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ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Napoli, 24-25 settembre 2009

25 settembre 2009

 

Ore 9.00 - 11.00

 

Le politiche e i programmi per la prevenzione dell’obesità si basano sulla promozione di una dieta salubre e dell’attività fisica, secondo gli orientamenti forniti dal programma intersettoriale Guadagnare Salute. Sebbene gli effetti della dieta e dell’attività fisica sulla salute sono spesso sinergici, in particolare per l’obesità, ci sono benefici addizionali che derivano dalla pratica regolare di attività fisica: riduzione del rischio d’insorgenza delle malattie cardiovascolari, dell’ictus ischemico, del diabete di tipo 2, del cancro del colon, dell’osteoporosi, dei traumi da caduta e delle sindromi depressive.

 

Attualmente, in Italia, esistono rilevazioni che consentono il monitoraggio dell’eccesso di peso, della sedentarietà e dei fenomeni associati, nella popolazione adulta e infantile: indagine multiscopo Istat, Sistema di sorveglianza Passi, Osservatorio cardiovascolare, OKkio alla Salute, Health Behavior Schoolaged Children. Ciascuno di questi sistemi ha punti di forza e di debolezza, ma i loro risultati, opportunamente integrati, consentono di aumentarne l’affidabilità: questi sistemi, pertanto, costituiscono un importante riferimento delle politiche socio-sanitarie contro l’obesità e del livello di attuazione delle strategie di Guadagnare Salute.

 

L’Oms, inoltre, riconosce, attraverso la “Global Strategy on Diet, Phisycal Activity and Health”, la necessità di attuare politiche e programmi di prevenzione specifici per ridurre il problema dell’eccesso ponderale e della sedentarietà. Interventi di provata efficacia devono prevedere il coinvolgimento di molteplici settori della società (sanità, scuola, industrie alimentari, farmaceutiche e dello sport, assicurazioni, media) opportunamente sostenuti da strategie di governo mirate (La salute in tutte le politiche – Health in All Policies).

 

Gli effetti positivi di una diffusa attività fisica e di un’alimentazione equilibrata, per una comunità, sono evidenti sia a livello sociale che economico ma il trend in aumento di sovrappeso e sedentarietà dimostra che è necessario un impegno maggiore perché tutti gli attori coinvolti siano resi partecipi e promotori delle azioni di contrasto al fenomeno.

 

Obiettivi della sessione: aumentare la consapevolezza che la lettura integrata dei dati prodotti dai diversi sistemi di rilevazione è in grado di descrivere, in modo accurato e tempestivo, l'evoluzione nel tempo dell’obesità, delle abitudini alimentari e del livello di attività fisica; valorizzare esperienze di promozione della sana alimentazione e di contrasto alla sedentarietà; esaminare e discutere le iniziative che possono favorire la promozione di interventi efficaci nei gruppi di popolazione a rischio.

 

 

Moderatori: Antonio Cutolo, Margherita Caroli

Discussant: Donato Greco

Commento

Gli interventi prodotti dai diversi relatori hanno confermato che, attualmente, in Italia, la conduzione di survey e lo sviluppo di sistemi di monitoraggio hanno reso disponibili dati esaustivi e affidabili, relativi allo stato nutrizionale e alla diffusione della sedentarietà per le varie fasce d’età della popolazione residente.

 

Il quadro complessivo che è possibile delineare, in base ai risultati di OKkio alla Salute e del sistema di sorveglianza Passi, rispettivamente per l’età pediatrica e per l’età adulta tra i 18 e i 69 anni, indica un’allarmante prevalenza di condizioni e comportamenti a rischio (sovrappeso, obesità e sedentarietà) distribuiti sul territorio nazionale secondo un gradiente crescente Nord-Sud. Queste condizioni, peraltro, sono maggiormente diffuse nei sottogruppi di popolazione nei quali risultano più marcati alcuni indici di deprivazione: persone con difficoltà economiche e con basso livello d’istruzione.

 

Percezione distorta del proprio peso e insufficiente attenzione del mondo sanitario all’alimentazione e all’attività fisica, aspetti risultati frequentemente associati ai comportamenti a rischio, costituiscono aree su cui la sanità pubblica può immediatamente agire per ridurre la diffusione delle abitudini nocive.

 

In accordo con le strategie promosse dall’Oms e dal programma Guadagnare Salute del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, in diverse zone del Paese sono in sperimentazione numerose iniziative multisettoriali, promosse dal sistema sanitario: il mondo della scuola e i governi locali si confermano come interlocutori d’elezione delle aziende sanitarie, per garantire il successo delle iniziative di contrasto al progressivo aumento di persone sedentarie e in eccesso di peso.

 

Appare evidente, tuttavia, l’esigenza di rendere l’azione organica su tutto il territorio affidandosi a programmi articolati e duraturi (non limitati cioè all’arco temporale di un singolo “progetto”) e tali da riorientare l’intera mission della prevenzione collettiva in ambiente di vita e di lavoro.

 

 

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