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Istituto Superiore di Sanità
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Sorveglianza CSIA – Il report con i dati 2023

A novembre 2023, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato il report con i dati 2023 della Sorveglianza nazionale del Consumo della Soluzione IdroAlcolica (CSIA) per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero, istituita nel nostro Paese nel 2021.

 

In Italia, la sorveglianza del Consumo della Soluzione IdroAlcolica (CSIA) per l’igiene delle mani è stata istituita nel 2021 e la sua importanza è stata sottolineata come prioritaria dal Piano Nazionale di contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 e dal Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025.L’obiettivo della sorveglianza è quello di monitorare nel tempo, a livello nazionale e regionale, il consumo di soluzione idroalcolica in ambito ospedaliero, in ogni ospedale pubblico per acuti, ma anche nelle strutture private convenzionate e non convenzionate e nelle strutture socioassistenziali e sociosanitarie se dotate di codice ministeriale, purché con giornate di degenza. A livello centrale, la gestione della sorveglianza CSIA è in carico al Reparto di Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS. Ogni Regione/Provincia Autonoma (PA) identifica un referente per la sorveglianza CSIA. Ogni struttura sanitaria sul territorio si avvale di un referente di struttura, responsabile della raccolta ed invio dei dati, attraverso la piattaforma web https://csia.iss.it/.

 

L’OMS suggerisce di esprimere il consumo di soluzione idroalcolica in litri di soluzione consumati ogni 1000 Giorni di Degenza Ordinaria (L/1000 GDO) e indica come standard di riferimento un consumo medio di 20 L/1000 GDO. I dati di consumo sono stati raccolti su tre livelli: intera struttura (I livello), area di degenza (II livello) e disaggregato per le singole aree/discipline di assistenza (Medica, Chirurgica, Terapia Intensiva, Ortopedica traumatologica, altre aree di degenza, III livello).

 

I principali dati italiani 2023 e l’andamento 2020-2023

In Italia, nel 2023, i dati relativi al consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero, sono stati forniti da un totale di 690 strutture di 20 Regioni/PA, osservando un graduale aumento dal 2020.

 

Il consumo mediano nazionale di soluzione idroalcolica nel 2023, per l’intera struttura è stato di 17,2 L/1000 GDO, 11,7 L/1000 GDO per la degenza ordinaria, 9,6 L/1000 GDO per l’area medica, 11,0 L/1000 GDO per l’area chirurgica, 39,9 L/1000 GDO per l’area di terapia intensiva e 8,9 L/1000 GDO per l’area ortopedica.

 

Considerando solo la degenza ordinaria, si è notato un calo progressivo del CSIA: nel 2020 e nel 2021 il consumo mediano di soluzione idroalcolica era superiore alla soglia di 20 L/1000 GDO, rispettivamente 24,5 L/1000 GDO e 20,4 L/1000 GDO, mentre nel 2022 e 2023 è stato sotto la soglia (rispettivamente 15,6 L/1000 GDO e 11,7 L/1000 GDO).

 

La linea arancione indica lo standard di riferimento di consumo medio di soluzione idroalcolica di 20 L/1000 GDO stabilito dall’OMS

 

Le PA di Bolzano e Trento si distinguono per i consumi più alti in quasi tutte le aree, altre Regioni soprattutto del sud Italia, mostrano consumi inferiori.

 

Il consumo mediano di soluzione idroalcolica a livello nazionale sia nell’area medica che in quella chirurgica, è stato rispettivamente di 20,3 e 23,8 L/1000 GDO nel 2020, mentre è stato inferiore nel 2021, 2022 e 2023.

 

Nella terapia intensiva, rimane alto, tuttavia con un progressivo calo dal 2020 al 2023 e con un valore inferiore alla media europea pari a 92,2 L/ 1000 GDO nel 2022.

 

 

 

Data di pubblicazione della pagina: 28 novembre 2024

Testo scritto da: Giulia Fadda, Fortunato “Paolo” D’Ancona -  Dipartimento malattie infettive, ISS