L’alimentazione dei bambini durante le emergenze
Il 16 novembre 2009 l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha ospitato il seminario “Alimentazione infantile nelle emergenze”, con lo scopo di condividere le linee d’azione proposte in ambito internazionale per la gestione dell’alimentazione dei bambini in situazione di emergenza.
Gli obiettivi specifici dell’iniziativa sono stati:
- descrivere gli aspetti epidemiologici, gli obiettivi del Codice internazionale e le linee operative internazionali per l’alimentazione infantile nelle emergenze
- descrivere il ruolo di alcuni gruppi di interesse e agenzie nazionali nella gestione delle emergenze e proporre linee operative e interventi di informazione e/o formazione per il personale coinvolto nella gestione delle emergenze, sugli aspetti relativi all’alimentazione infantile.
L’iniziativa si è rivolta a:
- pianificatori, coordinatori e operatori dell’emergenza, prevalentemente in area nazionale
- professionisti dei servizi sociosanitari, degli ordini professionali e delle società scientifiche impegnati nel coordinamento di interventi e nella formazione sul percorso nascita, sull’allattamento al seno e sull’alimentazione infantile in generale.
Linee di indirizzo, strategie e formazione
La prima sessione ha visto la presentazione delle linee di indirizzo internazionali sulle strategie di intervento e sulla formazione degli operatori. Hanno presentato i propri contributi Lida Lhotska (rappresentante di International Baby Food Action Network di Ginevra - Ibfan, membro dell’Ife Core Group), Angela Giusti (Centro nazionale di epidemiologia, Iss) e Leonardo Speri (Comitato nazionale dell’Unicef e coordinatore dell’iniziativa “Ospedale amico dei bambini” in Italia).
Lida Lhotska ha passato in rassegna le iniziative internazionali sull’alimentazione infantile nelle emergenze, trattando gli aspetti epidemiologici e sottolineando l’urgenza di adottare linee di indirizzo condivise che tutelino tutti i bambini. In particolare, sono stati descritte le pratiche ottimali per l’alimentazione di lattanti e bambini piccoli e i rischi associati a pratiche di alimentazione sub-ottimali, specialmente nelle emergenze.
Scarica:
- Nutrition Cluster Project (ppt 510 kb)
- alimentazione infantile nelle emergenze: perché è importante (ppt 6,3 Mb).
Angela Giusti ha presentato le linee di indirizzo contenute nella guida operativa, descrivendo la risposta minima necessaria in situazione di emergenza per rispondere alle esigenze dei lattanti e dei bambini piccoli. L’intervento minimo in situazione di emergenza riguarda lo sviluppo di strategie condivise, la formazione del personale, il coordinamento delle operazioni, il monitoraggio e la valutazione, l’integrazione multisettoriale e la minimizzazione dei rischi da alimentazione artificiale. Tutti questi aspetti sono trattati in dettaglio nelle linee di indirizzo messe a punto dall’Ife Core Group, frutto di un collaborazione inter-agenzia fra le principali organizzazioni delle Nazioni Unite e Organizzazioni non governative di livello internazionale. È stato anche sottolineato il ruolo chiave dei media per fare informazione in modo da promuovere e sostenere le pratiche ottimali di alimentazione dei bambini nelle emergenze.
Scarica:
- alimentazione infantile nelle emergenze: la risposta minima necessaria (ppt 17 Mb)
- studio di casi (pdf 8 kb)
- guida operativa per l’alimentazione infantile nelle emergenze (formato A4, pdf 850 kb - formato A5, pdf 695 kb)
Leonardo Speri ha descritto la situazione in Italia per quanto riguarda la promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno. Dai dati italiani disponibili emerge che, a fronte del 95% delle donne che esprimono il desiderio di allattare (Iss 2003), solo il 56,7% allatta al 3° mese e solo il 26,6% oltre il 6° mese e non in modo esclusivo (Multiscopo Istat 1999-2000). Speri ha ricordato la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, che prevede che alle madri siano garantite adeguate cure prenatali e postnatali, e che tutti i gruppi della società ricevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore e sui vantaggi dell’allattamento al seno. È stato poi illustrato lo stato dell’arte delle iniziative promosse nel nostro Paese e gli strumenti legislativi e tecnico-scientifici per l’azione.
Scarica:
- la prospettiva nazionale (pdf 3 Mb).
Prepararsi all’emergenza
Nel pomeriggio è stato affrontato il tema della preparazione all’emergenza. Claudia Carletti (ospedale Burlo Garofolo di Trieste) ha presentato una panoramica degli orientamenti internazionali in tema di alimentazione infantile e Maria Pompea Schiavelli (Federazione nazionale dei collegi delle ostetriche e Comitato multisettoriale per l’allattamento al seno) ha presentato le linee di indirizzo nazionali per l’alimentazione infantile. Marco Leonardi (Protezione Civile) ha parlato in generale dell’organizzazione degli interventi di emergenza, in particolare per il settore sanitario e alimentare, sottolineando la complessità della gestione delle donazioni spontanee durante l’emergenza e il post emergenza. Antonio Masetti (Società italiana di pediatria), ha sottolineato l’importanza dell’intervento pediatrico qualificato e Giuseppe Matricardi (direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di L’Aquila) ha illustrato gli interventi messi in opera durante l’emergenza da parte degli enti chiamati a operare sul posto.
Maria Chiara Sgarrella (pediatra e consulente professionale in allattamento) ha presentato alcuni casi clinici relativi al sostegno all’allattamento al seno nella difficile situazione di emergenza, mentre Barbara Zapparoli (pediatra e neonatologa) ha parlato della rilattazione e descritto i diversi modelli formativi validati - presenti in ambito nazionale e internazionale - per la formazione universitaria e in servizio per tutti gli operatori che si occupano di alimentazione infantile. Franco De Luca e Carla Oliva (entrambi rappresentanti di servizi territoriali di Aziende sanitarie) hanno parlato della rete dei servizi come risorsa chiave in situazione di emergenza, in collaborazione con le risorse delle comunità locali come le associazioni di volontariato, descritte nel dettaglio da Martina Carabetta (rappresentante dell’associazione di auto-aiuto da mamma-a-mamma - La Leche League Italia).