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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2022

21/7/2022 - Primi 1000 giorni di vita del bambino: il progetto multiregionale coordinato dall’ISS

I primi 1000 giorni di vita di un essere umano sono un periodo di importanza strategica che pone le basi per lo sviluppo e la salute dell’intero arco della vita. Pertanto, l’investimento in interventi precoci di protezione e promozione della salute dei bambini nelle prime epoche della vita tramite un approccio intersettoriale è una delle priorità individuate dalle organizzazioni mondiali in sanità pubblica, quali l’OMS e l’UNICEF. Per questo motivo è stato messo a punto il progetto “Rilevazione dei percorsi preventivi e assistenziali offerti alla donna, alla coppia e ai genitori per promuovere i primi 1000 giorni di vita, anche al fine di individuare le buone pratiche, i modelli organizzativi e gli interventi adeguati”. Il progetto prevede il coinvolgimento di servizi e di professionisti socio-sanitari coinvolti in varie aree d’intervento prioritarie per garantire il sano sviluppo del bambino, quali l’assistenza preconcezionale, prenatale, al parto e dopo la nascita nei primi due anni di vita del bambino, la promozione delle competenze genitoriali, il supporto alla salute mentale perinatale, la prevenzione della violenza e degli incidenti. Leggi di più nella pagina dedicata.

 

14/7/2022 - Nascita e allattamento durante la prima ondata pandemica: uno studio ISS/UNICEF

Secondo uno studio, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e il Comitato italiano per l’UNICEF gli ospedali accreditati come Amici delle Bambine e dei Bambini hanno ottenuto risultati migliori rispetto agli altri, in alcuni standard OMS/UNICEF e secondo le linee di indirizzo dell’Istituto Superiore di Sanità, in vigore all’epoca dello studio. L’analisi è stata condotta in 68 ospedali (di cui 26 già accreditati come Ospedali amici dei bambini, 14 in percorso, 28 interessati al percorso) della Rete che fa capo al coordinamento del programma Insieme per l’allattamento dell’UNICEF Italia. Tre i temi indagati relativamente alla prima ondata pandemica (marzo-aprile 2020): l’aderenza ad alcuni standard della Baby-Friendly Hospital Initiative (BFHI) durante l’emergenza da COVID-19; la differenza nella messa in atto delle pratiche raccomandate dal processo di accreditamento della BFHI; come sono cambiate le pratiche clinico-assistenziali e quali sono state le sfide e i punti di forza nell’applicazione della BFHI. I risultati dell’indagine sono stati raccolti nell’articolo “Prevalence of breastfeeding and birth practices during the first wave of the COVID-19 pandemic within the Italian Baby-Friendly Hospital network.What have we learned” pubblicato negli Annali dell’Istituto Superiore di Sanità (Vol. 58, No. 2: 100-108). Leggi l’approfondimento dedicato.

 

21/4/2022 - Consumo dei farmaci tra le donne migranti in gravidanza residenti in Italia: i dati della rete MoM-Net

Il monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche in epoca pre-concezionale, durante la gravidanza e il dopo parto è essenziale per valutare l’appropriatezza prescrittiva e la sicurezza del loro consumo. L'AIFA ha promosso la costituzione di una rete, denominata MoM-Net (Monitoring Medication Use During Pregnancy Network), finalizzata a monitorare il consumo di farmaci durante la gravidanza. MoM-Net è composta da otto Regioni e da una serie di esperti provenienti da istituzioni pubbliche e accademiche italiane. I risultati dell’analisi eseguita dalla rete MoM-Net sono stati pubblicati ad aprile 2022 sull’International Journal of Environmental Research and Public Health nell’articolo “Drug Prescriptions among Italian and Immigrant Pregnant Women Resident in Italy: A Cross-Sectional Population-Based Study”. Leggi l’approfondimento a cura di Paola D’Aloja, Roberto Da Cas, Serena Donati – Istituto Superiore di Sanità.

 

21/4/2022 - Materiali del progetto MOVIE

Sono online i materiali didattici e divulgativi messi a punto nell’ambito del progetto “Monitoraggio e valutazione dell’implementazione delle raccomandazioni cliniche organizzative per la gestione delle emergenze ostetriche emorragiche peripartum” (MOVIE). Finanziato dal programma CCM 2018 del ministero della Salute e coordinato dall’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS), tra il 2019 e il 2021 il progetto ha monitorato l’implementazione delle raccomandazioni cliniche e organizzative per la gestione dell’emorragia del post partum prodotte dall’ISS e dall’AGENAS nelle Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia. Leggi l’approfondimento.

 

24/3/2022 - Progetto IMAgiNE EURO: i risultati dell’indagine

Sono disponibili i primi dati del progetto IMAgiNE EURO (Improving MAternal Newborn carE in the EURO Region) dedicato all’impatto che la pandemia di COVID-19 ha avuto (e ha) sulle cure materno-neonatali erogate nei Paesi dell’OMS Europa. In tutti i Paesi indagati sono emerse le difficoltà di accesso (logistiche, amministrative, emotive etc) ai servizi sanitari causate dalla pandemia. Esistono tuttavia grandi disuguaglianze: in Croazia, Romania e Serbia le mamme hanno riportato una minore qualità delle cure, rispetto a Paesi come Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Francia e Spagna (l’Italia si colloca a metà strada tra questi due gruppi). Tra i dati relativi al nostro Paese ricordiamo che il 78,4% delle donne ha avuto limitazioni sulla presenza di una persona di propria scelta durante il travaglio e il parto (con una frequenza che varia dal 63% in Veneto al 92% in Puglia); il 44,6% ha riportato difficoltà di accesso alle visite prenatali, (con una frequenza che varia dal 28,9% in Friuli Venezia Giulia al 53,3% in Puglia); il 36,3% ha riportato la mancanza di un adeguato supporto per l’allattamento (con dati regionali che variano dal 24,9% in Piemonte al 61,1% in Campania). Leggi l’approfondimento dedicato.

 

3/3/2022 - Analisi dell’evento nascita anno 2020 - Regione Lombardia

I dati analizzati nel rapporto “Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) - Regione Lombardia - Analisi dell’evento nascita - anno 2020” sono relativi ai 68.120 parti verificatisi in Lombardia nel 2020 e corrispondenti a 69.224 nati in 59 punti nascita. La completezza dei dati dipende da due fattori: la copertura (certificati inviati) e la qualità dei dati stessi. Il rapporto, basato sull’elaborazione dei Certificati di Assistenza al Parto (CedAP) del 2020, comprende i dati del 98,2% dei nati in Regione registrati con le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO). Si rileva un decremento nel numero delle nascite con 72.560 nati rispetto a 75.105 nel 2019; il tasso di natalità scende a 7,2 nati per 1000 abitanti da 7,5 nel 2019. Le madri con cittadinanza straniera costituiscono nel 2020 il 30,5% del totale delle madri. L’età media delle madri al momento del parto è pari a 33,6 per le italiane e 30,8 per le straniere. Il tasso di madri non coniugate è pari al 41,6%. Le donne sottoposte ad almeno un’indagine prenatale invasiva sono il 5,9% del totale. Il 75,1% dei parti, nel 2020, è avvenuto in 27 punti nascita che assistono oltre 1000 parti/anno. Il travaglio è stato indotto nel 27,2% dei casi. Il tasso di parti cesarei programmati è pari al 14,1% nelle strutture private accreditate, mentre corrisponde al 21,9% in quelle pubbliche. I parti classificati secondo Robson sono in totale 57.328 corrispondenti all’84,2% del totale dei parti avvenuti nei punti nascita pubblici, equiparati e privati accreditati. L’analisi del ricorso al taglio cesareo nelle classi di Robson fotografa un’ampia variabilità tra le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) nelle classi a minor rischio, confermando la necessità di migliorare in futuro le prassi organizzative e cliniche adottate nelle differenti realtà. Per approfondire consulta il rapporto completo “Certificato di Assistenza al Parto (CedAP) - Regione Lombardia - Analisi dell’evento nascita - anno 2020” e visita: la pagina del sito della Regione Lombardia dedicata agli  Open Data – Osservatorio Epidemiologico e la pagina dell’Istituto Mario Negri dedicata alla salute materno infantile.