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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2008



(30 ottobre 2008) Copertura vaccinale ottimale: la sfida dei Paesi Ue

In Europa, l’influenza stagionale è responsabile ogni anno di 40–220 mila morti, a seconda della gravità dell'epidemia. L’Oms e gli Stati membri dell'Unione europea raccomandano la vaccinazione di tutti i soggetti ad alto rischio di complicazioni, come gli anziani e le persone affette da alcune malattie. In attesa dell’arrivo della prossima stagione influenzale 2008-2009, Eurosurveillance pubblica uno speciale sulle sfide ancora aperte per garantire una maggiore diffusione dell’immunizzazione all’interno della regione europea. Leggi l’approfondimento (pdf 35 kb) a cura della redazione di EpiCentro.

 

(30 ottobre 2008) I dati della sorveglianza virologica della stagione 2007-2008

È on line il rapporto Istisan sui principali risultati dell’attività di sorveglianza virologica del periodo 2007-2008 e sulle conseguenti raccomandazioni relative alla nuova composizione vaccinale per la prossima stagione nell’emisfero settentrionale. L’attività di sorveglianza virologica ha l’obiettivo di fornire dati utili a ridurre l’incidenza dell’influenza, monitorare l’andamento dell’epidemia e verificare l’efficacia della campagna vaccinale, e si inserisce nella cornice del sistema integrato di sorveglianza virologica e clinico-epidemiologica attivo in Italia dal 1997. I dati del monitoraggio della circolazione dei virus influenzali nel nostro Paese si riferiscono al periodo compreso tra la 46° settimana del 2007 (12-18 novembre) e la 17° settimana del 2008 (21-27 aprile). Scarica il rapporto (pdf 1 Mb).

 

(16 ottobre 2008) Copertura vaccinale nei malati cronici: i nuovi dati Passi

Tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 solo il 26% dei malati cronici con meno di 65 anni si è protetto dall’influenza, facendo ricorso alla vaccinazione. Un intervento di prevenzione poco diffuso soprattutto tra chi ha un tumore e chi soffre di malattie respiratorie croniche: solo un quinto di loro, infatti, dichiara di vaccinarsi. Leggi i dati forniti dal sistema di sorveglianza Passi, scarica la scheda per gli operatori (pdf 90 kb). Riparte intanto in tutta Europa la sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza: ogni settimana, il punto della situazione sul sito Influnet.

 

(9 ottobre 2008) Le raccomandazioni dell’Ecdc

Per l’inizio della stagione influenzale l’Ecdc presenta le raccomandazioni per la campagna vaccinale. Secondo il centro di Stoccolma, non ci sono elementi per ritenere che questa stagione influenzale sia più o meno grave rispetto all’anno scorso, ma raccomanda comunque la vaccinazione agli anziani e alle altre persone a rischio. Il comunicato dell’Ecdc fa riferimento anche a un articolo di Eurosurveillance che riporta i dati della copertura vaccinale fra le persone oltre i 65 anni in Europa. Leggi l’articolo di Eurosurveillance e il comunicato dell’Ecdc, nella traduzione a cura della redazione di EpiCentro.

 

(2 ottobre 2008) Resistenza all’oseltamivir: dati europei e nel resto del mondo

A metà settembre 2008, Ecdc e Oms Europa hanno convocato una riunione per discutere sui casi di A(H1N1) resistente all’oseltamivir verificatisi in Europa. Al meeting ha partecipato anche personale dell’European Influenza Surveillance Scheme (Eiss) e della Rete europea di sorveglianza per la vigilanza della resistenza virale.

  • Dati europei: su 2898 campioni di virus influenzale del tipo A(H1N1), isolati tra novembre 2007 e luglio 2008 in 25 Paesi europei, 704 sono risultati resistenti all’oseltamivir ma sensibili allo zanamivir e all’amantadina. La distribuzione varia molto da Paese a Paese: i valori più alti si hanno in Norvegia, dove il 67% dei campioni sono risultati resistenti all’antivirale. Seguono Belgio (53%), Francia (47%), Olanda (27%) e Lussemburgo (26%).
  • Dati globali: la sorveglianza, coordinata dall’Oms, ha mostrato la presenza di virus resistenti anche in Nord America e in Oriente. Dati recenti indicano 107 campioni resistenti anche in Sud Africa. Fino a oggi, l’Ufficio regionale Oms per l’Africa ha raccolto 136 campioni di virus influenzale A(H1N1), ma solo 9 di questi hanno mostrato resistenza (esclusi i campioni sudafricani). Altri dati mondiali: dall’Australia 10 casi su 10, dal Cile 4 su 13, dall’Argentina 2 su 5, da Hong Kong 97 su 483.

Per informazioni più dettagliate, consulta i dati disponibili, leggi la timeline e segui in tempo reale la situazione sul sito dell'Ecdc.

 

(18 settembre 2008) Arriva la circolare 2008-2009 sull’influenza

Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha pubblicato la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2008-2009”. Il documento contiene tutti i dati sull’epidemia dello scorso anno, aggiornamenti sui casi di resistenza in Europa del virus A/H1N1 all’oseltamivir, informazioni utili sull’uso di antivirali e misure di protezione personali, le nuove indicazioni dell’Oms sulla composizione dei vaccini e le raccomandazioni sul loro corretto impiego. Scarica la circolare (pdf 1,45 Mb).

 

(31 luglio 2008) Giornata mondiale della gioventù in Australia: casi di influenza

Si sono verificati casi di influenza e di altre malattie infettive (gastroenteriti) in occasione dell’ultima Giornata mondiale della gioventù, evento che ha riunito centinaia di migliaia di persone a Sydney, in Australia, tra il 15 e il 20 luglio. In Australia la stagione influenzale è agli inizi e la diffusione dei virus è ancora limitata. Tuttavia, con l’aumento dei viaggi e degli scambi, secondo l’Ecdc è sempre più facile per gli europei che si recano in estate nell’emisfero australe e, durante tutto l’anno, ai tropici contrarre l’influenza. L’Ecdc, quindi, raccomanda alle categorie a rischio - quelle cioè a cui ogni autunno, in Europa, viene offerta la vaccinazione per l’influenza - che viaggiano nei Paesi in cui circolano i virus dell’influenza di vaccinarsi prima di partire. Per le persone che, tornando in Europa, dovessero mostrare i sintomi influenzali durante il volo sono disponibili linee guida preparate dalla International Air Transport Association, con il supporto dell’Oms, dedicate in particolare al personale delle compagnie aeree. Per maggiori informazioni, leggi il comunicato dell’Ecdc e scarica i bollettini periodici pubblicati dall’Australian Department of Health and Aging.

 

(20 marzo 2008) Gestione della sindrome influenzale: le linee guida dell’Iss

Oltre 22 mila casi di sindrome influenzale e più di 60 mila casi di malattie respiratorie acute febbrile: i dati della stagione 2006-2007 confermano come l’influenza costituisca un serio problema di sanità pubblica. Per aiutare gli addetti ai lavori nella gestione della sindrome influenzale, l’Iss ha curato la stesura di apposite linee guida sulla sicurezza e sull’efficacia di farmaci antivirali, antibiotici, antinfiammatori/antipiretici e terapie non convenzionali. Oltre a informare medici e cittadini, l‘obiettivo della pubblicazione è quello di ridurre ricoveri inappropriati e il consumo di farmaci.

 

(20 marzo 2008) Resistenza all’oseltamivir: la situazione in Europa
Sono 1986 i campioni di virus influenzale del tipo A(H1N1) isolati, tra novembre 2007 e marzo 2008, nei Centri di riferimento nazionali per l’influenza di 24 Paesi europei, partecipanti alla Rete europea di sorveglianza per la vigilanza della resistenza virale (Virgil). Di questi, 411 campioni presentano resistenza al farmaco antivirale, ma restano sensibili allo zanamivir e all’amantadina. Norvegia e Francia sono i Paesi con la maggior percentuale di resistenza all’oseltamivir (rispettivamente 69% e 38%).

 

(20 marzo 2008) Un modello matematico per simulare possibili scenari pandemici

Una ricerca, pubblicata sulla rivista della Public Library of Science PlosOne, ha valutato il possibile impatto di una pandemia influenzale in Italia e l’effetto delle misure di contenimento che dovrebbero essere attuate. Lo studio ha simulato tre scenari diversi: uno “leggero”, uno “moderato” e uno “grave”. Leggi il commento di Marta Ciofi, uno degli autori dello studio.

 

(21 febbraio 2008) In Norvegia il maggior numero di casi di resistenza all’oseltamivir

Sono 1343 i campioni di virus influenzale del tipo A(H1N1) isolati, tra novembre 2007 e febbraio 2008, nei Centri di riferimento nazionali per l’influenza di 22 Paesi europei, partecipanti alla Rete europea di sorveglianza per la vigilanza della resistenza virale (Virgil). Di questi, 258 campioni hanno presentato resistenza al farmaco antivirale. Norvegia e Francia si confermano i Paesi con la maggior percentuale di resistenza all’oseltamivir (rispettivamente 66,3% e 38,6%). In Norvegia sono risultati positivi 63 campioni su 95 e in Francia 80 su 207. In Italia, tutti i 61 campioni di virus influenzale del sottotipo H1 esaminati fino ad ora sono risultati sensibili. Consulta i dati disponibili sulla distribuzione percentuale della resistenza in Europa e segui in tempo reale la situazione sul sito dell'Ecdc.

 

(14 febbraio 2008) Resistenza all’oseltamivir: Norvegia e Francia i Paesi con più casi

In totale, sono 775 i campioni di virus influenzale del tipo A(H1N1) isolati, tra novembre 2007 e gennaio 2008, nei Centri di riferimento nazionali per l’influenza di 19 Paesi europei, partecipanti alla Rete europea di sorveglianza per la vigilanza della resistenza virale (Virgil). Di questi, 151 hanno mostrato resistenza all’oseltamivir. Il fenomeno continua a interessare soprattutto la Norvegia, dove sono risultati positivi 42 campioni su 66, e la Francia con 81 campioni positivi su 208. Leggi l’approfondimento su EpiCentro.

(7 febbraio 2008) Resistenza all’oseltamivir tra virus del tipo A(H1N1) in Europa
In Europa, circa il 14% degli isolati appartenenti al sottotipo A(H1N1) sono risultati resistenti all’oseltamivir (Tamiflu), il farmaco antinfluenzale più utilizzato. Lo indicano i test effettuati dalla Rete europea di sorveglianza per la vigilanza della resistenza virale (Virgil). Su 437 campioni isolati tra novembre 2007 e gennaio 2008 in 18 Paesi europei, 59 hanno mostrato resistenza all’oseltamivir. Il fenomeno riguarda soprattutto la Norvegia, dove sono risultati positivi 26 campioni su 37. L’Istituto norvegese di sanità pubblica ha pubblicato una nota sul proprio sito web. Leggi il commento di Isabella Donatelli e Simona Puzelli (Iss) e scarica la traduzione in italiano dell’editoriale (pdf 35 kb) e dell’articolo (pdf 130 kb) sui casi in Europa pubblicati su Eurosurveillance. Leggi anche sul sito dell’Ecdc:

 

Consulta su Influnet l’andamento (pdf 41 kb) della stagione influenzale in Italia.

 

(10 gennaio 2008) È in aumento l’attività dei virus influenzali

Si intensifica l’attività dei virus influenzali nella prima settimana del 2008. Secondo i dati della rete Influnet (pdf 40 Kb), il tasso di incidenza totale è pari a 4,45 casi per mille assistiti, valore decisamente superiore a quello della settimana precedente e più alto anche delle passate stagioni. Rispetto agli anni scorsi, la curva epidemica ha iniziato la sua ascesa in anticipo di circa due settimane: questo dato non implica però in alcun modo che quest’anno il picco e l’incidenza complessiva saranno superiori alle stagioni scorse. Per quanto riguarda la distribuzione per fasce d’età, maggiormente colpiti sono i bambini più piccoli (0-4 anni), nei quali l'incidenza è pari a 7,62 casi per mille assistiti. Per contro, i valori più bassi sono nella fascia di popolazione degli ultrasessantacinquenni (1,99 casi ogni mille assistiti), anche se rappresentano i soggetti a maggior rischio di complicanze per influenza. Nella fasce di età 5-14 anni e 15-64 anni, l’incidenza è pari rispettivamente a 5,33 e 4,80 casi per mille assistiti.

Il laboratorio di riferimento per l’influenza di Parma ha intanto isolato il primo virus dell’influenza di stagione: si tratta di un virus appartenente al sottotipo A/H1N1, presente nella composizione del vaccino (pdf 23 kb) di quest'anno.

 

(10 gennaio 2008) Vaccinazione antinfluenzale in gravidanza: una review su Lancet
C’è evidence a supporto dell’opportunità della vaccinazione contro l’influenza stagionale durante la gravidanza per due gruppi di persone: donne incinte sane nel secondo o terzo trimestre e donne incinte con co-morbidità in qualsiasi trimestre. Lo afferma un articolo pubblicato su Lancet Infectious Diseases numero1, volume 8 (gennaio 2008) in cui si esamina l’evidence per il rischio di influenza stagionale e per i rischi-benefici della vaccinazione in gravidanza. Nella review sono esposte anche le posizioni di alcuni Paesi e quella ufficiale dell’Oms. Leggi l’approfondimento su EpiCentro.