo importante delle arti nella promozione della salute, prevenzione, gestione e trattamento delle malattie lungo tutto l'arco della vita. L’implementazione di interventi artistici in contesti diversi da quelli in cui sono stati sviluppati e sperimentati richiede un adattamento che tenga conto delle specifiche caratteristiche socioculturali del nuovo contesto in cui li si voglia realizzare. L’OMS Europa ha puntato sull’intervento di canto di gruppo per mamme con sintomi di DPP per un case study che descrivesse come questo processo di adattamento possa essere realizzato, rendendo disponibili risultati sulla fattibilità di questo percorso.
Lo studio “Music and Motherhood”, promosso e coordinato dall’OMS Europa, si è svolto fra il 2021 e il 2023 in Danimarca, Romania e Italia.
Guidati dal gruppo di coordinamento internazionale costituito dall’Unità Behavioural and Cultural Insights dell’OMS Europa, da ricercatori del WHO Collaborating Centre for Arts and Health dell’University College di Londra e dagli esperti dell’intervento di canto di Breathe Arts Health Research, i responsabili degli studi nazionali sono stati condotti passo passo attraverso un approfondimento volto a individuare il setting più adeguato in cui realizzare “Music and Motherhood” nel proprio Paese. È stata applicata la metodologia descritta nel “Kit di strumenti sulla prescrizione sociale” dell’OMS, che descrive le fasi necessarie a realizzare percorsi che consentano ai professionisti sanitari di ricorrere a servizi e risorse non cliniche della comunità a vantaggio del benessere dei propri pazienti.
Il gruppo dell’ISS ha coordinato lo studio italiano, che rappresenta la prima esperienza nazionale di implementazione multicentrica di un intervento di arte e salute con prove di efficacia, e ha individuato nei consultori familiari il setting ideale per rendere disponibile questa offerta innovativa. Infatti, i consultori familiari sono da anni impegnati nella promozione e tutela della salute mentale della donna in gravidanza e nei primi mesi dopo il parto. In molte regioni, sono proprio i consultori a offrire lo screening per il riconoscimento precoce della DPP e il colloquio psicologico clinico con finalità diagnostiche in caso di un sospetto disagio psicologico manifestato in gravidanza o in puerperio. Uno studio nazionale dell’ISS condotto nel 2019 ha però documentato che solo il 60% delle strutture ha le risorse di personale necessarie a offrire un trattamento alle donne con sintomi depressivi.
L’intervento di canto di “Music and Motherhood”
L’intervento, che prevede 10 incontri settimanali di canto di gruppo ai quali possono partecipare 8-12 mamme, si rivolge a donne nel periodo post natale con sintomi di DPP (punteggio ≥10 Edinburgh Postnatal Depression Scale, EPDS). Gli elementi chiave sono la centralità della mamma come destinataria dell’intervento e il fatto che tutte le partecipanti presentino sintomi di DPP. Le donne sono invitate a partecipare agli incontri con i loro bambini, ma non si tratta di un prerequisito per la loro partecipazione, in quanto l'obiettivo principale è il supporto al benessere emotivo delle mamme. Gli incontri sono condotti da un maestro di canto professionista - denominato leader di canto - che guida le mamme nel canto di insieme promuovendo il supporto fra pari e l’aiuto reciproco attraverso un approccio demedicalizzato. Sono proposte varie tipologie di brani anche in diverse lingue, sulla base della composizione specifica del gruppo. Per partecipare agli incontri non è richiesta alle mamme alcuna competenza musicale. Si possono utilizzare semplici strumenti di accompagnamento, come piccole percussioni. Durante le sessioni di canto è offerto un rinfresco, che costituisce un momento di pausa e socializzazione.
L’esperienza italiana
Hanno preso parte allo studio di fattibilità coordinato dall’ISS i consultori familiari delle Aziende sanitarie ASL Città di Torino, Azienda ULSS 6 Euganea e ASL ROMA 2 e il Cultural Welfare Centre, un’organizzazione del terzo settore specializzata nella ricerca su arte, cultura e salute.
A livello locale, i consultori hanno mappato le risorse disponibili sul territorio, individuato i leader di canto, selezionato e predisposto la sede degli incontri. L’individuazione delle partecipanti candidate all’intervento è stata facilitata dal fatto che i servizi sanitari coinvolti avessero già implementato lo screening per l’individuazione precoce del disagio psichico perinatale. L’offerta dell’intervento di canto, che si affianca senza sostituirsi ad altri interventi eventualmente già in corso, si è quindi inserita all’interno di una rete già esistente di salvaguardia della salute mentale della donna in gravidanza e nel periodo post natale. Nell’adattamento italiano, un professionista del consultorio ha partecipato agli incontri come figura di supporto e collegamento con il servizio sanitario.
La valutazione qualitativa, basata su focus group e interviste semistrutturate, è stata finalizzata a fornire una comprensione approfondita del processo di implementazione realizzato e a descrivere l’esperienza delle donne che hanno partecipato. Anche la valutazione quantitativa si è concentrata sia sulla fattibilità (tempo necessario all’implementazione, aderenza all’intervento, tasso di abbandono) sia sull’impatto percepito da parte delle mamme partecipanti all’intervento di canto di gruppo, sulla sintomatologia depressiva e la qualità della vita (EPDS e World Health Organization-Five Well-Being Index, WHO-5).
Tra marzo e giugno 2023 sono stati condotti tre gruppi di canto che hanno coinvolto complessivamente 23 neomamme con un punteggio iniziale all’EPDS ≥10 e i loro bambini. L’implementazione dell’intervento a livello locale è stata molto rapida (gennaio-giugno 2023).
I risultati principali in Italia
Il canto di gruppo si è rivelato uno strumento sostenibile e adeguato, che ha permesso di:
- migliorare in modo significativo la sintomatologia depressiva e la qualità della vita delle neomamme partecipanti, in linea con i risultati dell’RCT inglese e di quanto osservato nei gruppi condotti in Danimarca e Romania
- aiutare le donne partecipanti a condividere e a migliorare il proprio stato emotivo, fornendo uno strumento di interazione con il bambino
- demedicalizzare il processo di cura favorendo l’utilizzo di risorse non sanitarie presenti sul territorio
- coinvolgere anche donne straniere con padronanza linguistica non sufficiente per essere avviate alla psicoterapia in italiano.
Il progetto "Music and Motherhood" è stato valutato, sia dalle mamme partecipanti all’intervento di canto sia dai professionisti che lo hanno implementato, come una proposta che risponde ai bisogni della popolazione alla quale si rivolge e al contesto specifico dei consultori familiari.
L'attenzione alle esigenze delle madri e la co-presenza di un insegnante di canto e di un operatore sanitario sono stati tra i fattori chiave del successo dell’implementazione italiana. A testimonianza di quanto emerso dalle analisi qualitative, non ci sono stati rifiuti né abbandoni fra le donne avviate all’intervento e l’aderenza è stata molto elevata (il numero medio di incontri frequentati dalle mamme è stato di nove su dieci).
Lo studio italiano, affiancato dai risultati analoghi ottenuti in Danimarca e Romania, rende disponibile un’importante testimonianza che un intervento artistico dimostratosi efficace nel migliorare gli esiti di salute in un determinato contesto culturale e linguistico, può essere adattato con successo a un’altra realtà.
Le prospettive future: un nuovo progetto per l’adattamento italiano dell’intervento
Sulla base dell'esperienza maturata sotto la guida dell’OMS Europa, e al fine di promuovere la diffusione dell'intervento a livello nazionale, il CNAPPS ha proposto un nuovo studio per sviluppare ulteriormente l’adattamento italiano di “Music and Motherhood”. Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Bando Ricerca Indipendente ISS 2023, consentirà di predisporre un percorso formativo e un manuale sull’intervento, specifici per il contesto italiano. Il gruppo di coordinamento dell’ISS, con la supervisione del gruppo internazionale, accompagnerà nel percorso di implementazione altre aziende sanitarie che intendano offrire l’intervento alle proprie utenti.
L’adattamento italiano dell’intervento: la seconda edizione di “Music and Motherhood”
Sulla base dell'esperienza maturata sotto la guida dell’OMS Europa, e al fine di promuovere la diffusione dell'intervento a livello nazionale, ad aprile 2024, l'ISS ha finanziato una seconda edizione del progetto "Music and Motherhood". Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Bando Ricerca Indipendente ISS 2023, mira a predisporre un percorso formativo e un manuale sull’intervento, specifici per il contesto italiano. Il gruppo di coordinamento dell’ISS, con la supervisione del gruppo internazionale, accompagnerà nel percorso di implementazione altre aziende sanitarie che intendano offrire l’intervento alle proprie utenti. Consulta la pagina dedicata alla seconda edizione del progetto.
- il Primo Piano
- l’articolo di Lega I, Luzi, I, Mastroeni S et al. “Implementing a group singing intervention for postpartum depression within the Italian health service”. Front. Med. 21 ottobre2024, vol. 11. https://doi.org/10.3389/fmed.2024.1461965
- l’articolo di Fancourt D, Perkins R. “Effect of singing interventions on symptoms of postnatal depression: three-arm randomised controlled trial”. RCT UK. Br J Psychiatry (2018) 212(2):119-21. doi.org/10.1192/bjp.2017.29
- l’articolo di Warran K, Smith C, Ugron A et al. “Implementing a singing-based intervention for postpartum depression in Denmark and Romania: a brief research report”. Front. Med. 20 dicembre2023, vol. 10. https://doi.org/10.3389/fmed.2023.1249503
- la news “Musica e maternità: innovazione dell'assistenza sanitaria attraverso le arti, se ne parla all'Oms” sul sito dell’ISS
- la news “WHO meeting on music and motherhood: health-care innovation through the arts” sul sito dell’OMS Europa
- la pagina del Jameel Arts & Health Lab dedicata al “Music and Motherhood”
- la news “Prescrizione sociale, disponibile la traduzione italiana della guida” sul sito dell’ISS
- la pagina di Breathe dedicata a Melodies for Mums
- la pagina del “Ground-breaking research series on health benefits of the arts “ sul sito dell’OMS Europa
- il sito del Cultural Welfare Centre (CCW)
- la pagina dedicata alla seconda edizione del progetto.
I partecipanti al progetto “Music and Motherhood”
Il gruppo italiano
Gruppo di coordinamento centrale
Ilaria Lega, Ilaria Luzi, Claudia Ferraro, Simona Mastroeni, Silvia Andreozzi, Serena Donati, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Gruppo di coordinamento locale, Este
Pietro Grussu, Emanuela Tezzon, Stefania Brun, Azienda ULSS 6 Euganea, Este (PD)
Valentina Cavazzana, Dandelion Associazione di promozione sociale, Maserà di Padova (PD)
Gruppo di coordinamento locale, Roma
Patrizia Proietti, Patrizia Magliocchetti, Emanuela Menichelli, Erika Natale, Alessandra Maria Monti, Daniela Aiello, Patrizia Sallese, Cinzia Di Giuseppe, ASL Roma 2, Roma
Chiara Monaldi, Studio Lago - Il centro della voce, Roma
Gruppo di coordinamento locale, Torino
Cristina Biglia, Giulia Maurino, Daniela Morero, Silvio Saccani, Maria Crisetti, Giulia Mortara, Giuseppina Viola, Maria Clara Zanotto, ASL Città di Torino, Torino
Catterina Seia, Paola Matossi, Rossana Oreggia, Cultural Welfare Center, Torino.
Il gruppo internazionale
Coordinatori del progetto
Calum Smith, Nuffield Department of Population Health, University of Oxford, Oxford, United Kingdom/ Consultant, Behavioural and Cultural Insights Unit, World Health Organization Regional Office for Europe, Copenhagen, Danimarca.
Katey Warran, Social Biobehavioural Research Group, Research Department of Behavioural Science and Health, University College London, London, United Kingdom/ School of Health in Social Science, University of Edinburgh, Edinburgh, Regno Unito.
Nils Fietje, Behavioural and Cultural Insights Unit, World Health Organization Regional Office for Europe, Copenhagen, Danimarca.
Coordinatore della formazione
Lorna Greenwood, Breathe Arts Health Research, London, Regno Unito.
Gruppi nazionali
Hanna Ugron, RaritaZbranca, Centrul Cultural Clujean, Cluj-Napoca, Romania.
Louise Frøkjær Carstens, Den Kreative Skole, Region Midtjylland (Central Denmark Region), Viborg, Danimarca.
Mikkel Ottow, Region Midtjylland (Central Denmark Region), Viborg, Danimarca.