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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Obesity Day 2012



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10 ottobre 2012 - La politica sanitaria degli ultimi anni, da Guadagnare Salute a Health 2020, si è incentrata sulla prevenzione degli stili di vita scorretti associati a maggior rischio di patologie cronico-degenartive e sul principio che, per promuovere e facilitare la scelta consapevole di stili di vita sani, è necessario mettere in campo un approccio multisettoriale e avviare strategie di prevenzione a livello di popolazione. Alcuni guadagni di salute sono già stati fatti, ad esempio la mortalità per eventi coronarici è progressivamente diminuita negli ultimi 30 anni e la maggior parte delle vite salvate è attribuibile alla riduzione del fumo di sigaretta, al controllo della pressione arteriosa ed altri interventi di prevenzione primaria. Ma i guadagni sono ancora piccoli e ci sono alcuni fattori la cui frequenza è invece in controtendenza. Ossia stanno aumentando: il più importante di questi è senz’altro l’obesità e il sovrappeso. È in questo scenario che si inserisce l’Obesity Day (10 ottobre), la giornata di sensibilizzazione nazionale su sovrappeso e salute. In epoca di “spending review” potrebbe essere opportuno ricordare che secondo l’Ocse ogni anno, una persona obesa comporta una spesa sanitaria superiore del 25% rispetto a una persona di peso normale e l'obesità è responsabile dell’1-3% della spesa sanitaria totale nella maggior parte dei Paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Organisation for Economic Co-operation and Development - Oecd).

 

Spesso il sovrappeso non è percepito come un fattore associato a un aumentato rischio di morte prematura (almeno nel nostro Paese) ma un recente lavoro condotto dal Cnesps dell’Iss e pubblicato sull’International Journal of Public Health di febbraio 2012, ha calcolato che in Italia, i decessi per sovrappeso e obesità avvenuti in un anno (il 2007) sono stati circa 10.000. Inoltre il sovrappeso e l’obesità sono quasi sempre associati a ipertensione (per la quale i decessi attribuibili sono ben 55.000) e a scarsa o assente attività fisica (per la quale la mortalità attribuibile è di 27.348 decessi). Per approfondire, leggi su PubMed l’abstract dell’articolo “The Italian health surveillance (SiVeAS) prioritization approach to reduce chronic disease risk factors”.

 

L’associazione tra i vari fattori su menzionati è così forte che quando nel progetto Cuore del Cnesps-Iss è stato costruito il modello predittivo del rischio di un evento cardiovascolare, l’indicatore di sovrappeso (indice di massa corporea, Imc) è risultato ridondante se nel modello c’è la pressione sistolica (Pas), la misura del colesterolo totale (Ct) e l’indicazione della presenza di diabete. In altre parole l’Imc è totalmente predittivo di Pas, Ct e diabete. Quindi nella carta del rischio cardiovascolare, ampiamente usata dai medici di medicina generale sui propri assistiti, l’Imc non è incluso direttamente, ma è possibile valutare il “guadagno” preventivo della riduzione dell’indice di massa corporea rispetto al rischio cardiovascolare.

  • Leggi l’approfondimento a cura del reparto di Epidemiologia delle malattie cerebro e cardiovascolari, Cnesps-Iss.

I bambini prima di tutto

Sovrappeso e obesità sono problemi legati all’alimentazione e allo stile di vita e spesso hanno le proprie origini nell’infanzia. I bambini che hanno almeno un genitore obeso hanno 3-4 volte più probabilità di essere obesi. Quindi intervenire sin da piccoli, sui bambini di oggi e gli adulti di domani, è imperativo in sanità pubblica. In Italia, i dati di OKkio alla Salute, relativi ai bambini di terza elementare, mostrano che il 23% risulta in sovrappeso e l’11,2% obeso, con percentuali più alte nelle Regioni del Centro e del Sud. Inoltre sono diffusi sia abitudini alimentari e comportamenti sedentari che predispongono all’aumento di peso, sia una percezione inadeguata del fenomeno da parte delle madri (il 36% delle madri di bambini in sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale). Il problema dell’obesità e del sovrappeso nell’età infantile, infatti, assume particolare rilevanza per le implicazioni dirette sulla salute fisica, psicologica e sociale del bambino e perché queste condizioni rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di gravi patologie cronico-degenerative in età adulta.

 

La sorveglianza è la raccolta di dati per l’azione e, a partire dai dati raccolti grazie a OKkio alla Salute, si sono sviluppate a livello locale iniziative e interventi di promozione della salute e di contrasto all’obesità. In occasione dell’Obesity Day 2012, EpiCentro propone una selezione di alcune iniziative segnalate dai referenti locali della rete di OKkio alla Salute.

  • Leggi l’approfondimento a cura del reparto Salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss e il gruppo OKkio alla Salute.

Non scordiamoci degli adulti

Nel nostro Paese, più di quattro adulti su dieci sono in eccesso ponderale. Questa condizione cresce in modo rilevante con l’età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle che dichiarano maggiori difficoltà economiche. In occasione dell’Obesity Day, la sorveglianza Passi (che permette un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana tra i 18 e i 69 anni) pubblica una scheda che sintetizza i dati più significativi su sovrappeso e obesità raccolti nel 2011 e offre una carrellata di alcune delle numerose iniziative locali e dei materiali divulgativi dedicati alla prevenzione dell’eccesso ponderale tra gli adulti.

Per approfondire

  • l'area Focus Aliment…Azione sul sito del Dors: sistema di documentazione on line, accessibile e sistematico. Il materiale documentale segnalato è rivolto a operatori e decisori impegnati e interessati alla promozione di una corretta alimentazione e di una sana attività fisica nei diversi gruppi di popolazione
  • sul sito del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute le pagine dedicate ai progetti a sostegno di Guadagnare Salute
  • le pagine del sito di Guadagnare Salute dedicate all’alimentazione.