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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Stagione influenzale 2011-2012: al via la campagna vaccinale



Il documento Le sindromi influenzali in Piemonte. Stagione 2010-2011 (pdf 146 kb), pubblicato da Ssepi-Seremi Asl AL e Regione Piemonte, riassume l’attività di sorveglianza nella Regione durante la seconda stagione di circolazione del virus pandemico A/H1N1v. L’interessante rapporto illustra la sorveglianza integrata dei casi di sindrome simil influenzale, con la sorveglianza dei casi gravi e decessi e con la sorveglianza degli accessi ai Pronto Soccorso. Il rapporto mette in evidenza le caratteristiche osservate rispetto alle precedenti stagioni dal punto di vista delle fasce d’età maggiormente colpite, del periodo di insorgenza dell’epidemia influenzale, dell’incidenza e delle vaccinazioni.

 

Nelle considerazioni che si fanno sulla stagione influenzale passata non bisogna però dimenticare che, mentre nel 2009-2010 ha circolato esclusivamente il virus A/H1N1v, nella stagione 2010-2011 si è assistito a una co-circolazione dei ceppi di tipo A (72%) e di tipo B (28%). Tra i virus A, l’86% era appartenete al sottotipo A/H1N1v, il 3% al sottotipo A/H3N2 mentre il restante 11% dei ceppi di tipo A non è stato sottotipizzato.

 

La pubblicazione del report del Piemonte, è l’occasione per parlare del prossimo avvio dell’annuale campagna vaccinale per la stagione influenzale che in Italia, considerando la situazione climatica e l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali, comincia a metà ottobre e finisce alla fine di dicembre 2011. Il ministero della Salute il 9 agosto 2011 ha pubblicato la circolare Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2011-2012 (pdf 867 kb) con cui fornisce indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale. Un documento importante dato che, ogni anno, il possibile cambiamento dei ceppi di virus influenzali circolanti può rendere necessario modificare la composizione del vaccino antinfluenzale.

 

La strategia vaccinale in Italia

Il vaccino 2011-2012 è del tutto simile a quello della stagione precedente e rispecchia le indicazioni dell’Oms che ha indicato la seguente composizione del vaccino per l'emisfero settentrionale:

  • antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)
  • antigene analogo al ceppo A/Perth/16/2009 (H3N2)
  • antigene analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008.

La vaccinazione conferisce una protezione che comincia due settimane dopo la somministrazione e dura in media circa 6-8 mesi. Per questo, e poiché i ceppi in circolazione possono cambiare, è importante ripetere la somministrazione ogni anno, anche se il virus circolante e il vaccino disponibile non cambiano nella composizione.

 

Le indicazioni del ministero della Salute mantengono anche tutte le raccomandazioni per le categorie a rischio offrendo la vaccinazione gratuita ai soggetti che, per condizioni personali, corrono un pericolo maggiore di complicanze nel caso contraggano l'influenza. Tra questi: gli ultra 65enni, i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, le donne che all’inizio della stagione epidemica sono nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, i medici e personale sanitario di assistenza, i soggetti addetti a servizi pubblici di interesse collettivo, ecc.

 

In Italia, d'altronde, la strategia non è quella di ridurre la circolazione del virus vaccinando tutta la popolazione ma di vaccinare le categorie di soggetti a rischio per evitare complicanze legate all’influenza.

 

Data di creazione della pagina: 22 settembre 2011

Revisione a cura di: Caterina Rizzo e Antonino Bella – reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss